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Honda CB 1100 ABS EX, BMW R nineT ABS Sport

Alfredo Verdicchio il 24/03/2015 in Prove della redazione
Honda CB 1100 ABS EX, BMW R nineT ABS Sport
Honda CB 1100 ABS EX
1.140 cc / 66 kW (90 CV) / 4 cilindri in linea / Euro3
€ 12.800 c.i.m.
BMW R nineT ABS Sport
1.170 cc / 81 kW (110 CV) / 2 cilindri boxer / Euro3
€ 15.530 c.i.m.

Un gioco di luci e ombre per svelare pregi e difetti di due moto davvero diverse in tutto, ma unite dai romantici richiami al passato. Una storia in bianco e nero

Vintage. Questo è il dress code che sta spopolando negli ultimi tempi nel mondo delle due ruote e non solo. Ovunque ci si volti, si trovano spunti che richiamano alla memoria flashback di un passato ormai nemmeno più tanto recente, quando gli oggetti erano più semplici, rispondevano alle esigenze primarie di chi li utilizzava. Erano gli Anni 70, un periodo politicamente ed economicamente irrequieto e incerto, proprio come lo è il nostro presente. Una similitudine che potrebbe in un certo senso aver contribuito al ritorno di questo filone rétro e, con esso, quello della customizzazione, come libertà di esprimere i propri gusti. Tendenze mai veramente sopite del tutto, vedi il continuo successo di moto come le Harley-Davidson 883 e le Triumph Bonneville. Ebbene, oggi siamo qui con due esponenti di spicco di questo neoclassicismo imperante, come le recenti BMW R nineT e Honda CB1100 EX, moto dove l'uso del metallo ha preso il sopravvento sull'elettronica, ad esclusione dell'irrinunciabile ABS, di serie su entrambe.

Progetti agli antipodi

Due moto - e filosofie - differenti come il bianco e nero, così vicine nella semplicità e nella pulizia delle linee, quanto lontane anni luce stilisticamente e tecnicamente, tanto da non considerarle nemmeno concorrenti né confrontabili tra loro. Basta pigiare i rispettivi pulsanti d'avviamento per rendersi subito conto che in questo film noir la BMW è l'interprete perfetta per il ruolo della cattiva. Come il più classico dei burberi, infatti, la bicilindrica boxer si risveglia scuotendosi a destra e sinistra come a scrollarsi di dosso la pigrizia, per poi creare scompiglio col suo brontolare cupo e vigoroso proveniente dallo scarico Akrapovic. Che voce! Impossibile non rimanerne affascinati. Così baritonale e prepotente da far apparire un gattino impaurito la Honda, tanto candida nel suo vestito leccato e decisamente più educata nei modi, nonostante dai due scarichi esca fuori una voce pacatamente rabbiosa molto simile nella tonalità a quella delle prime 750 Four. Un piacevole déjà-vu che non trova posto sulla CB1100 standard (in vendita nel solo colore nero a 1.250 euro in meno), così come alcuni dettagli che fanno guadagnare parecchi punti alla versione EX, come la sella trapuntata (e meglio imbottita) e le ruote a raggi in alluminio. Che poi erano le uniche mancanze di cui ci eravamo "lamentati" già nella prova della Honda CB1100 m.y. 2013 (Dueruote n°104), insieme al posizionamento delle pedane, anche qui poco distanti dal piano di seduta, che costringono le gambe del pilota ad un angolo eccessivo, rispetto a braccia e schiena più rilassate. Poggiapiedi alti che invece calzano a pennello sulla nineT, dove chi guida sta seduto proprio come sulle cafe racer Anni 70, tutto indietro sulla sella (poco imbottita ma discretamente comoda) a ridosso del codino e con il busto allungato sul serbatoio per afferrare il largo e basso manubrio. Questo è a sezione conica, ben rifinito come del resto le piastre di sterzo, il comando per la regolazione del precarico molla del mono, le piastre sotto la sella e le pance del serbatoio, tutti in alluminio. Tanti bei dettagli che, però, non celano alcune cadute di stile (strumentazione anonima, telaio reggisella povero, forcella non regolabile) che una Casa come BMW dovrebbe evitare.

