Storia del marchio Royal Enfield
La Royal Enfield è una casa motociclistica inglese storica: il marchio è stato utilizzato per la prima volta, come "Enfield", nel 1890, prima di diventare "Royal Enfield" nel 1911. Si tratta del più antico marchio motociclistico inglese esistente, sebbene adesso l’azienda sia di proprietà indiana. Il modello Bullet è a sua volta considerato il modello di moto più longevo tuttora in produzione, essendo la diretta discendente della Bullet del 1948, a sua volta evoluzione della prima Bullet del 1931. Gli anni ’50 furono gli anni di maggior sviluppo produttivo e di maggior successo nelle gare di enduro, e videro la nascita di una linea produzione anche in India. Quando le case giapponesi misero in seria difficoltà le case europee negli Anni ’70, la Royal Enfield "inglese" entrò in crisi e chiuse nel 1971, ma la Royal Enfield "indiana" rimase in attività. Dal 1994 grazie all’acquisizione da parte del gruppo indiano Eicher, ha visto una fase di consolidamento e rilancio, con la progettazione di nuovi motori, più ecologici e utilizzabili sui mercati europei, con cui equipaggiare le moto dalla linea classica dell’azienda anglo-indiana. Oggi la Royal Enfield è oggi prima casa motociclistica al mondo (fatta eccezione per i costruttori cinesi e giapponesi). Sul mercato italiano sono oggi disponibili 3 modelli, 2 di stile classico ed uno moderno. La Bullet, come detto, è il simbolo della casa, che anche in Italia sta vedendo crescere uno zoccolo duro di appassionati, e mantiene una linea Anni ’40. Il motore è un moderno monocilindrico 500 a iniezione elettronica, con un’estetica studiata per farlo assomigliare in tutto ai classici monocilindrici 350 e 500 che sono stati la colonna portante della storica casa inglese nel corso di tutta la sua esistenza. E’ proposta in 4 versioni comprese tra poco meno di 5000 € e poco meno di 6000 €. Le Royal Enfield sono di conseguenza anche moto molto abbordabili per il genere di pubblico che predilige le custom e naked d’impronta retrò. La Continental GT è l’altro modello di impronta retrò, ispirata ad una mitica café racer degli anni ’60. Lo stile è quello di una sportiva anni ’60, mentre la meccanica si basa sempre su un 500 monocilindrico 4 tempi ad iniezione elettronica, anche in questo caso "camuffato" da motorone anni ’50. Presentata nel 2013, è stata la prima moto completamente nuova presentata dal 1970 in poi. E’ invece una moto di stile moderno la Himalayan 400, una moto in stile maxi-enduro moderna, caratterizzata da un monocilindrico 4 tempi in versione 400 di cilindrata, con una potenza di 24 CV.