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Gara-2: bis di Haga, Toseland iridato

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 07/10/2007 in Sbk

Grande impresa del giapponese che realizza una fantastica doppietta, ma deve rinunciare al titolo per due soli punti. Biaggi sesto e secondo, Bayliss secondo e quinto. Le sportellate? Leggete...

Gara-2: bis di Haga, Toseland iridato
Noriyuki Haga
Magny Cours – Due Yamaha ai primi due posti anche al secondo via: sono rispettivamente quella di Haga e di Corser, al cui inseguimento si getta Biaggi, autore di una eccellente partenza, seguito a sua volta da Nieto, Toseland, Bayliss, Neukirchner, Laconi, Xaus, Muggeridge, Rolfo e Fabrizio.
Haga guadagna terreno e al secondo passaggio ha già tre decimi su Corser e 1" su Biaggi.
Toseland è quinto, ma ha a ruota Neukirchner e Bayliss, due avversari pericolosissimi che potrebbero creargli enormi fastidi.
Biaggi al terzo passaggio stabilisce il giro più veloce, ma non riesce a liberarsi del "tappo" Corser, che protegge Haga, lontano 1"6, ma al quarto giro il sorpasso riesce e il romano è secondo, libero di puntare direttamente sul leader. Il suo passo è superiore a quello di Corser, ma nel frattempo il vantaggio di Haga è salito a 3" e Toseland è sesto, superato da Neukirchner, che però, due giri più tardi, cade e consente all'inglese di ritrovarsi nuovamente al rassicurante quinto posto.
In testa Haga poco si cura di ciò che avviene alle sue spalle. Gira costantemente più veloce degli avversari e Biaggi non riesce a recuperare, anzi il suo distacco sale a 3"5 e un'uscita di curva un po' troppo larga la paga col sorpasso da parte di Corser che non l'aveva mai mollato. I due si superano più volte con grande aggressività e a farne le spese a un certo punto è Corser, che tocca la carena della Suzuki, è costretto ad uscire di traiettoria ma riesce a mantenere il controllo e a rientrare ancora a ruota di Biaggi.
Nieto mantiene in solitudine il quarto posto e Toseland si barcamena al quinto, seguito a pochi decimi da Bayliss e Laconi.
A metà gara il margine di Haga è di 4"5 e Biaggi ha messo fra sé e Corser un paio di lunghezze, mentre l'australiano ha ora un nuovo problema: Nieto e la sua Kawasaki, che lo hanno inquadrato nel mirino. Al quattordicesimo giro Nieto attacca Corser e vince il duello conquistando la terza posizione, mentre Toseland appare in grossa difficoltà, al quinto posto, per difendersi dalle velleità di Bayliss, che un giro più tardi lo costringe a a retrocedere al sesto posto.
Haga si concede un breve respiro, e subito Biaggi gli risucchia qualche decimo, ma poi il giapponese torna in apnea e se li riprende con gli interessi. La corsa non ha più storia, se non per il terzo posto: a tre giri dal termine Nieto e Corser si urtano violentemente in piena piega, non si capisce chi li aiuti a rimanere in piedi, fatto sta che il peggio non accade e il duello ricomincia con Nieto davanti e Corser incollato a ruota.
Haga conclude la sua fantastica fatica in parziale relax, e Biaggi è secondo a 3"5, mentre Nieto offre alla Kawasaki, come graditissimo regalo di addio, un bel podio. Quarto è Corser che precede Bayliss, Toseland, Rolfo, Laconi, Fabrizio e Xaus. Toseland per due soli punti è per la seconda volta campione del mondo Superbike.
