Toscana
Alla scoperta dell'ELBA: un’isola per tutte le stagioni!
Come una sirena l'isola toscana invita alla scoperta di percorsi a misura di moto. Quel che conta è uscire dalle rotte dei vacanzieri, per viaggiare su strade meno battute
Questo itinerario è stato pubblicato su Dueruote di Novembre 2018 n. 163
La maggior parte delle isole, piccole o grandi, nasconde dei segreti custoditi gelosamente che non sono visibili a chi si ferma alle apparenze, vale a dire al fascino del mare. L’Elba, per esempio. Lo “scoglio”, come la chiamano amichevolmente i suoi abitanti, attira ogni anno orde di turisti che si distribuiscono prevalentemente sui 147 chilometri delle sue coste, parte dei quali raggiungibili solo via mare. Non è poco, eppure quell’isola distante solo 5,4 miglia da Piombino sa offrire molto di più: miniere dalle quali estraevano ferro già gli antichi romani, montagne alte più di 1.000 metri, vigne, fortezze e altro ancora. Un vero e proprio concentrato di attrazioni che non sono certo un’esclusiva dell’isola toscana, ma che in altre zone si possono trovare distribuite su aree più vaste. Mentre qui sono compresse in 220 chilometri quadrati. Ciò significa che i panorami cambiano repentinamente curva dopo curva, metro dopo metro, un po’ come accade in Corsica, morfologicamente non troppo distante.
L’itinerario assicura migliaia di curve e tornanti. E per la vista mare non è richiesto un sovrapprezzo
Un’isola per tutte le moto (e gli scooter)
Le strade principali dell’isola d’Elba sono chiaramente tracciate seguendo l’andamento di un territorio tormentato, prima di tutto seguendo i contorni frastagliati delle coste, poi infilandosi all’interno di una natura ancora selvaggia nonostante la massiccia presenza di turisti.
L’Elba è un’isola che può essere raggiunta ed esplorata con ogni tipo di veicolo a due ruote, compresi i piccoli scooter noleggiabili un po’ ovunque. Tuttavia in sella a una enduro, anche dalla vocazione stradale, non si sbaglia mai e diventa più semplice abbandonare le direttrici comunemente usate dai turisti, alternando le strade che seguono l’andamento della costa con quelle meno battute che puntano verso l’entroterra, senza trascurare le bellissime strade bianche.
Un ultimo consiglio prima di entrare nel dettaglio: vale la pena di effettuare l’itinerario in senso antiorario, così da poter contare in pieno delle spettacolarità dei panorami, viaggiando sempre sulla corsia con “vista mare”.
Via dalla folla
I collegamenti con il continente (ma anche con la Corsica nei mesi estivi) sono assicurati da tre porti nei quali attraccano quotidianamente i traghetti: il più importante è quello di Portoferraio, ma ci sono anche quelli di Cavo e Rio Marina, affacciati sul versante orientale, quindi più vicini alle coste italiane. Per comodità consideriamo come punto di partenza il primo, che si raggiunge dopo circa un’ora di tranquilla navigazione da Piombino.
Si parte in direzione ovest, verso la spiaggia delle Ghiaie che, come indica il nome, ha un fondo in ciotoli che esalta l’acqua cristallina, invitando a un primo bagno ristoratore e arrivando al promontorio di Enfola, dove la strada finisce con uno spettacolare tornante incorniciato tra quelli che possono sembrare due mari. Si prosegue quindi per Viticcio, seguendo un tratto di costa che è curiosamente poco battuto anche nei mesi più affollati. E poco prima del piccolo centro abitato, composto da case bianchissime inizia un primo facile ma entusiasmante sterrato, che proietta in una zona isolata tra la rigogliosa macchia mediterranea, che apre a tratti una vista sulle fortificazioni di Portoferraio. La terra lascia nuovamente spazio all’asfalto dopo circa quattro chilometri e mezzo, per proseguire prima verso Campo dell’Aia, nel cui golfo è ancora visibile il relitto di una nave romana che giace a un paio di metri di profondità, poi in direzione Procchio. Da Marina di Campo si raggiunge S. Ilario e si continua per Marciana, seguendo il percorso che transita sul Monte Perone e passa a fianco della stazione della cabinovia con la quale si può raggiungere il Monte Capanne, il punto più elevato dell’Elba, con i suoi 1.018 metri di quota.
