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Moto & Scooter
Honda Vision: piccola rivoluzione
di Matteo Cappella
il 04/08/2011 in Moto & Scooter
Uno scooter tutto nuovo, da 110cc, che promette di ridefinire la mobilità urbana. Ridottissimi i consumi: 52 km con un litro. Compatto, agile e votato alla praticità assoluta, arriverà a metà settembre, al prezzo di 1800 euro f.c.
In Honda hanno analizzato attentamente l'evoluzione del mercato degli scooter cittadini. Hanno studiato a fondo le problematiche e le necessità degli utenti metropolitani europei, mettendole a confronto con i dati di utilizzo e vendita a livello globale. Una valutazione mirata da cui è emerso che milioni di persone nel mondo prediligono scooter estremamente pratici, a basso impatto ambientale ed economici da gestire.
Così Honda ha scelto di commercializzare in Europa un prodotto nato espressamente per l'uso cittadino, capace di strizzare l'occhio anche alle nuove generazioni di utenti delle due ruote. Andando ad allargare la famiglia degli scooter dedicati ai sedicenni e ai possessori di patente B, di cui fanno già parte l'SH 125 (3.250 f.c.) e il PCX 125 (2.290 euro f.c.).
Il Vision nasce quindi come compromesso tra comfort e praticità, al prezzo decisamente accessibile, di 1.800 euro (f.c.). Uno scooter che lancia apertamente la sfida ai grandi numeri di vendita, nonché ai prodotti della stessa fascia di mercato. Offrendo però un notevole valore aggiunto: la ben nota qualità Honda. Un fattore che in termini di affidabilità e scelte costruttive al top, si traduce nell'adozione dei sistemi d'iniezione elettronica e di frenata combinata Honda (CBS). Soluzioni che difficilmente hanno pari tra i competitor.
Fin dal primo colpo d'occhio si capisce che il Vision è qualcosa di diverso dal classico scooter 125, nonostante ne mantenga l'ottimo rapporto peso/potenza. Oggettivamente è molto compatto, con un interasse di soli 1255 mm e un'altezza dalla sella di 755 mm, adatta praticamente a chiunque. Le ruote da 14" sono abbastanza inusuali, ma rappresentano una scelta intermedia tra la ruota alta e quella bassa. Un compromesso votato all'agilità, senza trascurare troppo la stabilità. A guardare le gomme sembrano insolitamente piccole, ma considerando l'intero pacchetto ciclistico alla fine si dimostrano proporzionate. Anche a fronte del peso piuma di 102 kg in ordine di marcia, compresi i 5,5 litri del serbatoio. Un bel risultato, considerando che la struttura del telaio è mono-trave tubolare, appositamente studiata per realizzare la pedana piatta. Un obiettivo costruttivo che riprende appunto la filosofia di successo dell'SH.
Il motore è un monocilindrico a 4T 2 valvole, di 108cc. E' raffreddato con un sistema ad aria forzata, dove una ventola si occupa di pescare aria fresca da una presa laterale, per tenere sempre la temperatura costante anche nelle più torride situazioni di traffico estivo. Quindi grazie all'iniezione elettronica PGM-FI, il propulsore del Vision è capace di erogare una potenza di 8,43 CV e una coppia massima di 8,7 N/m a 6.500 giri. Il tutto Euro 3, con emissioni controllate da una serie di sensori gestiti direttamente dal sistema di iniezione. Una soluzione tecnologica che consente anche di migliorare la resa e l'efficienza di ogni accensione.
A livello di estetica il Vision si presenta curato nei dettagli: grosse luci e frecce sullo scudo anteriore, che si integrano bene in linee sobrie e moderne. Il design resta poi una questione di gusti, ma le frecce posteriori integrate nella carena sono un bel plus estetico. Inoltre così forse è meno facile romperle.
Il portapacchi posteriore funge da piccolo spoiler o maniglione per il passeggero, che a sua volta può beneficiare anche due pedane richiudibili ben posizionate. Infine dietro lo scudo si trovano due "tasche", aperte e profonde quanto basta per alloggiare facilmente chiavi, guanti etc… Mentre il sotto sella si apre con una serratura dedicata, posta sul fianco dello scooter, e può ospitare un casco Jet o un integrale "compatto". Due i cavalletti: centrale e laterale, con sensore di spegnimento.