1 Haga N. Yamaha YZF-R1 38'35.353
2 Biaggi M. Suzuki GSX-R1000 K7 38'38.871
3 Nieto F. Kawasaki ZX-10R 38'44.495
4 Corser T. Yamaha YZF-R1 38'44.610
5 Bayliss T. Ducati 999 F07 38'48.178
6 Toseland J. Honda CBR1000RR 38'54.669
7 Rolfo R. Honda CBR1000RR 38'56.347
8 Laconi R. Kawasaki ZX-10R 38'57.805
9 Fabrizio M. Honda CBR1000RR 38'57.858
10 Xaus R. Ducati 999 F06 39'03.705
11 Muggeridge K. Honda CBR1000RR 39'19.686
12 Tiberio Y. Honda CBR1000RR 39'23.430
13 Dietrich G. Suzuki GSX-R1000 K6 39'58.660
14 Morelli L. Honda CBR1000RR 39'59.179
15 Ellison D. Ducati 999RS 40'12.984
Magny Cours – La prima curva del primo giro potrebbe valere un'intera stagione per James Toseland: l'inglese arriva lungo, tocca la ruota posteriore di Lanzi che stava chiudendo la traiettoria, il pilota della Ducati cade e lui, per non investirlo esce di pista e rientra in fondo al gruppo.
Intanto la testa è presa dalla coppia della Yamaha Italia: primo Haga, secondo Corser: i due impongono alla gara un ritmo sostenuto nonostante le insidiosissime codizioni dell'asfalto, e fanno di tutto per scrollarsi di dosso Neukirchner che non molla, mentre al quarto e quinto posto lottano Bayliss e Nieto. Neukirchner al quarto giro stabilisce il giro più veloce e nuovo record della pista in 1'39"844, mentre il suo compagno di squadra e pretendente al titolo, Max Biaggi, è decimo a 11" dal leader ed è già stato raggiunto da Toseland, autore di un furioso recupero.
Al sesto giro Biaggi raggiunge e supera Rolfo, che resiste a lungo al sorpasso di Toseland, poi l'inglese supera il compagno di squadra e si lancia nuovamente a caccia del pilota della Suzuki. Intanto le posizioni di testa sono invariate: Haga sembra poter tenere il comando con sicurezza e Corser gli guarda le spalle dall'arrembante Neukirchner. Il fatto nuovo però è il recupero di Bayliss, che dal settimo al decimo giro guadagna 1" e si porta in vista del terzetto.
All'undicesimo giro Neukirchner attacca Corser all'interno, l'australiano resiste, non gli concede spazio e i due si sfiorano paurosamente; il tedesco passa, ma l'ex campione del mondo recupera in uscita di curva e torna davanti, mentre Bayliss approfitta della bagarre per agganciarsi al grupo di testa.
La lotta è durissima anche nelle posizioni immediatamente successive: Biaggi passa Laconi, imitato poco dopo da Toseland, poi supera anche Xaus e l'inglese della Honda lo segue, ma lo spagnolo chiude e si sfiora nuovamente il contatto duro. Al tredicesimo giro Haga è alcomando con 1"2 su Corser che ha a ruota Neukirchner e Bayliss; quinto è Nieto con un distacco di oltre 9" dal leader, e con quasi 5" di vantaggio su Biaggi, con incollato Toseland . Ottavo è Xaus che precede Rolfo e Laconi.
Haga allunga e al 15° passaggio ha 2" su Corser, quando Bayliss attacca all'interno Neukirchner, approfitta di un'esitazione del tedesco, si inserisce in uno spazio impossibile, la sua Ducati sposta letteralmente la Suzuki e la supera mentre Neukirchner cede all'improvviso come se avesse un problema tecnico: nell'arco del giro perde infatti quasi 4".
Adesso nel mirino di Bayliss c'è Corser: due ossi duri a confronto, mentre Neukirchner si è ripreso e tiene il quarto posto senza perdere ulteriormente terreno. Al diciannovesimo giro Bayliss attacca all'interno Corser che resiste, senza però riuscire dopo una paio di gomitate, ad impedirgli di uscire per primo dalla curva, ma alla successiva gli restituisce il favore e torna davanti. Poco dopo Bayliss ritenta e questa volta vince il duello conquistando la seconda posizione.
Haga è ormai imprendibile: mancano due giri al traguardo finale e Bayliss è a 2"5, mentre Corser ha mollato, pago del terzo gradino del podio. Il giapponese conclude vittoriosamente la sua bella impresa, riceve le congratulazioni di Bayliss e si volta indietro a guardare l'arrivo di Corser e di Neukirchner. Dopo 13" taglia il traguardo anche Nieto precedendo di tre decimi Biaggi, che si piazza sesto davanti a Toseland.
