Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

Prove della redazione

KTM 690 Supermoto

Fabio Cormio il 20/06/2012 in Prove della redazione
KTM 690 Supermoto
KTM 690 Supermoto
653,7 cc / 47 kW (63,9 CV) / 1 cilindro vert. / Euro 3
€ 8.581 c.i.m.

Città, misto, autostrada... quel naso appuntito lo infila dappertutto! Nei sette giorni passati insieme, la più stilosa delle creature di Gerald Kiska ci ha stupito: non è solo una fun bike, ma anche un mezzo versatile e con pochi limiti

Fatta eccezione per pochi capolavori del design, di solito sospendiamo il giudizio sull'estetica delle motociclette. In particolare dovremmo farlo su un mezzo che un paio d'anni fa divise i pareri col suo look estremo. Quando la disegnò, forse il «guru» della KTM Gerald Kiska aveva in mano un'accetta e non una matita, eppure a noi il risultato piace ancora molto. Le due «trombe» che sparano verso l'alto e quel becco impertinente calamitano gli sguardi al semaforo. E al motociclista, vanitoso, si sa, questo fa piacere.

Fun Bike a 360°

Se è scontato che una mono-cilindrica di stampo motard succede quando si affrontano il traffico e gli spostamenti impegnativi? Per scoprirlo ci siamo portati in garage la 690 SM e l'abbiamo usata per una settimana, week-end compreso. Allo scopo di renderla adatta a un utilizzo a 360° l'abbiamo equipaggiata con alcuni accessori ufficiali KTM: borsa da serbatoio, parabrezza, paramani e top case morbido (rispettivamente 130, 50, 55 e 130 euro).

Lunedì: cambiamo laptop?

Come di consueto, la prova cominciail lunedì e inizia con uno «sgambetto» da parte della 690. Il top case, infatti, è troppo piccolo per ospitare il nostro pc portatile: ne conterrebbe a malapena uno particolarmente piccolo. La seduta è bassa rispetto alla media delle «soft-motard» (nonostante questo il catalogo accessori include una sella ribassata in gel), le pedane correttamente posizionate e rivestite di gomma: se non fosse per il manubrio molto largo sembrerebbe di stare a bordo di una comoda naked. Sensazione che si conferma una volta avviato il motore: il monocilindrico trasmette pochissime vibrazioni al guidatore. Appena partiti, la seconda sorpresa: da un monocilindrico ci saremmo aspettati una certa brutalità ai bassi regimi e, soprattutto su una moto di impostazione motard, una spiccata tendenza a impennare, invece qui, grazie a un'equilibrata distribuzione delle masse e complice una prima marcia lunga, la ruota anteriore resta piantata a terra a meno che non si cerchi volontariamente l'impennata.

Vocazione urbana

La 690 se la cava egregiamente in città: ha un raggio di sterzata ridotto e sospensioni a corsa lunga che digeriscono le asperità senza trasmettere colpi alla schiena del pilota. Il comando della frizione AP-TC è morbido e per affrontare gli stop-and-go della guida cittadina non occorrono mani da sollevatore bulgaro, inoltre il peso contenuto rende agevoli le manovre da fermo. Ma il vero punto di forza è il motore, dotato di una fluidità sconosciuta ai monocilindrici cui siamo abituati. E se in città piace, fuori emoziona.

Week-end in giostra

Il mono KTM si distingue per elasticità e sorprende per capacità di allungo: mentre i motori della concorrenza a 7000 giri hanno dato tutto, il frullino austriaco spinge fino a 8000. L'assetto - pregevole compromesso tra maneggevolezza e stabilità - stimola una voglia matta di curve. Ma la 690 non ama solo il misto stretto e sul veloce mette il sale sulla coda alle naked quattro cilindri: in piega è una roccia grazie alla bontà del telaio a traliccio e al lungo forcellone, mentre l'impianto frenante (pinza e pompa anteriori sono radiali) è potente e instancabile. Stupisce la disinvoltura con la quale la 690 affronta l'autostrada: l'unica pecca è che, alla lunga, la sella sottile e un po' rigida indolenzisce il fondoschiena, ma per il resto la posizione a bordo, il tasso di vibrazioni e la protezione dall'aria (col parabrezza optional) a 130 km/h la rendono adatta anche ai lunghi spostamenti. Morale: restituire la moto alla KTM il lunedì successivo è una pratica che espletiamo molto, molto malvolentieri.

Dati Tecnici

 
KTM
690 Supermoto

Motore

1 cilindro verticale a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 102,0x80,0 mm; cilindrata 653,7 cc; rapporto di compressione 11,7:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 13,5 litri (di cui 2,5 di riserva). Lubrificazione a carter secco.