La strumentazione è analogica e comprende: contachilometri, lancetta di livello carburante, spie delle frecce e di avviso manutenzione.
Le colorazioni sono 5: nero, grigio, blue, rosso e bianco. Disponibili tanti accessori dedicati, come parabrezza con paramani in policarbonato, bauletto da 30 litri o l'antifurto.
Il motore è un monocilindrico a 4T 2 valvole, di 108cc. E' raffreddato con un sistema ad aria forzata, dove una ventola si occupa di pescare aria fresca da una presa laterale, per tenere sempre la temperatura costante anche nelle più torride situazioni di traffico estivo. Quindi grazie all'iniezione elettronica PGM-FI, il propulsore del Vision è capace di erogare una potenza di 8,43 CV e una coppia massima di 8,7 N/m a 6.500 giri. Il tutto Euro 3, con emissioni controllate da una serie di sensori gestiti direttamente dal sistema di iniezione. Una soluzione tecnologica che consente anche di migliorare la resa e l'efficienza di ogni accensione.
A livello di estetica il Vision si presenta curato nei dettagli: grosse luci e frecce sullo scudo anteriore, che si integrano bene in linee sobrie e moderne. Il design resta poi una questione di gusti, ma le frecce posteriori integrate nella carena sono un bel plus estetico. Inoltre così forse è meno facile romperle.
Il portapacchi posteriore funge da piccolo spoiler o maniglione per il passeggero, che a sua volta può beneficiare anche due pedane richiudibili ben posizionate. Infine dietro lo scudo si trovano due "tasche", aperte e profonde quanto basta per alloggiare facilmente chiavi, guanti etc… Mentre il sotto sella si apre con una serratura dedicata, posta sul fianco dello scooter, e può ospitare un casco Jet o un integrale "compatto". Due i cavalletti: centrale e laterale, con sensore di spegnimento.
La strumentazione è analogica e comprende: contachilometri, lancetta di livello carburante, spie delle frecce e di avviso manutenzione.
Le colorazioni sono 5: nero, grigio, blue, rosso e bianco. Disponibili tanti accessori dedicati, come parabrezza con paramani in policarbonato, bauletto da 30 litri o l'antifurto.
La piccola rivoluzione proposta dall'Honda Vision è sintetizzata in un dato: 52 km con un litro di benzina. Un consumo dichiarato dalla Casa, ma alla velocità costante di 60 km/h. Detto che poi ci sarà chi ha il polso delicato e riuscirà a fare anche qualche metro in più, mentre gli altri vedranno la lancetta del carburante scendere un po' più velocemente. Resta il fatto che con 10 euro si può ancora fare il pieno.
In sella il feeling è immediato. Nonostante le dimensioni contenute si sta comodi: seduti belli dritti con i piedi ben piantati sulla pedana piatta. Dove volendo si può agganciare la borsa della palestra o della spesa, oppure portare la classica cassa di 6 bottiglie d'acqua. Sempre restando padroni del mezzo, grazie alla presa larga sul manubrio che garantisce un controllo davvero totale. Facendo però attenzione che lo sterzo gira parecchio – quindi praticissimo in manovra – ma durante la guida bisogna ricordarsi di non esagerare, guidando un pochino di più col corpo e facendo sempre attenzione all'aderenza della "gommina" anteriore. Soprattutto in caso di asfalto bagnato, pavé o binari. In questo caso, però, menzione d'onore per il sistema di frenata combinata (CBS), che si attiva solo usando la leva del posteriore, ripartendo la frenata anche sull'anteriore con l'aumentare progressivo della pressione. Non sarà l'ABS, ma a livello di sicurezza, su questo tipo di scooter svolge benissimo la sua funzione di sicurezza.
