Storia del marchio Ducati
La Ducati, fondata nel 1926 a Borgo Panigale (Bo), incomincia la produzione motociclistica appena dopo la guerra con la realizzazione del Cucciolo (un motore ausiliario da applicare alla bicicletta), che ne decreta il clamoroso successo commerciale. A partire dagli anni '50, la Ducati sarà contraddistinta da alcune geniali innovazioni tecniche divenute col tempo un vero e proprio marchio di fabbrica, come la distribuzione desmodromica sviluppata dall'ingegner Fabio Taglioni. La rinascita definitiva del marchio è avvenuta tra il 1985 ed il 1996, quando l'azienda era sotto il controllo del Gruppo Cagiva, per poi passare attraverso successivi cambi di controllante, fino all'acquisizione del 2012 da parte di Audi (Gruppo Volkswagen). L'attuale Ducati mantiene una forte caratterizzazione sportiva, dovuta alla continua attività in pista sia nel Campionato Superbike, sia nella MotoGP, ma allo stesso tempo ha contribuito a inventare il segmento delle moto naked, con la felice intuizione della Monster nel 1993. Nel xxxx ha rilanciaot in chiave moderna l'iconica Scambler, modern classic di media cilindrata e una delle moto più vendute in Italia.
La gamma attuale si apre, in basso, proprio con la Scrambler Sixty2 (con motore 400 cc) e con la sua sorella 800. La Scrambler nasce per avere una gamma infinita di personalizzazioni, ricreando quella mania per la "customizzazione" che era scoppiata con la Monster. La Scrambler 400 è il modello più economico della gamma, con un "cartellino del prezzo" che indica 7600 €, mentre le varie versioni della 800 variano tra gli 8.600 € e i 10950 €. Poco sotto i 9.000 € troviamo anche la più economica delle Monster, la 797 da 75 CV: si tratta come detto di un modello che si porta dietro un enorme fascino, avendo praticamente creato il settore delle naked, oggi diventato uno dei segmenti di mercato principali per le moto stradali. La Monster è proposta anche col motore 821 da 112 CV e col 1200 da ben 160 CV. Un'ulteriore interpretazione del tema naked è la Diavel (diavolo in bolognese) grintoso incrocio tra una custom ed una naked sportiva: la Diavel e la XDiavel, sono contraddistinte da un motore 1200, forme abbondanti ed esplosive e accelerazioni brucianti. Anche nel settore maxi enduro -- supermotard, Ducati ha voluto dire la sua con la Multistrada, più a vocazione turistica, in versione 950 e 1200, e la HyperMotard/Hyperstrada 939, votate ad essere delle supermotard da divertimento estreme. Le supersportive rimangono le portabandiera della casa, sempre a un passo dalle moto che corrono in Superbike, con le Panigale 959 e 1299 oltre all'estrema 1299 Superleggera. Le grintose Supersport continuano la tradizione delle sportive turistiche di Borgo Panigale, in quest'ultima serie più votate alla sportività che al turismo.