MotoGP Sachsenring: il feudo di Marquez

Senza soste. Il calendario della MotoGP in questo periodo della stagione non lascia respiro ai piloti che dopo Assen, questo fine settimana si sposteranno in Germania per correre al Sachsenring per la nona prova della stagione che si disputa su una pista speciale per un pilota in particolare, Marc Marquez. Qui il campione del mondo ha un ruolino di marcia impressionante: vince senza soste dal 2010. Dal successo nella 125, lo spagnolo non si è più fermato, continuando a imporsi nella Moto2 e successivamente nella MotoGP e lo scorso anno Marquez ha conquistato una vittoria davanti a Cal Crutchlow (Honda) e ad Andrea Dovizioso (Ducati).

Quest’anno per come stanno andando le cose (anche a fronte di una pista riasfaltata) i pronostici son più difficili da fare, ma certo è che il fattore campo e soprattutto vista anche la determinazione con cui è salito sul podio in Olanda portando a casa punti preziosi, le premesse per cui il 93 possa allungare la serie positiva ci sono tutte. Anche se… gli avversari, a partire dal compagno Dani Pedrosa, che adora questa pista ed è in cerca di riscatto, non mancheranno. Ma andiamo con ordine.

Dopo il successo di Assen, Valentino Rossi sembra aver trovato il feeling che gli era mancato in altre occasioni con la sua M1. E se correrà con la stessa tenacia di domenica, il nove volte iridato, che in classifica ha recuperato punti pesanti e ora è terzo, sarà ancora una volta da tenere d’occhio, al pari del compagno. Quel Maverick Vinales che archiviato lo spavento per la caduta in gara, vuole tornare sul gradino più alto del podio. Interrompere la fila di successi di Marquez sarebbe un bel colpo. Un colpo alla sua portata.

Voglia di tornare a lottare per la vittoria anche per Danilo Petrucci, che in questa stagione in sella alla Desmosedici ufficiale, sta mostrando tutto il suo talento, al pari del nuovo leader della MotoGP Andrea Dovizioso che dopo esser balzato in testa domenica ad Assen, forte di un’intelligenza tattica notevole, correrà all’attacco, ma con la testa, perché quest’anno ha alla portata l’impresa e non deve farsela sfuggire.

Impresa che per ora vede molto da lontano il compagno, Jorge Lorenzo che in Olanda è tornato a navigare nelle difficoltà, ma il cinque volte campione del mondo non ha certo gettato la spugna e la Ducati ha mostrato che il potenziale per vincere ce l’ha. Quindi è ancora questione di tempo.

Occhio ai piloti dei team satellite. Attenzione quindi alla Honda di Cal Crutchlow, ad un soffio dal podio qualche giorno fa, e a Johann Zarco che su questa pista ha già vinto con la Moto2 e con la Yamaha del Team Tech3 ha mostrato di avere i numeri cogliendo la sua prima pole nella MotoGP, e nessun timore, per stare davanti in gara. Da non sottovalutare anche il compagno Jonas Folger che gioca in casa e l'Aprilia che con Aleix Espargarò è sempre più vicina alle posizioni che contano. Quelle in cui vuole tornare presto Andrea Iannone che soffre i problemi della Suzuki e non riesce ad essere lì dove vorrebbe.

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