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Harley-Davidson Sportster 883 XL 883N Iron

Alessandro D'Aiuto il 19/06/2012 in Prove della redazione
Harley-Davidson Sportster 883 XL 883N Iron
Harley-Davidson Sportster 883 XL 883N Iron
883 cc / Non disponibile / 2 cilindri a V di 45° / Euro 3
€ 8500 c.i.m.

Bicilindrica e monoposto. Alla prova dell'uso quotidiano, la più minimalista delle bobber americane è promossa, con poche riserve

Sette giorni in compagnia di un mito passano in fretta, specie se il mito in questione regala piacevoli sorprese, come nel caso della 883 Iron da noi sottoposta al rigido esame dell'uso quotidiano. È facile amare una moto ostica, ma bella e sfiziosa, se la si utilizza solo la domenica; tutt'altro paio di maniche è doversi confrontare giorno dopo giorno con una risma di limiti, difetti e difettucci. E, non lo scopriamo certo oggi, la Harley- Davidson 883 è una moto che di limiti ne ha parecchi, visto che è stata concepita mezzo secolo fa. Tra questi - si dirà - c'è anche il prezzo elevato. E qui arriva la prima sorpresa: a differenza di quanto succede per la maggioranza delle motociclette, negli anni la quotadi listino della 883 non solo non è salita, ma anzi è addirittura scesa: dieci anni fa questo modello costava diciannove milioni di lire, una cifra ben superiore (anche senza tener conto dell'infl azione) agli 8500 euro necessari ad acquistare oggi la Iron.

Una pupa di sostanza

La 883 di oggi - in particolare nell'allestimento Iron - non è più la classica moto «tutta apparenza», ma è davvero concreta. Anche la manutenzione si è fatta meno pesante da gestire: i tagliandi sono spaziati di 10.000 chilometri, e la Casa prescrive la sostituzione della cinghia di trasmissione in prossimità dei 40.000… Assolutamente impensabile su una Sportster di dieci anni fa! Prima di accendere la Iron è quasi d'obbligo fermarsi a guardarla: le finiture si rivelano praticamente perfette e non si rimane delusi nemmeno nei piccoli dettagli, come la qualità della viteria o le fascette che fissano i cablaggi dell'impianto elettrico. Da dieci e lode il layout e le cromature degli scarichi, così come la cattivissima colorazione nera opaca e l'aspetto delle ruote in lega, nere con il fianco delle razze in metallo lucido. Poca la plastica, com'è giusto che sia su un'Harley-Davidson: solo i fianchetti, gli indicatori di direzione e la cassa filtro sono realizzati in questo materiale, ben camuffato, peraltro, dalla verniciatura uniforme. Spiccano i particolari «hot rod», vere peculiarità della Iron: i soffi etti che coprono gli steli forcella, il corto parafango posteriore, il manubrio drag bar, il motore verniciato in nero, le pedane in posizione intermedia, la fanaleria posteriore derivata da quella della Nightster 1200 e la sella rigorosamente monoposto. A proposito di sella: è fissata alla moto con una vite, tanto per non farvi venire neppure la tentazione di toglierla. Già, perchè non nasconde alcun vano, nemmeno il più striminzito dei portadocumenti. In compenso garantisce - grazie a un'azzeccata triangolazione con pedane e manubrio - una seduta comoda anche per chi ha una statura elevata, con le gambe ed i piedi che non soffrono troppo anche sulle percorrenze medio-lunghe.
E così eccoci al fatidico lunedì mattina, quando più che col piacere di guida ci si misura con le esigenze di praticità e comfort. Calata nel «mondo reale», quello fatto di traffico, semafori rossi e vecchiette che attraversano la strada, la Iron si rivela un'amabile compagna. Ci è piaciuto molto il carattere del propulsore, che garantisce un'erogazione lineare e priva di incertezze. Prestazioni esplosive? Certo che no, tuttavia il bicilindrico prende giri rapidamente, non presenta flessioni nè fastidiosi effetti on-off. Il rombo degli scarichi è garbato, la frizione ha un comando morbido ed è modulabile e resistente alla fatica. Delude invece il cambio, il cui unico pregio è quello di avere rapporti sensibilmente più corti rispetto alle altre versioni, il che dà l'impressione di avere un motore sempre «in tiro». Detto questo, sulla moto in nostro possesso si è rivelato rumoroso negli innesti, duro da azionare, impreciso e con troppi punti morti tra una marcia e l'altra. Per fortuna la gran coppia del motore non costringe a un uso intensivo del cambio. Nel traffico si apprezza la maneggevolezza che, a dispetto di quote ciclistiche non certo svelte, permette di districarsi al meglio tra le auto.