A questo punto la classifica del campionato del mondo vede Toseland primo con 405 punti davanti ad Haga con 388 e Biaggi con 377. Il titolo mondiale non è dunque più alla portata di Biaggi, che al massimo potrebbe arrivare a quota 402. Rimane la finalissima fra Toseland e Haga: i punti di differenza fra i due sono 17, il che significa che nel caso di una seconda vittoria di Haga, per laurearsi campione a Toseland basterebbero 8 punti (in caso di parità prevarrebbe per numero di vittorie) ossia un ottavo posto.
Gara-2: bis di Haga, Toseland iridato
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Questa è la sequenza della collisione fra Toseland e Lanzi alla prima curva del primo giro della corsa d'apertura del GP di Francia. L'ha realizzata con la consueta prontezza il nostro Alex Photo. Inizialmente sembrava che Lanzi fosse caduto da solo, poi Toseland ha ammesso di essere arrivato lungo e di averlo tamponato.
1 Haga N. Yamaha YZF-R1 38'33.762
2 Bayliss T. Ducati 999 F07 38'36.532
3 Corser T. Yamaha YZF-R1 38'37.497
4 Neukirchner M. Suzuki GSX-R1000 K7 38'42.332
5 Nieto F. Kawasaki ZX-10R 38'46.687
6 Biaggi M. Suzuki GSX-R1000 K7 38'47.045
7 Toseland J. Honda CBR1000RR 38'50.157
8 Xaus R. Ducati 999 F06 38'56.343
9 Laconi R. Kawasaki ZX-10R 38'56.590
10 Rolfo R. Honda CBR1000RR 39'06.491
11 Nakatomi S. Yamaha YZF-R1 39'12.067
12 Muggeridge K. Honda CBR1000RR 39'27.447
13 Tiberio Y. Honda CBR1000RR 39'27.561
14 Fabrizio M. Honda CBR1000RR 39'27.677
15 Dietrich G. Suzuki GSX-R1000 K6 39'30.236
16 Martin S. Suzuki GSX-R1000 K6 39'45.164
17 Morelli L. Honda CBR1000RR 33'08.484
Magny Cours – Scatto fulmineo di Sofuoglu che si trascina in scia Parkes, Vizziello, Hill e Charpentier. Il campione del mondo allunga e solo Parkes riesce a mantenere il su ritmo, anzi al secondo giro lo supera e passa a condurre imprimendo alla corsa un ritmo indiavolato. Alle spalle della coppia di testa Vizziello cede il terzo posto a Hill e Charpentier deve guardarsi le spalle da un arrembante Checa. Intanto si fa avanti Jones, che con precisi sorpassi recupera la quarta posizione ai danni di Viziello e Checa, mentre Charpentier a metà gara si ferma al box e Veneman cade.
Davanti continua il duello serrato fra Parkes e Sofuoglu: punto sul vivo, il turco realizza il giro più veloce in 1’42”740, nuovo record ufficiale della pista per le Supersport, recupera la testa della gara, ma non riesce a staccare l’australiano della Yamaha, che al tredicesimo giro lo attacca ancora vittoriosamente. Gli inseguitori sono ormai lontanissimi: Hill è terzo a 7”4, ma è tutt’altro che tranquillo, visto che Jones e Vizziello lo pungolano da ogni parte ad ogni curva. Sesto è Checa a 13”, davanti a Brooks, Roccoli, Fujiwara e Gimbert. Sanna è quindicesimo e Alfonsi diciottesimo. Al sedicesimo giro Sofuoglu tira una staccata particolarmente dura e torna primo; nove secondi più indietro, Vizziello passa Jones ed è quarto a ruota di Hill; il podio è ancora alla sua portata. Un giro più tardi anche Hill è superato e nelle concitate fasi del sorpasso da parte di Vizziello, anche Jones si infila e si relega alle spalle il pilota della Yamaha. L’inglese insiste e al diciannovesimo passaggio è nuovamente davanti a Vizziello, riuscendo a guadagnare qualche lunghezza.