Nel traffico, come nelle curve veloci fuori città, la semplicità di guida dell'Honda Vision si rivela un anti-stress naturale. La ciclistica è onesta nel "raccontare" ogni asperità dell'asfalto, compresi eventuali tombini o dossi, che se presi troppo allegramente fanno soffrire le morbide sospensioni anteriori. E' quindi necessario parametrarsi sempre al tipo di scooter "semplice", scegliendo un profilo di guida deciso, ma non troppo esasperato.
A livello velocistico siamo nell'ordine di 90-100 km/h, come velocità di punta, che si rivelano fin troppi in città. Merito del notevole lavoro del variatore Vmatic e della sua amica cinghia, che con grande efficienza garantiscono un'accelerazione fulminea, quanto lineare, per tutto l'arco di erogazione utile. Nel traffico quindi agilità e ripresa, sono alleate preziose contro il traffico cittadino della peggior specie. Assolutamente intuitiva la risposta dell'acceleratore, facile da usare per chiunque.
Nel complesso Honda Vision rappresenta un deciso passo avanti verso la mobilità urbana dell'immediato futuro. Sostenibile nei costi, rispettoso dell'ambiente, immediato da guidare e soprattutto efficace nel suo ruolo di mezzo di trasporto anti-crisi. Uno scooter trasversale, con le doti giuste per convincere anche i più scettici (e timorosi) automobilisti radicati, a passare alle due ruote nell'uso quotidiano.
Per chi volesse provarlo, Honda ha previsto un Open Day il 9-10 settembre in tutte le sue concessionarie.
In sella il feeling è immediato. Nonostante le dimensioni contenute si sta comodi: seduti belli dritti con i piedi ben piantati sulla pedana piatta. Dove volendo si può agganciare la borsa della palestra o della spesa, oppure portare la classica cassa di 6 bottiglie d'acqua. Sempre restando padroni del mezzo, grazie alla presa larga sul manubrio che garantisce un controllo davvero totale. Facendo però attenzione che lo sterzo gira parecchio – quindi praticissimo in manovra – ma durante la guida bisogna ricordarsi di non esagerare, guidando un pochino di più col corpo e facendo sempre attenzione all'aderenza della "gommina" anteriore. Soprattutto in caso di asfalto bagnato, pavé o binari. In questo caso, però, menzione d'onore per il sistema di frenata combinata (CBS), che si attiva solo usando la leva del posteriore, ripartendo la frenata anche sull'anteriore con l'aumentare progressivo della pressione. Non sarà l'ABS, ma a livello di sicurezza, su questo tipo di scooter svolge benissimo la sua funzione di sicurezza.
Nel traffico, come nelle curve veloci fuori città, la semplicità di guida dell'Honda Vision si rivela un anti-stress naturale. La ciclistica è onesta nel "raccontare" ogni asperità dell'asfalto, compresi eventuali tombini o dossi, che se presi troppo allegramente fanno soffrire le morbide sospensioni anteriori. E' quindi necessario parametrarsi sempre al tipo di scooter "semplice", scegliendo un profilo di guida deciso, ma non troppo esasperato.
A livello velocistico siamo nell'ordine di 90-100 km/h, come velocità di punta, che si rivelano fin troppi in città. Merito del notevole lavoro del variatore Vmatic e della sua amica cinghia, che con grande efficienza garantiscono un'accelerazione fulminea, quanto lineare, per tutto l'arco di erogazione utile. Nel traffico quindi agilità e ripresa, sono alleate preziose contro il traffico cittadino della peggior specie. Assolutamente intuitiva la risposta dell'acceleratore, facile da usare per chiunque.
Nel complesso Honda Vision rappresenta un deciso passo avanti verso la mobilità urbana dell'immediato futuro. Sostenibile nei costi, rispettoso dell'ambiente, immediato da guidare e soprattutto efficace nel suo ruolo di mezzo di trasporto anti-crisi. Uno scooter trasversale, con le doti giuste per convincere anche i più scettici (e timorosi) automobilisti radicati, a passare alle due ruote nell'uso quotidiano.
Per chi volesse provarlo, Honda ha previsto un Open Day il 9-10 settembre in tutte le sue concessionarie.
Honda Vision: piccola rivoluzione
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