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Aprilia Tuono 1000 V4 R APRC

Fabio Cormio il 09/05/2012 in Prove della redazione
Aprilia Tuono 1000 V4 R APRC
Aprilia Tuono 1000 V4 R APRC
999,6 cc / 167 CV / 4 cilindri a V di 65° / Euro 3
€ 15.590 c.i.m.

Dal traffico alla tangenziale, dal misto al circuito. Così quattro tester di diverse estrazioni hanno torchiato la più sofisticata ed estrema delle naked

Una "Settimana con" molto particolare, questa: a dividerci la sella della Tuono siamo stati in quattro. Quattro tester, ognuno con una sua visione della moto ideale, ognuno con un proprio terreno d'elezione.

STEFANO: "TROPPA FATICA IN CITTÀ"

Salgo sulla Tuono prima di tutti perché non mi va di farmi influenzare dai giudizi altrui. Sono un milanese "doc" e conosco a menadito le strade della mia città: mi chiedo se la potente Aprilia saprà assecondarmi nel traffico. Salgo e, forse galvanizzato dal rombo, nei primi metri do troppa confidenza alla "millona" veneta che parte come una furia... Caspita, di moto ne ho provate parecchie ma questa strappa davvero le braccia se non si sta attenti col gas. Ma se volessi guidare tranquillo? Ci provo e, prima di tutto, cambio mappatura, passando dalla "Track" alla "Road": il carattere della Tuono si ingentilisce sensibilmente ma non si stravolge. È chiaro che l'Aprilia nel traffico va decisamente tenuta a bada e il suo rombo gutturale sembra mettere soggezione agli altri motociclisti e scooteristi che, quando mi sentono arrivare, si fanno da parte. Ho percorso meno di sette chilometri in città e, complice la temperatura estiva, le mie gambe sono già roventi: il calore che sprigiona il V4 è fortissimo e il telaio in alluminio diventa ustionante. Nonostante sia bella da guidare, perché precisa e comunicativa, in questo contesto non riesco ad apprezzare la Tuono: è troppo sacrificata e anche in frenata c'è da stare attenti, l'impianto è potente e di stampo sportivo, per cui rischio di esibirmi in involontari "stoppie" a ogni semaforo. Insomma speravo di di arrivare a casa esaltato e invece mi ritrovo stressato e col sedere indolenzito.

ALFREDO: "OCCHIO AL TACHIMETRO!"

Chissà perché, non è stato difficile convincere Stefano a darmi la Tuono... È mercoledì e salgo in sella con curiosità: la precedente versione, infatti, mi aveva stregato con le sue doti dinamiche, soprattutto per l'avantreno incredibilmente solido, e spero di ritrovare anche su questa le stesse qualità. Ora che la guardo da vicino, comunque, devo dire che questa nuova Tuono esteticamente non mi convince del tutto: l'accostamento cromatico giallo-nero e poi quel faro... bah, si poteva fare meglio. Su finiture e componentistica, invece, niente da dire: si vede che è una moto di alto lignaggio. L'accendo, mi godo quel rombo fantastico e, lo ammetto, comincio a sentire un certo prurito alle mani anche se, di solito, non sono uno che ama andare forte. Le mie moto preferite sono infatti versatili e comode: del resto io sono un pendolare, di quelli che si "sparano" ogni giorno un sacco di chilometri, quindi per me il banco di prova più importante è rappresentato da tangenziale e autostrada. Pensavo che con la Tuono avrei sofferto di più invece, nonostante sia rigida, l'"apriliona" si fa apprezzare con un'azzeccata triangolazione sella-pedane-manubrio e non affatica troppo collo e braccia. Il cupolino di serie, invece, non è particolarmente protettivo alle alte velocità. A proposito di velocità, bisogna stare attenti: ritrovarsi oltre i limiti è questione di un attimo perché, superata quota 3500, la rapidità del V4 Aprilia nel prendere giri è impressionante. Naturalmente le prestazioni si pagano... in tutti i sensi: la Tuono consuma parecchio e se ci si lascia prendere la mano si percorre non più di una dozzina di chilometri con un litro. Mi consolo con le sue qualità: la maneggevolezza e la reattività, ad esempio, ma anche una stabilità sul veloce degna di una super sportiva carenata. L'impianto frenante impressiona per potenza anche se nel tratto d'azione iniziale il comando al manubrio manca di un pizzico di mordente.
Ho insistito io per avere in redazione la Tuono e la stanno usando tutti tranne il sottoscritto,anzi me la stanno rovinando, visto che dopo pochi giorni il rivestimento giallo della sella si è già annerito! Il venerdì esigo le chiavi sulla mia scrivania: ho già in mente un bel giro tra Oltrepò Pavese e Valtrebbia, dove saziare la mia fame di curve. Non amo i marchingegni elettronici e mi addentro con una certa insofferenza nei complicati meandri dell'APRC. Mi accorgo presto, però, che le mappature e i vari controlli presenti sulla Tuono facilitano la vita e non tolgono niente al piacere di guida. Una volta uscito dalla città (dove l'Aprilia soffre come una prigioniera ai lavori forzati), non appena curve e rettilinei cominciano a distendersi, non posso evitare di sorridere dietro la visiera. Ragazzi, che moto! A parte la sovrabbondanza di cavalli, a stupirmi è lo straordinario compromesso tra stabilità e maneggevolezza: l'ingresso in curva non è solo rapidissimo ma anche rassicurante, la precisione e la solidità in percorrenza di curva sono da riferimento e spingono a osare sempre quel "quid" in più. E così, quando il sabato mi trovo in collina, vorrei che i tornanti non finissero mai. Se la Tuono è così galvanizzante su strada, mi chiedo cosa possa essere in pista...