PAESAGGI: il richiamo della spiaggia di Lacona
Da qui sbagliare strada è praticamente impossibile, e tenendo il mare sempre sulla destra si arriva sulla costa occidentale, con la possibilità di concedersi una deviazione verso Marciana Marina, poggiata in una conca sul Tirreno. La strada non lascia alternative, siamo nel tratto paesaggisticamente più affascinante dell’Elba, che apre la vista su spiaggette da sogno, spesso raggiungibili solo in barca. Per trovarne una alla portata di tutti bisogna arrivare a Fetovaia, un angolo tropicale a due passi da casa, con sabbia bianca e fine. Se invece ai piaceri del relax preferiamo la guida, si può continuare a percorrere una lunga sequenza di curve proseguendo in direzione Lacona. Se si è transitati dalle Ghiaie e da Fetovaia senza concedersi un tuffo (stagione permettendo), resistere al richiamo della spiaggia di Lacona è praticamente impossibile. In questa zona le attrazioni non mancano e vale la pena di tenersi un po’ di tempo per concedersi due escursioni: a Punta Stella, sul promontorio che chiude il golfo, e al santuario della Madonna della Neve, risalente al sedicesimo secolo.
Deviazioni
Ma subito si torna in sella per fare rotta su Capoliveri, la Caput Liveri dei Romani, arroccata sulla roccia. Da qui, seguendo le indicazioni per Capo Calamita, si imbocca lo sterratone che attraversa la zona mineraria dell’isola e termina sulla scogliera di Costa dei Gabbiani. È una strada che ha anche un grande passato sportivo, perché qui hanno corso le più celebri auto da rally, dalle Lancia Stratos alle Audi Quattro, che sa come fare felice un motociclista appassionato di fuoristrada, naturalmente senza esagerare, perché è regolarmente aperta al traffico e percorsa da ciclisti. È un percorso senza uscita, che termina in un resort dove le moto sono le benvenute, e dove i clienti hanno accesso a una strada bianca, che scende con rapidi tornanti verso l’esclusiva spiaggia di Remaiolo, dopo avere attraversato le vigne della tenuta. Il periplo dell’isola prosegue transitando da Porto Azzurro, la vecchia Porto Longone, e concedendosi una deviazione verso il Lago di Terranera, che nella vista dall’alto offre un colpo d’occhio incantevole, con la lingua di terra color ocra che separa il verde intenso del lago di origine mineraria e il celeste del mare. L’itinerario si conclude sulla costa orientale, seguendo il percorso che tocca la tranquilla Rio Marina e prosegue verso Cavo per arrivare a Portoferrario, non senza essere passati dalle spiagge di Nisporto e Nisportino.
Questo itinerario è stato pubblicato su Dueruote di Novembre 2018 n. 163
RIOMARINA
RISTORANTE LA BATTIGIA
Località Nisportino
Tel. 339 5904015
Ristorante con vista, posizionato all’inizio della spiaggia di Nisportino, ideale per un pranzo o una cena a base di pesce. Dal pergolato si gusta in prima fila lo spettacolo del tramonto e si può mangiare con 30 euro a testa.
PORTOFERRAIO
LA TANA DEL FALCO
Via Manganaro, 8
Tel. 0565 915345
Si mangia di tutto, dai panini dai gusti esclusivi a gustose e tenere bistecche alla toscana. Per un pasto si parte dai 15 euro.
PORTO AZZURRO
OSTERIA LA BOTTE GAIA
viale Europa 5/7
Tel. 0431 91019
www.labottegaia.com
L’aspetto è da osteria, ma l’ambiente è raffinato, con ottimo pesce. Per un primo si spendono in media 16 euro, per un secondo di pesce 20 euro.
PROCCHIO
PIZZERIA SU E GIÙ
Via del Mare, 8
Tel. 0565 907603
www.pizzeriasuegiu.it
Uno tra i posti migliori per provare la tipica schiaccina, oltre alle pizze classiche.
RIO MARINA
HOTEL RIO SUL MARE
Via Palestro, 34
Tel. 0565 924225
www.hotelrioisoladelba.itit
In posizione centrale, con le camere che si affacciano sul porto, è un hotel a gestione familiare che offre trattamento bed&breakfast con tariffe medie di 60 euro per una doppia. Non c’è il ristorante, ma uno chef prepara personalmente ogni giorno i dolci per la colazione.
MARCIANA
HOTEL BELMARE
Loc. Patresi
Tel. 0565 908067
www.hotelbelmare.it
Il nome non è scelto a caso; il grazioso albergo a due stelle è situato su un poggio a 120 metri di quota, con vista panoramica e comprende un servizio di navetta per raggiungere la spiaggia. A partire da 32 euro la camera con colazione, in bassa stagione.
PROCCHIO
HOTEL DEL GOLFO
Via delle Ginestre, 31
Tel. 0565 9021
www.hoteldelgolfo.it
Un hotel a quattro stelle di alto livello, con piscina e spiaggia privata. Circondato dalla macchia mediterranea. I prezzi per una notte partono da 135 euro.
