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Honda Gold Wing ABS 40th

Alessandro Codognesi il 05/01/2016 in Prove della redazione
Honda Gold Wing ABS 40th
Honda Gold Wing ABS 40th
1.832 cc / 118 / 6 cilindri boxer / Euro3
€ 33.470 c.i.m.

Affascinante, stravagante, aristocratica e al tempo stesso ribelle, la Honda Goldwing è come una diva: vive al di sopra delle mode, sa di essere unica, ama farsi guardare...

Correva l'anno 1975 quando Honda, con una mossa ardita, presento` al mondo intero la GL 1000 Gold Wing. L'intento era ambizioso: realizzare la moto da turismo piu` grossa e confortevole del pianeta. Piu`che per le forme, tutto sommato classiche, stupiva per alcune soluzioni tecniche: il serbatoio era sotto la sella per abbassare il baricentro (oggi non fa piu` notizia, ma allora era una rivoluzione!), mentre il motore era un quattro cilindri boxer, con raffreddamento a liquido e trasmissione finale ad albero. Negli anni sarebbero arrivati borse e carene giganti (1980), ripetuti aumenti di cubatura, impianti stereo sempre piu`sofisticati, due cilindri in piu` e la retromarcia (1988)... dando cosi` corpo alla GL 1800 Gold Wing come la conosciamo oggi, lanciata nel 2001. Dopodiche´, solo aggiornamenti nello stile e nell'equipaggiamento. Per il 2015 nessuna modifica, ma in Honda non si sono dimenticati di festeggiare il fatidico traguardo degli "anta", lanciando la versione "40 Th Anniversary", impreziosita dalla presenza del logo commemorativo posizionato su alcuni componenti. Dopo il breve ripasso di storia, forse non guastera` ricordare al volo anche le caratteristiche di questa straordinaria moto. Il boxer a 6 cilindri da 1.832 cc ha il minimo a 700 giri, eroga 118 CV e soprattutto 17 kgm di coppia! Concetti, prestazioni e affidabilita` da automobile, un motore sovradimensionato in ogni componente e non certo spinto (il regime max e` di soli 5.500 giri, la distribuzione e` a due valvole per cilindro). Il telaio e` un doppio trave in alluminio, romboidale, che sfrutta il motore come elemento strutturale. Giusto per darvi un'idea degli smodati numeri, 29°15' sono i gradi d'inclinazione del cannotto, 423 i chili di peso rilevati. Meno male che c'e` la retromarcia (elettrica, si aziona con il pulsante del motorino d'avviamento). Del sofisticato sistema di infotaiment ne parliamo a parte, ci sono poi le manopole e le selle riscaldabili (separatamente), l'ampio plex regolabile in altezza (100 mm), il cruise control e una capacita` di carico con 150 litri di volume utile.

C'è tutto un mondo

E adesso iniziero` a scrivere in prima persona, perche´ salire su una Gold Wing - per chi non lo ha mai fatto -e`una vera esperienza di vita. A guardarla per intero ci ho messo dieci minuti buoni. A sviscerarne le funzionalita`, i pertugi e i comandi anche di piu`. La Gold Wing e` semplicemente "tanta" in ogni sua sfumatura. E studiandola per bene ci si accorge di quanto sia esagerata ma furba: le valigie laterali sono ben inserite nella moto, anche se potrebbero sfruttare in modo migliore lo spazio che offrono (fa meglio il baule, piu` razionale); ci sono bocchette d'aria calda (chiudibili) che puntano ai piedi per l'inverno e la sella sembra provenire direttamente dal reparto lusso di Poltrone Frau. Ogni bullone, plastica e cucitura trasuda qualita` e cura maniacale, facendo intuire quanto i tecnici Honda avessero a cuore il progetto: realizzare un'icona del turismo in moto.