Trasmissione

primaria ad ingranaggi, finale a catena (16/40). Frizione multidisco in bagno d’olio con comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

telaio a traliccio in tubi d’acciaio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 48 mm regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in estensione, escursione ruota 210 mm; sospensione posteriore, forcellone con mono ammortizzatore regolabile nel precarico molla e nel freno idraulico in compressione ed estensione, escursione ruota 210 mm. Cerchi: anteriore 3,5x17”, posteriore 5,0x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 160/60- ZR17. Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 320 mm e pinza con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni

lunghezza nd, altezza sella 875, interasse 1460. Peso a secco 152 kg.

Prestazioni

potenza 47 kW (64 CV) a 7500 giri, coppia 65 Nm (6,6 kgm) a 6550 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

In tema di prestazioni, la Supermoto può far concorrenza a moto più potenti e dimensionate, affermandosi di fatto come la moto più veloce della categoria «motard stradalizzate»: per dare un’idea, nei nostri rilevamenti ha staccato tempi di accelerazione e ripresa più vicini a quelli di una Aprilia Dorsoduro 750 che a una Yamaha XT 660 X. Da segnalare la prima marcia nettamente più lunga rispetto alla concorrenza: se da un lato questa caratteristica rende la moto meno nervosa e riduce la tendenza a inutili impennate, dall’altra sacrifica la prestazione pura fino ai quattromila giri. Se nella prova di accelerazione il cambio è stato esente da critiche, sottocoppia abbiamo notato uno «scalino» nell’innesto delle marce. Buona la potenza frenante, con un attacco deciso che comporta notevoli trasferimenti di carico (tipici di questo genere di moto), comunque limitabili agendo sui registri idraulici della forcella.

Curva di accelerazione

KTM 690 Supermoto

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,5 m/s
Temperatura aria 22°C
Pressione atmosferica 1003 mb
Temperatura asfalto 29°C

Rilevamenti

 
KTM
690 Supermoto

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 185,0 km/h (35,3 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,1 s (163,5 km/h)
0-1000 m 25,4 s (181,5 km/h)
0-90 km/h 3,8 s (52,5 m)
0-130 km/h 7,1 s (154,0 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,7 s (255,3 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,0 m)
50-0 km/h 2,5 s (26,4 m)

CONSUMO

Urbano 11,9 km/l
Extraurbano 13,9 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 15,6 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 167,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,5/50,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 48,0/52,0

Pagelle

 
KTM
690 Supermoto

In sella

4.0

Pensata espressamente per la guida stradale, ha una seduta non troppo alta e una posizione a bordo simile a quella di una naked.

Comfort

3.0

Rispetto alle altre proposte del settore è molto comoda: la sella non è eccessivamente sottile e, soprattutto, le vibrazioni sono ridotte.

Dotazioni

3.5

La strumentazione è completa e leggibile, il serbatoio è capiente. Attingendo al ricco catalogo accessori diventa protettiva e «capace».

Qualità percepita

4.5

Ben rifinita e curata nei dettagli, non sembra neanche una motard. Si ha la netta impressione di guidare un mezzo di fascia alta.

Capacità carico

3.0

In configurazione standard l’unica risorsa sono le maniglie da usare come ganci per i bagagli. Ma a catalogo ci sono due borse capienti.

Motore

4.5

Il monocilindrico austriaco è senza dubbio il riferimento della categoria per potenza, elasticità e contenimento delle vibrazioni.

Trasmissione

3.5

Qualche incertezza nelle cambiate sottocoppia, mentre nella guida impegnata è esente da critiche. Bene la frizione, modulabile e resistente.

Sospensioni

5.0

Non solo raffinate e ultraregolabili ma anche efficaci in ogni situazione. in città divorano senza problemi buche, tombini e pavè.

Freni

4.5

Potenza e modulabilità vanno di pari passo. Apprezzabile anche l’assenza di fading nell’uso intenso.

Su strada

4.5

Non è un furetto ma è più reattiva di una naked e brilla per stabilità sul veloce anche nelle pieghe accentuate. Ama i tornanti, adora i curvoni.

Versatilità

3.5

Discreta in configurazione standard, diventa molto buona una volta montati gli accessori che noi abbiamo utilizzato nel test. Maneggevole in città, esaltante sul misto, stabile su strade aperte. Anche in autostrada si difende, malgrado il «becco» alto crei qualche vortice.

Prezzo

2.5

Superiore a quello delle nude giapponesi quattro cilindri. Qui si pagano l’esclusività e alcune soluzioni specialistiche.

Pregi e difetti

 
KTM
690 Supermoto

PREGI

Prestazioni, Praticità nell'uso cittadino, Stabilità sul veloce

DIFETTI

Cambio ruvido, Consumi elevati, Sella poco confortevole

Gallery

KTM 690 Supermoto
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Listino

KTM

KTM

690 Supermoto

Correlate

Annunci usato

ADV