RICCARDO: "PIÙ CHE UNA NUDA, UNA VERA RACER"

Domenica: prendo in mano la Tuono, direzione Vairano. Imposto la mappa motore su "Track", poi seleziono la posizione 2 del traction control e il processore deve aver avuto un sussulto di qualche microampére, quando subito dopo posiziono l'anti-impennata sul valore 1. Non so se il sofisticato cervello elettronico di questa naked percepisca la delicatezza con cui regolo le sospensioni, chissà. Forcella: compressione 3 click, estensione 7, precarico molla a 5 giri. Mono: compressione 3/4 di giro, estensione 8 click e molla su posizione standard. Ho a disposizione un treno di Pirelli Diablo Supercorsa SC2 (con un bel 200 al posteriore) che, me ne accorgo presto, assicurano un grip eccezionale. La Tuono mi porta a forzare fin da subito, anche perché sono uno che si fida dell'elettronica. La frenata è potente ma l'attacco, nelle staccate in pista, non è aggressivo e modulo con precisione l'anteriore. Il traction control, poi, è il più evoluto che mi sia capitato provare: alla corda del tornantino apro tutto, sento la centralina imbrigliare i CV e mentre il motore "tira indietro" dolcemente, la gomma lascia righe sull'asfalto come il gesso sulla lavagna. L'APRC infatti consente ampie derapate alla gomma motrice, basta fidarsi... Terza, quarta, il quick-shift "spara" le marce con la velocità di una mitragliatrice e alla staccata, 800 metri dopo, il computer di bordo mi dice che ho toccato i 255 km/h. Sarà troppo potente e scomoda, consumerà tanto... Ma non c'è alcun dubbio: una moto così a me rimarrà nel cuore.

Dati Tecnici

 
Aprilia
Tuono 1000 V4 R APRC

Motore

Motore: 4 cilindri a V di 65° Raffreddamento: liquido Alesaggioxcorsa (mm): 78,0x52,3 Cilindrata (cc): 999,6 Rapporto di compressione: 13,0:1 Distribuzione: bialbero a 4 valvole Alimentazione: iniezione, 48 mm Lubrificazione: carter umido Serbatoio (litri/riserva): 17/4

Trasmissione

Frizione: multidisco in bagno d’olio

Ciclistica

Telaio: doppio trave Materiale: alluminio Sospensione anteriore/ regolazioni: forcella da 43 mm-completamente regolabile Sospensione posteriore/ regolazioni:monoamm.-completamente regolabile Escursione ruota ant/post:120 mm/130 mm Pneumatico ant/post: 120/70-ZR17 - 190/50-ZR17 (in alternativa 190/55-ZR17 o 200/50-ZR17) Freno anteriore:doppio disco da 320 mm Freno posteriore:disco da 220 mm

Dimensioni

Lunghezza: 2065 mm Altezza sella: 835 mm Interasse: 1446 mm Peso a secco: 183 kg

Prestazioni

Potenza max/giri: 123,0 kW (167,3 CV)/11.500 Coppia max/giri: 111,5 Nm (11,4 kgm)/9500