Agile a suo modo

Mi accomodo sulla sella morbida e, sorpresa, trovo subito l'appoggio con i piedi. Questo perche´ e` bassa e il serbatoio tra le gambe e` abbastanza stretto, non obbligando a posizioni ginecologiche. Il manubrio e` largo e lontano il giusto dal busto, forse un po' troppo basso, e il plex (al cui centro e` ricavata una piccola finestra regolabile) mi chiude in una bolla in cui posso godermi l'impianto audio dal volume e dalla qualita` sonora incredibili. Giro la chiave e metto in moto: il motore si assesta su un minimo molto regolare, profondo e maestoso, e il display un po' lontano si accende. I pulsanti per regolare tutte le funzioni sembrano appartenere alla consolle di un deejay per quanti sono, ma in realta` muoversi nei menu e` abbastanza semplice. Dove la Gold Wing denuncia la sua eta`, e` nell'elettronica. Non che manchi, per carita`, ma e` meno sviluppata che sulle moto attuali. Nel suo display, per esempio, non compaiono informazioni come il consumo medio, la pressione delle gomme e via dicendo, tutte cose che ti aspetteresti da una maxi tourer. Il precarico del mono e` regolabile elettronicamente (con due memorie), nulla in confronto ai pacchetti elettronici delle sospensioni piu` moderne. Ci sono il sistema di frenata combinata CBS e l'ABS, ma non il controllo di trazione. In compenso la sua guida e`, ancora oggi, unica. Alzarla dal cavalletto fa immaginare una moto pesante e impacciata, ma cosi` non e`. Nonostante le sue quote (piu` di un metro e sessanta di interasse!) e il peso da pachiderma, basta superare la soglia dei 10 km/h e la Gold Wing si muove con la grazia di una ballerina al saggio di fine anno. Il segreto sta tutto nella distribuzione dei pesi: il baricentro e` rasoterra grazie alla configurazione del motore e lo sterzo e` sempre leggero tra le mani. Sembra incredibile, ma con la Gold Wing si ha subito vita facile. Naturalmente, quando scendete sotto quella fatidica soglia minima di velocita`, la massa torna a farsi sentire: vietato inclinare la moto durante le manovre. Appurata la sua disinvoltura, mi divincolo dalla citta` e scappo lontano. In autostrada mi godo il meglio: il riparo e` totale (ecco perche´ gli aficionados di questa moto viaggiano sempre col casco aperto!), la sella mi sostiene grazie ai supporti lombari, la radio pompa cristallina il mio brano preferito, chi siede dietro se la passa altrettanto bene (anzi, forse addirittura meglio grazie allo schienale imbottito e ai due altoparlanti laterali). Il motore e` estremamente silenzioso, ma a colpire e` la totale assenza di vibrazioni. Nemmeno un fremito, nel vero senso della parola! Aggiungeteci il cruise control ed e` facile intuire quanti chilometri si possano fare senza accusare la minima stanchezza, senza annoiarsi: molti. Esco dall'autostrada e mi tuffo in un bel misto stretto, ambiente ideale per una naked sportiva e che, penso, mandera` in crisi la mia Gold Wing. Manco per sogno. Pur con i suoi tempi e le sue inerzie, curva neutra e lineare, aiutata da un assetto molto a punto e imperturbabile. Certo, bisogna usare la testa: non ci si puo` avventare in curva come falchi perche´ non digerisce le correzioni in corso d'opera. E se ci provate si lamenta, allargando. Ripaga invece la guida tonda, pennellando traiettorie premeditate. Cosi`, tutto e` piacevole. Si azzardano anche discrete pieghe prima di grattare con le pedane, grazie a un avantreno si` leggero ma comunicativo. Il motore merita un capitolo a parte. Tanto e` quieto e docile quando si sfiora il gas, tanto e` poderoso se lanciato a briglia sciolta. Non e` certo il piu` potente della categoria, ma una gran dose di coppia a tutti i regimi, con il meglio che viene fuori attorno ai 4.000. L'erogazione e`, come si dice, elettrica. Sempre. Certo, per un sorpasso veloce in autostrada bisogna scalare marcia, perche´ comunque, per quanto forzuto, il sei cilindri ha da spostare piu` di 400 kg! La quinta marcia inoltre e` un "overdrive" molto demoltiplicato, per tenere i consumi a livelli ragionevoli. Andando leggero con il polso, su un percorso misto di autostrada e strade extraurbane registro i 14,9 km/litro. E` il momento di fare benzina. Il tappo e` davanti alla sella, nascosto all'interno del finto serbatoio. Proprio come sulla prima Gold Wing del 1975. Buon compleanno, diva.

Dati Tecnici

 
Honda
Gold Wing ABS 40th

Motore

6 cilindri boxer, 1.832 cc, raffreddato a liquido, alesaggioXcorsa 74X71 mm, rapporto di compressione 9,8:1, distribuzione monoalbero a camme in testa, 12 valvole, iniezione elettronica, lubrificazione a carter umido

Trasmissione

finale ad albero cardanico; frizione multidisco in bagno d'olio con comando idraulico; cambio a 5 rapporti (incluso overdrive) e retromarcia elettrica

Ciclistica

telaio a doppia trave in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 29,15°, avancorsa 109 mm; forcella da 45 mm con dispositivo antiaffondamento; monobraccio in alluminio e ammortizzatore regolabile elettronicamente nel precarico molla; escursione 140/105 mm

Dimensioni

lunghezza 2.630, larghezza 945, interasse 1.692, altezza sella 740, serbatoio da 25 lt (4 ris.), peso in ordine di marcia 421 kg

Prestazioni

87 kW (118,3 CV) a 5.500 giri, 167 Nm (17 kgm) a 4.000 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