Intanto sembra arrivata la resa di Parkes, che a tre giri dal traguardo si stacca da Sofuoglu e arretra denunciando subito un distacco di oltre 2”.
L’ultimo giro è una passeggiata per Sofuoglu che vince con 2”7 su Parkes e 11”1 su Jones, pressato fino all’ultimo, ma inutilmente da Vizziello che taglia il traguardo al quarto posto. Quinto è Hill che precede Checa, Brookes, Fujiwara, Leblanc e Roccoli.
1 Sofuoglu K. Honda CBR600RR 37'55.892
2 Parkes B. Yamaha YZF-R6 37'58.686
3 Jones C. Honda CBR600RR 38'07.027
4 Vizziello G. Yamaha YZF-R6 38'07.443
5 Hill T. Yamaha YZF-R6 38'08.251
6 Checa D. Yamaha YZF-R6 38'12.365
7 Brookes J. Honda CBR600RR 38'13.753
8 Fujiwara K. Honda CBR600RR 38'17.911
9 Leblanc G. Honda CBR600RR 38'18.432
10 Roccoli M. Yamaha YZF-R6 38'18.532
11 Gimbert S. Yamaha YZF-R6 38'19.426
12 Tode A. Honda CBR600RR 38'25.372
13 Sanna S. Honda CBR600RR 38'35.990
14 Foray K. Honda CBR600RR 38'36.175
15 Perret D. Kawasaki ZX-6R 38'38.774
16 Nebel S. Kawasaki ZX-6R 38'39.028
17 Alfonsi L. Honda CBR600RR 38'50.458
18 Boccolini G. Kawasaki ZX-6R 38'53.449
19 Enjolras J. Yamaha YZF-R6 38'54.642
20 Dickinson J. Honda CBR600RR 38'54.803
21 Kallio V. Suzuki GSX-R600 38'54.968
22 Lascorz J. Honda CBR600RR 39'01.495
23 Veneman B. Suzuki GSX-R600 39'11.464
24 Tizon A. Yamaha YZF-R6 37'07.534
25 Sanchini M. Honda CBR600RR 37'36.742
Magny Cours – E’ il belga Van Keymeulen a prendere il comando allo spegnimento della luce rossa. Lo seguono Corti, Canepa, Badovini, Aitchison e Dionisi. Baiocco, leader del campionato con un punto di vantaggio su Canepa è solo decimo.
Van Keymeulen forza il ritmo e guadagna mezzo secondo su Canepa che ha a ruota Corti cui sono incollati Aitchison, Badovini e Scassa. La corsa si prospetta altamente spettacolare, con otto piloti racchiusi in poco più di 2”.
Al quarto giro Corti supera Canepa e si lancia all’inseguimento di Van Keymeulen. Due Yamaha R1 ai primi due posti, seguite dalla Ducati di Canepa, dalla Suzuki di Aitchison e dalle due MV di Badovini e Scassa. Poco oltre la metà gara l’ambiente si riscalda: Corti recupera qualche decimo su Van Keymeulen e i due piloti della F4 superano Aitchison. Ma il duello più duro lo accende Canepa, che si riporta su Corti, lo supera, viene risuperato, i due italiani si sussurrano anche qualcosa a voce mentre le loro carenature si sfiorano.
Gli ultimi due giri sono al fulmicotone. Canepa all’improvviso scivola al quarto posto, che diventa subito terzo quando Van Keymeulen cade e lascia via libera agli avversari. Il genovese viene superato da Badovini che si installa a ruota di Corti, in quel momento campione del mondo della categoria per un sol punto su Canepa. Inizia l’ultimo giro e Badovini attacca il pilota della Yamaha, gli si inserisce all’interno, lo supera e resiste al suo ritorno. A quel punto il campione è Canepa, se mantiene il terzo posto fino alla fine. Mancano poche curve e Corti prova ad infilarsi da ogni dove, ma Badovini non lascia strada, chiude tutti i buchi e riesce a tagliare per primo il trauardo in volata. Una vittoria agognata per tutto il campionato, una beffa per Corti, che si classifica secondo e perde il titolo di campione del mondo della Superstock 1000 per quattro punti nei confronti del nuovo iridato: Niccolò Canepa, portacolori del Ducati Junior Team, in sella alla nuova Ducati 1098S.
