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Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Carlo Pettinato il 28/02/2022 in Prove della redazione

Tuareg contro Ténéré. Ventuno anteriore, media cilindrata e un’attrazione innata per il fuoristrada. Le interpretazioni Aprilia e Yamaha del concetto di maxi enduro leggera a confronto

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO
Aprilia Tuareg 660 Evocative
659 / 58,8 kW (80 CV) / 2 cilindri in linea longitudinale / EURO 5
€ 12.890 c.i.m.
Yamaha Ténéré 700 Rally Edition
689 / 54 kW (73,4 CV) / 2 cilindri in linea trasversale / EURO 5
€ 11.759 c.i.m.

È il lontano – si fa per dire – 2016 quando allo stand Yamaha ad EICMA appare per la prima volta il concept T7. Una enduro bicilindrica rude e cattiva che catalizza l’interesse di molti: un pubblico in espansione, sempre più attratto dai grandi rally e dal filone adventure. Ci vogliono altri tre anni per vederla in versione definitiva: nel 2019 arriva la Ténéré 700, la moto che di fatto dà vita ad un nuovo segmento.

Le enduro bicilindriche di media cilindrata e con il ventuno anteriore esistevano già (ad esempio la BMW F 800 GS Adventure), ma è merito di questa Yamaha se il filone è diventato trainante, come se di colpo ci si fosse accorti di quanto gusto danno queste moto più leggere delle maxi (dall’Africa Twin alla KTM 1090), potenti quanto basta e, non ultimo, giuste di prezzo. La fortuna della Ténéré non servirebbe nemmeno raccontarla, ma la sua presenza massiccia agli eventi adventouring degli ultimi anni è molto indicativa: ha il nome, le forme e le qualità per far sognare l’avventura. E tra l’altro pur avendo gli occhi a mandorla parla un italiano perfetto, essendo stata pensata e sviluppata da Yamaha Italia a Gerno di Lesmo.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Yamaha Ténéré 700 Rally Edition

da 12.059 euro c.i.m.

Forse è per questo che, per quanto altri modelli siano via via arrivati nel segmento, per trovare la vera rivale della giapponese bisogna aspettare che si muova l’Italia. È il 2021 quando a Noale, in casa Aprilia, riprende vita il mito Tuareg, nome leggendario degli Anni 80 e 90 rimasto sopito a lungo ma mai dimenticato dagli appassionati. La nuova Tuareg 660 nasce attorno al twin parallelo da 659 cc che già equipaggia la RS e la Tuono, qui ruotato nel telaio in modo da guadagnare luce a terra, depotenziato rispetto alle sportive di una quindicina di cavalli e con un’erogazione ad hoc. Il tutto guarda caso la posiziona esattamente al livello della Yamaha, mossa dall’unità CP2 da 689 cc.

Tuareg e Ténéré, due nomi che richiamano l’Africa e il Sahara. Stessa impostazione, stessa destinazione d’uso, destinate a contendersi una stessa fetta di mercato. E infatti con le due concorrenti si fa tutto allo stesso modo, ma con sfumature diverse e un carattere ben marcato.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Aprilia Tuareg 660 Evocative

da 12.890 euro c.i.m.

Stessa ricetta, ma...

Formato ruote identico, sacrosanta accoppiata 21”-18” per tutte e due. Entrambe prendono forma attorno ad un bicilindrico parallelo bialbero e 4 valvole per cilindro, con 30 cm³ in più in favore della giapponese ma dato della potenza a favore di Aprilia: 80 CV e 196 kg contro 73 CV e 201 kg per Yamaha. 18 litri la capienza del serbatoio della Tuareg, 16 per la Ténéré. Sospensioni tutte KYB, ma con più escursione per Aprilia, 240 mm contro 210 nonostante una sella più bassa: 860 mm contro gli 875 mm della Ténéré. Una differenza sensibile, che si percepisce fin dal primo contatto.

Altra differenza importante è il pacchetto elettronico della Aprilia, nettamente più ricco: comando gas ride-by-wire, controllo di trazione regolabile ed escludibile, cruise control, controllo del freno motore e tre diverse mappature per il propulsore. Il tutto sintetizzabile in quattro riding mode, due dedicati all’asfalto (Urban ed Explore), uno al fuoristrada (Offroad) e uno personalizzabile (Individual). Si uniscono al corredo il sistema di cambiata elettronica Aprilia Quick Shift (optional) e la strumentazione TFT con display da 5 “.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Occhio alle ruote!

E Yamaha? Nulla del genere, per lei un pacchetto decisamente più essenziale: comando del gas a filo, niente riding mode, un tasto per disattivare l’ABS e un classico display LCD, per la verità ben chiaro e leggibile in ogni momento. Nemmeno traction control né cambiata assistita elettronicamente, ma va detto che sulla Ténéré di quest’ultima non si sente affatto il bisogno.

Entrambe montano pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR, ma in configurazione più stradale sulla Tuareg che ha cerchi tubeless con canale da 2,5” all’anteriore e da 4,5” al posteriore, mentre la Yamaha ha ruote con camera d’aria e più strette: 1,85” davanti e 4” dietro. La scelta tra tubeless e camere è legata alla definizione di un diverso equilibrio per le due moto: più stradale per la Aprilia (il tubeless assicura una miglior dissipazione del calore nell’uso veloce su asfalto e un più lento sgonfiaggio in caso di foratura), e più “off” per la Yamaha (le camere non temono i colpi ai cerchi che possono inficiare la tenuta di un tubeless). 