MARINA DI CAMPO
HOTEL MISTRAL
Via per Portoferraio, 85
Tel. 0565 979150
www.mistralhotel.it
La formula è quella del meublé, con pernottamento e prima colazione, ideale per i motociclisti. Inoltre è posizionato a poche decine di metri dalla spiaggia. Da 45 euro a notte.
RIO MARINA
MUSEO NEL PARCO MINERARIO DELL’ELBA
Nel centro del paese, nella ex sede della Società concessionaria delle miniere dell’Elba, è stato allestito un museo che occupa una superficie di 600 mq dove è ospitata una tra le più importanti collezioni di minerali dell’isola. All’interno sono fedelmente ricostruiti diversi ambienti di miniera, utilizzando materiale originale rinvenuto nei vecchi cantieri. Il tutto è completato da foto storiche e vecchi macchinari. Aperto da aprile a ottobre.
MONTE CAPANNE
CABINOVIA
È la vetta più alta dell’isola (1.018 metri di quota), dalla quale si può osservare un suggestivo panorama a 360 gradi. La cima si può raggiungere a piedi, oppure in 18 minuti con la cabinovia costruita negli anni Sessanta che parte dalla stazione di Marciana, a poca distanza dal centro abitato. L’impianto è aperto da fine marzo a novembre, ma i prezzi non sono popolari: gli adulti pagano ben 18 euro per un passaggio di andata e ritorno.
PORTOFERRAIO
RESIDENZA NAPOLEONICA VILLA DEI MULINI
Con la Villa di San Martino costituisce il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba. Costruita nel 1724 da Gian Gastone dei Medici, era composta all’epoca da quattro stanze ed era abitata dal giardiniere del governatore. L’isola era diventata francese nel 1801 ed i comandanti del genio e dell’artiglieria raddoppiarono la superficie e se la divisero. Nel 1814, pensando che l’Imperatrice ed il loro figlio lo raggiungessero, Napoleone la fece sopraelevare di un piano e decise di fissarvi la sua dimora. Visitabile tutto l’anno dalle 9 alle 19 (alle 13 nei giorni festivi) con una spesa di 3 euro.
MONTE VOLTERRAIO
FORTEZZA DEL VOLTERRAIO
L’accesso alle rovine del castello, situato a 394 metri di quota richiede una breve passeggiata per raggiungerlo. Posto al confine tra i comuni di Portoferraio e Rio nell’Elba fu eretto nel 1231 con l’intento di fortificare la rocca costruita due secoli prima. Gli orari per le visite variano a seconda della stagione: per informazioni telefonare a Info Park, tel. 0565 908231.
La visita guidata costa 20 euro.
I collegamenti sono assicurati dai traghetti che partono da Piombino e raggiungono Portoferraio, Cavo o Rio Marina. Se per chi viaggia in auto la prenotazione è indispensabile, in moto il problema non si pone. I prezzi variano in funzione di stagione e orari, in media e in bassa stagione sono compresi tra i 27 e i 36 euro per una moto di oltre 200 cc e una persona. Molti degli hotel dell’isola dispongono tuttavia di convenzioni con le varie compagnie, che permettono di risparmiare sul viaggio. Come in altri settori, anche qui si è aggiunta una linea lowcost, la Blu Navy, alle classiche Moby, Toremar e Corsica-Elba Ferries. Quest’ultima è la più veloce nei collegamenti (45 minuti contro un’ora) e in estate assicura anche un collegamento con Bastia in un’ora e mezza, due volte la settimana.
Triglie con guacamole e polvere d’alghe
L’Elba, come in molti sapranno, è un’isola. Ineluttabilmente la sua cucina è soprattutto di pesce, anche se comprende un ampio uso del conservato: stoccafisso e baccalà in primis. Ma i suoi fondali ricchi di poseidonia ospitano ottimo pesce fresco: scorfani, saraghi, muggini. E triglie. Vero che l’avocado non è un frutto autoctono, ma una libera interpretazione – ricordando l’ampio afflusso di turisti e vacanzieri – ne autorizza l’uso.
Occorrente, per 4 persone: 4 triglie, 1 avocado, cipolla, olio, alghe disidratate, polvere di buccia di barbabietola, limone, sale.
Preparazione: prima di tutto spolpiamo l’avocado e lo frulliamo con la cipolla appena scottata, un po’ di sale, peperoncino fresco e una goccia di succo di limone. Scottiamo le triglie dopo averle accuratamente sfilettate e le deponiamo nel piatto su uno schizzo di guacamole. Completiamo con la polvere di alghe disidratate pestate al mortaio e quella ottenuta della bucce di barbabietola essiccate e macinate.
In collaborazione con il Cucchiaio d'Argento
Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.