Bmw, muscoli e grinta

Dentro la prima, e via! Ai classici innesti chiassosi e allo stesso tempo precisi della BMW, si contrappongono le cambiate silenziose e rapide della Honda, sulla quale è solo leggermente più avvertibile il gradino nei passaggi tra una marcia e l'altra. Per il resto, la CB1100 EX gode di una buona trasmissione, così come quella della nineT, sulla quale la presenza del cardano si fa notare per le risposte più secche e marcate ai comandi del gas. Senza contare che con il passare del tempo e dei km percorsi, abbiamo riscoperto la presenza della coppia di rovesciamento del boxer, con la moto che "tira" leggermente a sinistra a ogni sgasata data in folle o con la frizione tirata. Comportamenti cui non eravamo più abituati con le ultime boxer BMW, ma che per certi versi donano alla nineT quel non so che di nostalgico, senza però inficiare l'esagerato piacere di guida che sa trasmettere. Sì, perché in sella alla naked tedesca ci si sente subito padroni della strada e del mezzo. Merito di una buona distribuzione dei pesi e soprattutto del manubrio, che con la sua leva infinita permette di muoversi con disinvoltura nel traffico e con altrettanta efficacia nel misto, con ingressi di curva e cambi di direzione immediati. Se poi c'è bisogno di chiudere la traiettoria impostata, basta spingere di più sulle estremità del manubrio e la nineT si fionda a cercare il punto di corda con una buona reattività, accompagnata da una discesa in piega sempre progressiva e intuitiva. Il tutto, enfatizzato da un avantreno solido e preciso, con cui si instaura un feeling immediato nonostante la forcella non sia delle migliori in circolazione. Per quanto è divertente e coinvolgente, la nineT si meriterebbe un componente migliore, sia per quanto riguarda la scorrevolezza sia alla voce idraulica, vista la fatica con cui fatica a filtrare i colpi secchi (anche le piccole asperità in sequenza come il ciottolato) e a smorzare un ritorno di molla repentino. A nascondere le magagne l'efficace ammortizzatore di sterzo, puntuale nel tenere a bada qualsiasi sbacchettata indesiderata. Bene il mono al posteriore, regolabile a piacimento sia nel precarico della molla sia nel ritorno idraulico, il che permette di trovare il giusto setting per smorzare i trasferimenti di carico quando si guida su strade ondulate e allo stesso tempo avere un buon sostegno e grip quando si va a spalancare il gas in uscita di curva. Ed è qui, tra una curva e l'altra, che la BMW fa dimenticare in un baleno tutti i suoi difettucci e conquista i favori degli smanettoni, grazie alla spinta perentoria del boxer tra i 2.000 e i 5.000 giri, range dove poter godere pienamente di una coppia motrice sostanziosa, per sentirsi catapultare velocemente alla staccata successiva. Un tripudio di forza e determinazione espressi attraverso la progressione tipica dei motori boxer.

Honda, equilibrata e pacata

Prepotenza che invece non si trova in sella alla naked di Tokyo. Il "four-in-line" della CB1100, infatti, quel che preferisce mettere in mostra non sono tanto i muscoli, quanto l'erogazione dolce e fluida lungo tutto il suo arco di rotazione, mettendo poi l'accento su un'elasticità di risposta da riferimento, sin dai bassissimi giri, anche nelle marce più alte. Questo è il grande pregio, ma anche il vero e unico neo di un motore che non difetta né in potenza né in coppia motrice, ma che di contro finisce per risultare insipido e poco coinvolgente nella sua perfetta linearità e precisione giapponese. Come il viso di un fotomodello dai lineamenti tanto perfetti da risultare anonimo, al propulsore Honda manca quella "cicatrice" che le donerebbe la personalità di cui difetta. Insomma, il quattro cilindri della CB è così educato da non disturbare mai con un sussulto né un'incertezza. A differenza, invece, del più "vivo" boxer teutonico, che nonostante il buon lavoro svolto dai tecnici BMW, soffre ancora di una flessione nell'erogazione tra i 5.000 e i 6.000 giri, avvertibile specie quando si va a riprendere con decisione il gas. Regime oltre il quale, poi, il twin tedesco riprendere a spingere con vigore fino fino alla zona alta del contagiri. A quello stesso regime la Honda fa percepire giusto un leggero cambio di carattere, che regala al polso destro ancora 2.000 giri buoni buoni di allungo, per poi spegnersi alla soglia degli 8.000. Alla mancanza di verve, la CB1100 EX richieda però con un equilibrio dinamico tipico di Honda, in grado di mettere a proprio agio motociclisti di qualsiasi esperienza, soprattutto quelli che necessitano di maggiore feeling, come quelli di ritorno alle moto dopo una lunga pausa e i meno esperti. L'avantreno poco caricato, infatti, ne fa una moto facile sin dai primi metri e discretamente agile anche nel misto non troppo veloce. Quando si alza il ritmo, invece, la naked giapponese qualche colpo lo perde per via della sua indole più pacata: le sospensioni tarate sul morbido offrono un buon livello di comfort e non amano essere strapazzate. Così nelle frenate più decise (ottimi gli impianti di entrambe le moto per dosabilità e potenza), la forcella risulta rapida nell'affondare, mentre gli ammortizzatori sono poco tonici nel sostenere i trasferimenti di carico verso il posteriore nelle aperture di gas aggressive. Inoltre, se da una parte le ruote a raggi da 18 pollici le danno un tocco vintage impagabile, dall'altra le dimensioni e il peso superiori ne limitano la rapidità in inserimento di curva, dove è meglio privilegiare una guida fluida e rotonda, diametralmente opposta allo stile più aggressivo permesso dalla BMW. Certo, per guadagnare qualcosa in agilità e feeling con l'avantreno, soprattutto nei tratti guidati più veloci, si può agire sui registri del precarico molla degli ammortizzatori. Senza esagerare però, visto che il rischio è quello di ridurre non solo il buon comfort di marcia, ma anche la pulizia e precisione di guida, per via di risposte molto più secche e repentine da parte della sospensione posteriore su ogni tipo di asperità dell'asfalto.