Corre veloce, la Honda Gold Wing, facendo segnare poco piu? di 190 km/h ai 1.500 metri, nonostante i 423 kg rilevati col pieno di carburante. Un dato, questo del peso, che ovviamente va ad influenzare i risultati di tutti i test, da quelli di accelerazione a quelli relativi alla frenata, ma con delle sorprese: se nel 130-80 km/h gli spazi di arresto sono, come ci si aspettava, ampi, nella prova dei 50-0 km/h l'impianto C-ABS si dimostra molto efficace, discostandosi di mezzo metro dal risultato rilevato con la BMW K 1600 GT, che pesa 93,5 kg in meno. Nella prova sorpasso, a pesare e? l'ultimo rapporto in overdrive, che smorza la ciclopica coppia motrice a disposizione.

Curva di accelerazione

Honda Gold Wing ABS 40th

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2,4 m/s
Temperatura aria 18,7°C
Pressione atmosferica 1.005 mb
Temperatura asfalto 30°C

Rilevamenti

 
Honda
Gold Wing ABS 40th

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 192,4 km/h (35,1 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,5 s (162,3 km/h)
0-1000 m 25,6 s (186,8 km/h)
0-90 km/h 4,3 s (58,4 m)
0-130 km/h 8,0 s (172,3 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,1 s (238,1 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,6 s (82,6 m)
50-0 km/h 2,7 s (24,2 m)

CONSUMO

Urbano n.d.
Extraurbano n.d.
Autostrada (130 km/h indicati) n.d.

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 423 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 45/55
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 43/57

Pagelle

 
Honda
Gold Wing ABS 40th

In sella

4.0

Il pilota si "inserisce" in una posizione obbligata: ma perché mai bisognerebbe muoversi, se si sta così comodi? Il supporto lombare è egregio e permette grandi trasferte senza mal di schiena. Coccolato il passeggero.

Comfort

5.0

Da pascià. Non si sta così bene nemmeno sul divano di casa: seduta perfetta per il pilota, che gode anche di un plex protettivo ben oltre le velocità codice; da pascià la sella del passeggero. Vibrazioni zero.

Dotazioni

4.0

Ha di serie tutto quello di cui si ha bisogno e anche il superfluo. È l'unica con l'airbag e la retromarcia, però per alcuni aspetti denuncia la sua età: manca il controllo di trazione, ha un display con poche informazioni.

Qualità percepita

5.0

Plastiche, accoppiamenti, verniciatura, selle, stereo, tutto al top. È una Honda doc, nulla è lasciato al caso. Incredibile la cura dei tasti sulla carena: oggi nessuno metterebbe in produzione una pulsantiera così costosa!

Capacità carico

4.0

Enorme lil bauletto, contiene due caschi integrali. Le laterali hanno forme interne che non consentono il massimo sfruttamento. Curata la qualità: dai braccetti idraulici alla chiusura centralizzata con telecomando.

Motore

4.5

Il 6 cilindri boxer è bellissimo, muscoli forti ingentiliti da una dolcezza commovente. L'erogazione è lineare, con tanta coppia, sempre. Sound educato ed esaltante al tempo stesso. I consumi non sono bassi, ma ragionevoli.

Trasmissione

4.0

Il cambio è perfettibile, più che altro nella scorrevolezza nel passaggio tra un rapporto e l'altro, soprattutto in scalata. L'albero cardanico, invece, non rumoreggia e quasi non lo si percepisce nella guida allegra.

Sospensioni

4.0

Premesso che tenere a bada i 423 kg rilevati è difficile per qualsiasi ciclistica, la forcella e l'ammortizzatore della Gold Wing sfoggiano una buona efficacia, subendo la mole solo quando la si guida con forza.

Freni

4.0

Ottimo l'ABS, utile il sistema combinato che fa lavorare insieme i due impianti. Visto il peso in gioco, gli spazi fatti registrare nei test sono più che discreti e, in più, il sistema regge lo stress di più frenate importanti fatte di seguito.

Su strada

3.5

Non è una naked né una sportiva, è grossa e, soprattutto, pesante, eppure tra le curve mette in scena una disinvoltura impensabile, a patto di trattarla con dolcezza. Il motore, poi, è esagerato per progressione e gentilezza.

Versatilità

3.5

Magari non è indicata per la tortuosa strada bianca sull'isoletta greca, ma tutto il resto è alla sua portata. È la regina delle grandi distanze e mantiene una discreta disinvoltura anche quando gli spazi si fanno angusti

Prezzo

2.5

Esagerato, proprio come è lei. Finiture, qualità costruttiva, comfort, dotazioni e piacere di guida aiutano a digerire una cifra avvicinata solo da pochissime altre maxi tourer di lusso.

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