Comfort e buon passo

Discreto il lavoro delle sospensioni: malgrado l'escursione ridotta non si soffre troppo sul pavè, in questo aiutati da una sella larga e ben imbottita. Aumentando il ritmo la Iron rimane stabile: ce ne accorgiamo il giovedì, quando percorriamo un centinaio di chilometri di autostrada. Malgrado i 19" della ruota anteriore, non tende ad allargare la traiettoria in curva, almeno finchè si resta entro la velocità prescritta dal codice. Tanto più che la mancanza di un riparo aerodinamico di fatto obbliga a rimanere entro tale soglia. Validi i freni: nonostante la presenza di un disco singolo anteriore (la 883 standard ne monta due), la potenza dell'impianto è più che sufficiente a bilanciare le prestazioni del motore. Il comando del disco anteriore garantisce un'ottima modulabilità e basta tirare la leva con un minimo di vigore per fermarsi in poco spazio senza rischiare bloccaggi.

Pieghe della domenica

La Iron si fa amare anche fuori città: nel weekend ci siamo concessi una sgroppata in collina, scoprendo una moto in grado di tenere un buon ritmo nel misto stretto, scorrendo in piega senza destare apprensioni. Insomma, non ce lo aspettavamo, ma con la Iron ci si può anche divertire. Peccato che i piolini delle pedane tocchino ben presto l'asfalto, limitando un po' troppo l'angolo di piega e rendendo sovradimensionata la gomma posteriore da 150. Una nota sui consumi: in città, a seconda dell'andatura, si percorrono dai 10 ai 12 chilometri con un litro, un dato inaccettabile per una moto di questa categoria. Un vero peccato, perché complessivamente questa 883 ci ha impressionati in modo più che favorevole.

Dati Tecnici

 
Harley-Davidson
Sportster 883 XL 883N Iron

Motore

2 cilindri a V di 45° a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 76,2x96,8 mm; cilindrata 883 cc; rapporto di compressione 9,1:1. Distribuzione ad aste e bilanceri e 2 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica. Capacità serbatoio carburante 12,5 litri (riserva nd). Lubrifi cazione a carter umido.

Trasmissione

primaria a catena, finale a cinghia. Frizione multidisco in bagno d’olio e comando meccanico. Cambio a cinque marce.

Ciclistica

telaio a doppia culla in tubi di acciaio; sospensione anteriore, forcella da 39 mm non regolabile, escursione ruota 92 mm; sospensione posteriore, forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla, escursione ruota 41 mm. Pneumatici: anteriore 100/90-19, posteriore 150/80-16. Freni: anteriore a disco in acciaio da 292 mm e pinza fl ottante a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 292 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni

lunghezza 2225, larghezza nd, altezza sella 693, interasse 1510. Peso a secco 251 kg.

