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Biaggi – Suzuki: divorzio in vista

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 06/10/2007 in Sbk

Francis Batta, titolare del Team Alstare, ha dichiarato inaccettabili le pretese economiche del campione, ma probabilmente è un pretesto per chiudere un rapporto

Biaggi – Suzuki: divorzio in vista
Max Biaggi al box del Team Alstare
Magny Cours – Max Biaggi è in pista nel GP di Francia per vincere il titolo di campione del mondo della Superbike. Ce la farà? Se James Toseland, che lo precede di 29 punti in classifica, gli spianerà la strada con gravi errori, potrebbe anche accadere, ma io personalmente non ci conterei molto. E nemmeno tanto ci conta il proprietario del suo team, Francis Batta, che ancor prima della disputa di questo ultimo e decisivo gran premio già tira le somme della stagione e sembra considerare il capitolo Max Biaggi un'esperienza chiusa.

Non voci di corridoio, ma un'intervista rilasciata ad un'agenzia di stampa straniera attestano questa volontà del proprietario del Team Alstare Suzuki, che successivamente l'ha confermata. Il rinnovo del contratto col pilota romano è un'ipotesi non ancora scartata del tutto, ma altamente improbabile. "Solo se Max vincesse il titolo la Suzuki potrebbe anche decidere di accettare le richieste economiche di Biaggi" – spiega Batta nell'intervista citata, ma sembra uno spiraglio lasciato aperto più a se stesso che al suo pilota.
Mi spiego meglio. Le motivazioni addotte da Batta per giustificare la sua intenzione di non rinnovare il contratto a Biaggi si basano sulle richieste economiche avanzate dal pilota, che a suo dire sono eccessive e improponibili allo stato attuale delle cose, ossia dopo la decisione del suo sponsor Corona di abbandonare il mondo delle corse in moto.
In realtà, il manager belga è insoddisfatto dell'investimento compiuto accaparrandosi Biaggi già da molto tempo a questa parte, e forse proprio il fatto che il suo pilota d'oro si trovi in quest'ultimo GP a lottare per il titolo ha rafforzato questa sua posizione critica. A metà stagione, quando Max partiva sempre come un fulmine, salvo poi farsi superare dagli avversari più forti nei primi giri, per poi assumere, quando gli altri avevano guadagnato un certo vantaggio, un ritmo che senza quell'handicap iniziale lo avrebbe portato alla vittoria, Batta mi disse: "Sarebbe meglio che scattasse più lento al via, ma si decidesse ad andare forte, come sa evidentemente fare, molto prima".
Il punto è questo: il Team Alstare e gli altri investitori, tra cui la Suzuki Italia, che hanno prodotto lo sforzo economico necessario ad aggiudicarsi questo grande campione e personaggio che è Max Biaggi, miravano al titolo mondiale e al notevolissimo ritorno pubblicitario che ne sarebbe derivato in abbinamento alla popolarità del pilota. Ora, a prescindere dal fatto che sia secondo in classifica e che, almeno sulla carta, il titolo sia ancora alla sua portata – o molto probabilmente proprio per questo – emerge il loro forte scontento per come Biaggi ha condotto la stagione. Sembra evidente la loro convinzione che un maggior impegno del pilota sarebbe bastato a vincere il titolo senza doverlo rincorrere col fiatone all'ultimissimo istante.
Insomma, la notizia che fra Biaggi e la Suzuki-Alstare sia divorzio non è ancora ufficializzata, ma le probabilità di un ripensamento da parte di Batta sono ridotte al lumicino, anche perché lo stesso manager belga ha annunciato che nel 2008 farà correre Neukirchner e Nieto. Anche questa notizia comunque non è ufficiale ed è quindi suscettibile di ripensamenti. Un messaggio nel messaggio? Proviamo a leggerlo: "Caro Biaggi, l'infatuazione è finita. Che tu vinca o perda il titolo, non ho intenzione di pagarti più di tanto e sono disposto, nel caso che tu non scenda a più miti consigli, a sostituirti coi due piloti di cui ho già parlato. Sappimi dire".
Biaggi e il suo entourage esprimono un forte disagio per ciò che è stato dichiarato alla vigilia di un GP in cui è in gioco il titolo mondiale Superbike. Tempi e modi sono senz'altro criticabili, e la faccenda più antipatica è che la polemica sia innescata su una questione finanziaria, che rischia di oscurare un grande fatto sportivo.
Alla prossima puntata.

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