Prestazioni

Il commento del centro prove

La prove di accelerazione parlano chiaro: anche sulla Tuono, il V4 Aprilia si conferma un motore dalle prestazioni impressionanti. Da segnalare che i migliori rilievi cronometrici sono stati ottenuti utilizzando la mappatura "Sport" e non la "Track": quest'ultima è infatti più brutale e richiede l'intervento dell'antiwheeling (anche quando questo dispositivo è impostato sul livello meno invasivo) il quale, tagliando la potenza, inficia il risultato finale. Da rimarcare anche il perfetto bilanciamento delle masse e l'eccellente prestazione nella frenata da 130 a 80 km/h, (2,2 secondi): una delle migliori rilevate fino a oggi.

Curva di accelerazione

Aprilia Tuono 1000 V4 R APRC

Condizione della prova

Cielo Cielo sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 26°C
Pressione atmosferica 1007 mb
Temperatura asfalto 39°C

Rilevamenti

 
Aprilia
Tuono 1000 V4 R APRC

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 260,0 km/h (27,1 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 10,9 s (217,4 km/h)
0-1000 m 20,0 s (251,9 km/h)
0-90 km/h 2,9 s (33,2 m)
0-130 km/h 4,6 s (85,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,6 s (135,6 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,2 s (72,7 m)
50-0 km/h 2,3 s (22,5 m)

CONSUMO

Urbano 11,5 km/l
Extraurbano 14,4 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 15,3 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 212,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,5/49,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 48,5/51,5

Pagelle

 
Aprilia
Tuono 1000 V4 R APRC

In sella

4.0

La posizione a bordo è ben studiata: il manubrio è alto e largo, da streetfighter, e il pilota è ben inserito nella moto.

Comfort

2.5

Il V4 "scalda" molto, l'assetto è rigido e la sella è poco imbottita. Si soffre.

Dotazioni

5.0

In questa versione, la Tuono monta un "pacchetto" elettronico avanzatissimo (ed estremamente efficace) composto da sistema ride by wire multimappa, controllo di trazione, launch control, antiwheeling e quick shift. Difficile non considerarla una vera superbike spogliata della carenatura.

Qualità percepita

4.5

Decisamente elevata: ci mancherebbe altro, visto il prezzo. Particolarmente bello il telaio a doppio trave spazzolato. Un piccolo neo il rivestimento della sella molto sporchevole.

Capacità carico

1.0

Pari a zero. Sotto la sella si stivano a fatica persino i documenti.

Motore

5.0

Un portento: oltre la soglia dei 3000 giri, il V4 Aprilia spinge fortissimo e senza flessioni, dando il massimo tra i seimila e gli undicimila giri. Utilizzando la mappa "Road" l'erogazione si fa meno brutale e più adatta all'utilizzo su strada. I consumi, comunque, restano elevati.

Trasmissione

5.0

Il cambio assistito è rapido e preciso, oltre che molto comodo. Eccellente il lavoro della frizione antisaltellamento.

Sospensioni

4.0

Forcella e "mono" sono di ottima qualità e molto sensibili alle regolazioni: perfetti per l'uso in pista.

Freni

3.5

L'impianto è potente e nell'uso in pista è praticamente perfetto, mentre in città (o comunque alle basse velocità) si vorrebbe un pizzico di dosabilità in più. A differenza della RSV4, la pompa anteriore è assiale (non radiale) e le pinze non sono monoblocco.

Su strada

4.5

Nonostante l'esuberanza delle prestazioni, la Tuono rassicura con un bilanciamento ciclistico notevole: il feeling con l'avantreno non viene mai meno, a tutto vantaggio del piacere di guida.

Versatilità

2.5

In pista, ma anche sul misto (sia tortuoso sia veloce) è gratificante. In città è un calvario, soprattutto quando fa caldo, e in autostrada protegge poco.

Prezzo

3.0

Alto ma adeguato alla qualità della componentistica e al "bagaglio" elettronico. La tenuta del valore sul mercato dell'usato dipenderà dal successo del modello.

Pregi e difetti

 
Aprilia
Tuono 1000 V4 R APRC

PREGI

Prestazioni, Efficacia dei controlli elettronici, Rigore ciclistico

DIFETTI

Comfort nell’uso stradale, Consumi elevati, Sella sporchevole

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