Dati Tecnici

 
Honda CB 1100 ABS EX
Honda
CB 1100 ABS EX
BMW R nineT ABS
BMW
R nineT ABS Sport

Motore

4 cilindri in linea 2 cilindri boxer

Raffreddamento

aria/olio aria/olio

Alesaggio corsa

73,5x67,2 mm 101x73 mm

Cilindrata (cc)

1.140 cc 1.170 cc

Rapporto di compressione

9,5:1 12:1

Distribuzione

bialbero a camme in testa, 16 val- vole bialbero a camme in testa, 8 valvole

Alimentazione

iniezione elettronica con corpi farfallati da 36 mm iniezione elettronica con corpi farfallati da 50 mm

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

da 17,5 lt da 17 lt

Frizione

multidisco in bagno d'olio con comando idraulico monodisco a secco con comando idraulico

Telaio

doppia culla in tubi a traliccio di tubi

Materiale

acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 41 mm regolabile nel precarico molla Forcella rovesciata da 46 mm non regolabile

Sospensione post/regolazioni

forcellone in acciaio e due ammortizzatori regolabili nel precarico molla Paralever con monobraccio in alluminio e ammortizzatore regolabile nel precarico molla e ritorno idraulico

Escursione ruota ant/post

107/100 mm 120/120 mm

Pneumatico ant/post

ant. 110/80-ZR18; post. 140/70-ZR18 ant. 120/70-ZR17; post. 180/55-ZR17

Freno anteriore

2 dischi da 296 mm, pinze a 4 pistoncini ant. 2 dischi da 320 mm, pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini

Freno posteriore

disco da 256 mm, pinza a 1 pistoncino disco da265mm,pinzaa2 pistoncini

Lunghezza

2.195 2.220

Altezza sella

795 785

Interasse

1.490 1.476

Peso a secco

260 kg 222 kg

Potenza max/giri

66 kW (90 CV) a 7.500 giri 81 kW (110 CV) a 7.750 giri

Coppia max/giri

91 Nm (9,27 kgm) a 5.000 giri 119 Nm (12,13 kgm) a 6.000 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

Le due moto non sono comparabili. Una premessa doverosa non solo per le importanti differenze tecniche e prestazionali, ma soprattutto per la velocità limitata elettronicamente del- la Honda (173 km/h ai 450 m, inferiore ai 180 km/h rilevati invece sulla CB1100 m.y. 2013 a cinque marce). Un dato interessante è quello dei "0-400 m", dove è evidente la maggiore potenza del boxer BMW, così come la prova sorpasso, utile nel valutare la bontà di un motore in fatto di coppia: e anche qui il bicilindrico della nineT dimostra tutta la sua forza, enfatizzata ulteriormente da una rapportatura finale più corta di quella adottata sulla Honda CB1100, che risulta 2 secondi più lenta del m.y. 2013 a cinque marce.

