MotoGP: tutti i segreti della pista di Motegi

Il circuito Twin Ring Motegi ha una configurazione molto particolare con una serie di lunghi rettilinei seguiti da curve strette che mettono a dura prova i freni delle moto e le loro prestazioni in accelerazione. La pista giapponese, da quando esiste la MotoGP, non ha avuto un dominatore assoluto: sono infatti ben 5 i piloti che detengono il maggior numero di vittorie (tre, per l'esattezza), vale a dire Dani Pedrosa, Valentino Rossi, Loris Capirossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Qui Pecco Bagnaia non ha mai vinto da quando corre in classe regina: per lui un solo successo nel 2018 in Moto2.

Situato in una zona montagnosa, il circuito giapponese comprende un ovale di 2,5 km e una pista classica che misura 4,8 km. Costruito come pista di prova nell'agosto 1997 ha ospitato per la prima volta il Gran Premio del Giappone nel 1999. Il circuito, che si trova circa 100 km a nord dell'aeroporto di Narita (Tokyo) e 30 km da Mito, ospita un museo, oltre a una scuola guida, piste di dirt-track e go-kart, hotel, ristoranti, negozi e altri servizi per i numerosi visitatori che lo visitano durante l’anno.

Motegi è una cosiddetta pista "stop & go" perché ha sei punti di accelerazione seguiti da sei punti di frenata forti. 

TUTTE LE CURVE DEL TRACCIATO GIAPPONESE

Curva 1: Un tornante stretto a destra che arriva dopo il rettilineo principale. Qui i piloti devono frenare bruscamente e scendere di marcia rapidamente, cercando una buona trazione in uscita per impostare al meglio la seconda curva.

Curva 2: Una curva a destra più fluida rispetto alla prima. La velocità aumenta progressivamente in uscita, ma i piloti devono mantenere attenzione per la successiva frenata.

Curva 3: Tornante a sinistra, piuttosto stretto, che segue immediatamente la curva 2. È cruciale avere una buona posizione della moto per affrontare il breve rettilineo successivo.

Curva 4: Una curva a destra che richiede una frenata media e un'accelerazione controllata, perché porta a uno dei rettilinei più lunghi del tracciato.

Curva 5: A destra, una delle curve più tecniche del circuito, poiché si esce da una sezione veloce. È una curva di media velocità, ma fondamentale per il set-up in vista della curva successiva.

Curva 6: Un tornante a sinistra, in cui i piloti devono frenare molto forte. La chiave è non esagerare con l'entrata per mantenere la velocità in uscita.

Curva 7: Destra veloce che porta direttamente alla curva 8. Richiede una linea precisa per mantenere la velocità.

Curva 8: Una curva a destra che si fa ad alta velocità. Qui è importante sfruttare la scia e mantenere una traiettoria pulita, data la lunghezza del rettilineo successivo.

Curva 9: Un tornante stretto a sinistra, preceduto da una frenata estremamente brusca. I piloti devono scendere rapidamente di marcia e prepararsi a una buona accelerazione in uscita.

Curva 10: Una curva a destra piuttosto ampia. La velocità è media e l'accelerazione in uscita è cruciale per affrontare la parte finale del tracciato.

Curva 11: A sinistra, piuttosto stretta e impegnativa. I piloti frenano bruscamente per impostare la curva e prepararsi alla sezione finale.

Curva 12: Un tornante a destra che chiude la sezione più tecnica del circuito. Qui serve precisione sia in frenata che in accelerazione.

Curva 13: Curva a sinistra che conduce verso l'ultima parte del giro. I piloti devono cercare una buona traiettoria per mantenere la velocità.

Curva 14: L'ultima curva a destra prima del rettilineo finale. Fondamentale per prendere bene la scia e accelerare al massimo in vista del traguardo.

TWIN RING MOTEGI: I DATI DELLA PISTA

Lunghezza 4.801 metri

Larghezza 15 metri

Rettilineo più lungo 762 metri

Curve 6 a sinistra, 8 a destra

Giro più veloce 1'43."198 (J. Martin/Ducati-2023)

Velocità di punta 317,6 Km/h (E. Bastianini/Ducati-2022)

Record in gara 1'45"198 (J. Miller/Ducati-2022)

Maggior num. vittorie: Pedrosa, Lorenzo, Rossi, Capirossi, Marquez (3)