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Follie dal mondo: una minimoto con il motore di una CBR 1000 Fireblade

Carlo Pettinato il 28/06/2024 in Moto & Scooter
Follie dal mondo: una minimoto con il motore di una CBR 1000 Fireblade
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Protagonista del singolare restauro è la mini bike americana Coleman CT200U: il telaio è stato tagliato e risaldato, per ospitare un motore grosso almeno quattro volte tanto

Tra chi vive impegnato e sempre di corsa, c’è anche chi di tempo libero deve averne parecchio. È il caso di chi ha dato vita alla singolare motocicletta di cui vi parliamo oggi, una minimoto con incastonato al suo interno il motore a quattro cilindri in linea di una Honda Fireblade. Come a dire che, con le moto per ragazzini, probabilmente alla fine ci si divertono di più gli adulti.

Il mezzo di partenza è una Coleman CT200U, mini bike prodotta in America in realtà non dedicata espressamente ai bambini, ma che nasce con l’obiettivo di essere facile da trasportare anche in auto o eventualmente in barca. 

È spinta in origine da un piccolo motore raffreddato ad aria da 196 cc con frizione centrifuga; nel complesso, un insieme capace di una velocità di punta di circa 30 chilometri l’ora. Il suo peso è, era, di 69 kg, le ruote sono da 8 e 9” e le gomme, da tenere a pressione medio-bassa, fungono anche da sospensioni.

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Follie dal mondo: una minimoto con il motore di una CBR 1000 Fireblade

Ebbene, il monocilindrico Coleman è stato cestinato per direttissima. Ma poi, con cosa sostituirlo? Un motore da cross, magari un bel 450? Nossignore, quando le cose si fanno, si fanno per bene. E quindi ecco arrivare il già menzionato quattro cilindri Honda da 999 cc di una CBR 1000 RR, non sappiamo di che anno ma capace di erogare a detta dei costruttori circa 200 cavalli.

Il telaio in tubi d’acciaio è stato evidentemente modificato per ospitare un propulsore molto più voluminoso e pesante dell’originale. Alcune sezioni sono state rimosse del tutto e sostituite con altre che lasciassero lo spazio dovuto, altre sono stare allargate senza pietà con l’uso di un crick. Interessante anche la scelta del nuovo serbatoio: una tanica assicurata al portapacchi posteriore.

L’impianto di scarico sarebbe stato parecchio ingombrante, quindi s’è deciso di non metterlo del tutto. O meglio, ci sono solo le prime parti dei quattro collettori. Incredibilmente, funziona. Gli “artisti” che hanno dato i natali a questa Coleman CBR hanno almeno avuto il sale in zucca per vestirsi e proteggersi a dovere per guidarla

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