Curva di accelerazione

Honda CB 1100 ABS EX, BMW R nineT ABS Sport

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 22°C
Pressione atmosferica 1.006 mb
Temperatura asfalto 30°C

Rilevamenti

 
Honda CB 1100 ABS EX
Honda
CB 1100 ABS EX
BMW R nineT ABS
BMW
R nineT ABS Sport

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 171,8 km/h (36,2 s) 220,5 km/h (31,0 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,9 s (172,6 km/h) 12,1 s (183,6 km/h)
0-1000 m 25,6 s (166,7 km/h) 22,8 s (214,6 km/h)
0-90 km/h 4,1 s (53,7 m) 3,4 s (42,9 m)
0-130 km/h 6,8 s (139,2 m) 5,8 s (114,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 9,5 s (279,8 m) 4,8 s (140,7 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (78,2 m) 2,3 s (74,4 m)
50-0 km/h 2,8 s (24,2 m) 2,5 s (24,1 m)

CONSUMO

Urbano 16,2 km/l 18,0 km/l
Extraurbano 19,9 km/l 22,0 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,5 km/l 20,0 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 262,5 kg 222,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 47,0/53,0 50,0/50,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 44,0/56,0 450,0/55,0

Pagelle

 
Honda CB 1100 ABS EX
Honda
CB 1100 ABS EX
BMW R nineT ABS
BMW
R nineT ABS Sport

In sella

Sulla BMW l'ergonomia di seduta è sportiveggiante, con il pilota che sta lungo sul serbatoio ma con le gambe poco sacrificate. La Honda, invece, offre una postura più eretta ma, di contro, le pedane sono troppo vicine alla sella.
2.5
3.5

Comfort

La BMW è più confortevole di quel che si possa credere, ma meglio evitare buche e pavé perché le sospensioni filtrano poco. Molto meglio la Honda, che con la nuova sella offre un comfort dignitoso anche per il passeggero.
4.0
3.0

Dotazioni

A parte l'ABS di serie su entrambe le moto, la BMW gode di una componentistica più raffinata, mentre la Honda punta il dito più verso l'aspetto turistico. Risultato, ognuna a proprio modo, è discretamente dotata.
3.0
3.0

Qualità percepita

La Honda è fatta veramente bene negli accoppiamenti, nelle finiture, nella verniciatura. La BMW sembra brillare ancora più forte, con qualche scivolone (come la chiusura del vano sellino) che non si perdona a una moto di questo prezzo.
4.0
3.0

Capacità carico

Entrambe hanno uno piccolo spazio dove riporre il bloccadisco e i documenti. Ricordiamo che di serie la nineT ha la sella biposto. La Honda risponde con pratici ganci per ancorare ragni e corde. Optional il portapacchi.
2.5
2.0

Motore

Due caratteri opposti: aggressivo e coinvolgente in tutte le marce il boxer BMW, con cui si può anche passeggiare; più morbido e pastoso il quattro cilindri in linea Honda, dall'erogazione elettrica e con poco mordente.
3.0
4.0

Trasmissione

Perfetta su Honda CB1100 (da quest'anno a sei marce), dove al massimo ci si può lamentare per una leggera ruvidità nei passaggi di marcia. Buona sulla BMW, dove però il cardano si fa sentire quando si spalanca il gas.
4.5
3.5

Sospensioni

Le buche si sentono, ma le sospensioni (rigide di molla) della nineT piacciono comunque per precisione e stabilità offerta. Morbide sulla CB: filtrano le asperità, ma soffrono quando si alza il ritmo per gli ondeggiamenti marcati.
3.5
4.0

Freni

Possenti e modulabili quelli della BMW, meno aggressiva nell'attacco iniziale, ma sempre ben dosabile, la coppia di dischi anteriore della Honda. Entrambe hanno l'ABS di serie, tarato in modo da entrare in funzione solo quando serve.
4.0
4.0

Su strada

Se avete l'animo sportivo, BMW ha qualcosa in più quando si va a forzare il ritmo. Se al contrario siete dei tranquilloni, la Honda è un buon compromesso e sa offrire un piacere di guida davvero sopraffino.
3.5
4.0

Versatilità

In configurazione monoposto la BMW è una moto da single, per lo struscio serale e la sparata in montagna. Meglio montare la sella per ancorare del bagaglio. Più completa la Honda, che ha i ganci per eventuali borse.
3.5
2.5

Prezzo

Entrambe costano parecchio in rapporto a quello che offrono e a qualche dettaglio non all'altezza. BMW, in più, pecca nella forcella poco scorrevole e priva di registri, elementi che su una moto così dovrebbero essere scontati.
2.5
2.0

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