Quattro piloti italiani ai primi quattro posti: il quarto infatti è Luca Scassa con la seconda MV, che precede Aitchison, Foray e Dionisi. Matteo Baiocco, leader della classifica di campionato prima del via di quest’ultima gara, chiude al nono posto e scivola in terza posizione finale.
1 Badovini A. MV Agusta F4 312 R 20'51.999
2 Corti C. Yamaha YZF-R1 20'52.083
3 Canepa N. Ducati 1098S 20'53.070
4 Scassa L. MV Agusta F4 312 R 20'54.415
5 Aitchison M. Suzuki GSX-R1000 K6 20'54.590
6 Foray F. Yamaha YZF-R1 20'55.351
7 Dionisi I. Suzuki GSX-R1000 K7 20'55.647
8 Giuseppetti D. Yamaha YZF-R1 21'05.924
9 Baiocco M. Yamaha YZF-R1 21'06.174
10 Mahr R. Yamaha YZF-R1 21'06.345
11 Smrz M. Honda CBR1000RR 21'06.541
12 Rohtlaan M. Honda CBR1000RR 21'11.326
13 Jenkinson A. Suzuki GSX-R1000 K7 21'14.832
14 Brivet C. Suzuki GSX-R1000 K7 21'15.347
15 Millet F. MV Agusta F4 312 R 21'16.158
16 Dell'Omo D. MV Agusta F4 312 R 21'16.470
17 Nemeth B. Suzuki GSX-R1000 K6 21'16.821
18 Millet J. Yamaha YZF-R1 21'18.714
19 Jerman M. Yamaha YZF-R1 21'19.282
20 Sutter D. Yamaha YZF-R1 21'25.745
21 Bond M. Suzuki GSX-R1000 K6 21'27.857
22 Ciavattini D. Yamaha YZF-R1 21'28.175
23 Gildenhuys G. Ducati 1098S 21'28.329
24 Filice R. Suzuki GSX-R1000 K6 21'28.759
25 Baroni L. Ducati 1098S 21'32.918
26 Nedog L. Ducati 1098S 21'33.005
27 Van Den Broeck W. Yamaha YZF-R1 21'36.069
28 Kispataki V. Suzuki GSX-R1000 K6 21'36.500
29 Burrell B. Honda CBR1000RR 22'30.209
30 Van Keymeulen D. Yamaha YZF-R1 19'34.326
31 Biliotti L. MV Agusta F4 312 R 20'15.987
Magny Cours - Queste le frasi “a botta calda” che James Toseland, campione del mondo Superbike 2007 (è il suo secondo titolo: il primo l’aveva conquistato nel 2004 con la Ducati ufficiale) ha pronunciato poco dopo la fine di Gara-2 del GP di Francia.

“Finalmente! È dal GP del Qatar che sono in testa al mondiale e devo dire che è stato un campionato incredibile. Penso anzi che sia stato senz’altro il più bello in assoluto fra i sette ai quali ho preso parte. Il livello dei piloti è stato sempre elevatissimo e mi ha dato enorme soddisfazione battermi con tutti loro: Bayliss, Corser, Biaggi, Haga... la lista è davvero lunga! Sono stato costretto a spingere costantemente al limite ed il fatto di aver vinto il titolo per soli due punti mi sembra impossibile”.
“Aver conquistato la Superpole e la vittoria nel campionato nel corso della mia ultima gara in Superbike è per me una cosa eccezionale. Questo è ciò per cui vivo e che mi importa nella vita. E questo risultato è il mio modo di ringraziare che mi hanno aiutato nella mia carriera in Superbike: i miei amici, la mia famiglia, i miei sponsor, la FG Sport oltre, naturalmente a tutti i componenti del team HannSpree Ten Kate Honda. Posso andare a testa alta in MotoGP con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso a questo campionato fino all’ultimo GP”.
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