Prestazioni

potenza nd, coppia 70 Nm (7,13 kgm) a 3.750 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Malgrado la rapportatura del cambio sia sensibilmente più corta rispetto alle altre 883, strumenti alla mano le prestazioni di questa Iron non si discostano molto da quelle fatte registrare a suo tempo dalla 883 R model year 2007, cioè la prima Sportster a iniezione (trovate la prova completa di rilevamenti su Dueruote n°19 del novembre 2006). La velocità massima è identica tra le due versioni mentre in accelerazione la Iron è più rapida di un decimo di secondo in entrambe le prove,risultando invece più lenta (due decimi di secondo) nel passaggio da 80 a 130 km/h. Effi cace la frenata: anche qui offre una prestazione leggermente inferiore alla «R» (che però davanti ha due dischi, non uno), ma in assoluto la performance è valida, inoltre il feeling con la leva al manubrio è ottimo. Sorprendono in negativo i consumi di carburante: nell’uso urbano la 883 «beve» più di una supersportiva.

Curva di accelerazione

Harley-Davidson Sportster 883 XL 883N Iron

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 32°C
Pressione atmosferica 1009 mb
Temperatura asfalto 41°C

Rilevamenti

 
Harley-Davidson
Sportster 883 XL 883N Iron

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 163,7 km/h (40,7 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 15,5 s (137,9 km/h)
0-1000 m 29,9 s (157,8 km/h)
0-90 km/h 5,9 s (85,5 m)
0-130 km/h 13,1 s (310,4 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 12,3 s (364,7 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,7 s (83,7 m)
50-0 km/h 2,6 s (25,4 m)

CONSUMO

Urbano 2,6 s (25,4 m)
Extraurbano 14,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 11,2 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 260,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 46,5/53,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 43,5/56,5

Pagelle

 
Harley-Davidson
Sportster 883 XL 883N Iron

In sella

4.0

Per essere un bobber è addirittura comodo. La sella è larga e imbottita e le pedane in posizione centrale non stancano troppo le gambe.

Comfort

3.0

Le vibrazioni ci sono ma sono ben isolate, solo nella marcia autostradale si sentono un po’ troppo sulle pedane.

Dotazioni

2.0

Non c’è molto di più dello stretto necessario, a partire dal posto per un eventuale passeggero... che va comprato a parte.

Qualità percepita

5.0

È uno dei punti di forza: la cura di ogni particolare è pressoché perfetta e i difetti di assemblaggio vanno cercati con la lente d’ingrandimento.

Capacità carico

1.0

I vani portaoggetti sono del tutto assenti: se non si montano borse after market è meglio attrezzarsi con uno zaino.

Motore

3.5

I CV sono pochi ma ben distribuiti, l’erogazione è fluida e priva di incertezze. Inutile cercare l’allungo, meglio godersi la coppia.

Trasmissione

2.0

Ottima l’idea di accorciare i rapporti, peccato che la manovrabilità del cambio sia decisamente scarsa. Invece la frizione è morbida e la trasmissione finale è ok.

Sospensioni

3.0

L’escursione corta vanifica in parte il comfort dato dalla taratura morbida. In marcia si comportano bene e la moto tiene la strada senza incertezze.

Freni

3.5

Non sono un portento ma sono adeguati alle prestazioni e molto modulabili. Una volta tirata con forza la leva la potenza non manca.

Su strada

4.0

Basta non forzare e si può andare svelti. La Iron apprezza la guida «rotonda» e tra le curve è divertente. Peccato che pedane e scarichi limitino gli angoli di piega.

Versatilità

3.5

Nell’uso quotidiano si fa apprezzare grazie alla resa omogenea di tutti i suoi reparti che pur senza eccellere lavorano in maniera armonica. A velocità di crociera autostradale la pressione dell’aria si fa sentire.

Prezzo

3.5

8500 euro non sono molti per una H-D, ma nemmeno pochi per una moto così «basic». Tuttavia, la qualità, l’appeal e le prestazioni globali giustificano la spesa.

Pregi e difetti

 
Harley-Davidson
Sportster 883 XL 883N Iron

PREGI

Erogazione molto fluida, Estetica appagante, Feeling in frenata

DIFETTI

Consumi elevati, Cambio duro e impreciso

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