Ma c’è di più, perché a parità di misura delle gomme (identiche sulle due moto), la diversa larghezza dei canali fa sì che su Yamaha le gomme assumano un profilo più stretto e “a pera”, su Aprilia più largo e piatto. Che si traduce di nuovo in una maggiore impronta a terra sulla Tuareg e in un miglior feeling in fuoristrada sulla Ténéré. Equilibri diversi, dicevamo.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO
Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Cerchi tubeless e più larghi per l'Aprilia, che determinano migliori doti su asfalto a discapito di un po' di feeling in fuoristrada

Look evocativo

Le versioni in prova sono per entrambe i model year 2022, omologati Euro5, e la Ténéré è la versione Rally Edition, più accessoriata e dal prezzo più alto: 12.059 euro c.i.m. contro i 10.459 della standard per disporre di paramotore più avvolgente, griglia para-radiatore, manopole da fuoristrada, sella con rivestimento da enduro, silenziatore Akrapovič, cerchi dorati e livrea bianco rossa "speed block" a richiamare le colorazioni Anni 80.

Per la Tuareg non esiste un corrispettivo della Rally Edition: dal punto di vista tecnico c’è una sola versione che, come detto, è già molto ben accessoriata. Non manca però il tributo al passato con la colorazione Indaco Tagelmust della nostra prova, venduta a 12.890 euro c.i.m., contro i 12.190 euro delle livree “base”.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Asfalto, Aprilia più godibile

Su entrambe le moto si sale agevolmente: come su di una enduro tecnica, non ci sono maniglie o fiancatine d’impiccio. L’Aprilia colpisce subito per la facilità con cui anche chi non è troppo alto riesce a toccare terra con entrambi i piedi. È molto stretta nella parte anteriore della soi allargarsi in zonella, per pa serbatoio. Le pedane sono vicine al piano sella e si tratta di una posizione molto comoda per la guida da seduti, grazie anche al manubrio arretrato e con una piega dalle estremità rientranti; meno per il fuoristrada, dove è d’obbligo alzarsi in piedi e il manubrio resta un po’ vicino al corpo.

Smontati dalla Tuareg, la Ténéré impressiona subito per la sella sensibilmente più alta e per una triangolazione con pedane e manubrio più votata all’enduro. Già da seduti si è guida più distesi, grazie ad una maggiore distanza tra piano sella e pedane e ad un manubrio più alto e lontano. Da questa posizione, alzarsi in piedi è decisamente più immediato. La moto è stretta il giusto tra le gambe, meno di Aprilia in zona sella, ma non si allarga quando si avanza verso il serbatoio. 

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO
Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

posizione di guida più "corta" e inserita per Aprilia, più distesa per Yamaha: la differenza di indole si scopre dopo pochi metri

Ténéré: fatela correre

In sella alla Ténéré sembra di stare su una vera enduro, soltanto di taglia XL. Il baricentro è più alto rispetto alla Tuareg e questo determina una discesa in piega più rapida, dovuta come abbiamo detto anche a come i pneumatici vestono i cerchi: la forma qui più stretta e a punta determina un comportamento differente. Sul veloce la moto rimane stabile, ma non dà la stessa sensazione di appoggio della Aprilia; il suo forte è proprio come ti invita in curva nel guidato e nei tratti di strada da velocità medio-basse.

Il motore CP2 è corposo fin dai bassi giri e lineare ai medi, agli alti non esplode e non impressiona per potenza. È aiutato da un cambio con rapportatura decisamente corta, la frizione è morbida e gli innesti sono paradisiaci, precisi e morbidi ad ogni regime, anche solo togliendo un filo di gas. La frenata è adeguata al tipo di moto e le vibrazioni sono contenute. La protezione aerodinamica è inferiore a quella della concorrente, il cupolino è leggermente più alto ma è più stretto e la differenza si sente.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Ospitalità italiana

La Tuareg ha una posizione di guida da subito più ospitale, in un certo senso più da moto stradale. Oltre alla sella più larga e bassa, ha sospensioni più confortevoli e un parabrezza che protegge bene: non è altissimo ma si sviluppa ai lati e copre interamente braccia e spalle. La discesa in piega è più progressiva, e si percepisce maggiore solidità in percorrenza; sul veloce poi esce tutta la bontà di una ciclistica made in Noale. Anche se la grande escursione di forcella e mono e la loro taratura morbida determinano un leggero beccheggio, questo non risulta mai fastidioso, né inficia il feeling e l’eccellente dinamica di guida.

Il twin Aprilia è fluido ai bassi, caratteristica che può aiutare chi la userà anche per spostarsi in città, ma è ai medi e agli alti che dà il meglio, facendo notare tutti i cavalli in più rispetto a Yamaha. Il cambio elettronico funziona egregiamente e su strada è libidine; si nota però una lieve ruvidità in scalata. Anche in questo caso, la capacità frenante è proporzionata alla destinazione d’uso della moto.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

ingresso in curva più svelto ma minor sensazione di stabilità per la Ténéré; la Tuareg possiede l'intuitività e la sicurezza delle migliori Aprilia

Fuoristrada: svetta Yamaha

Ma come mettere alla frusta sui sentieri due maxi enduro se non con un treno di pneumatici adeguati? E quindi via le Pirelli di primo equipaggiamento e dentro un set di Metzeler Karoo Extreme, quanto di più aggressivo si possa desiderare per una moto di questo tipo. 

La Ténéré si conferma nata per l’enduro, anche serio: posizione di guida alta e triangolazione pedane-sella-manubrio perfetta per alzarsi in piedi. Ha la reattività tipica delle moto specialistiche, con un’erogazione subito pronta e un cambio bello corto che danno una gran mano quando c’è da superare un ostacolo, si deve sollevare l’anteriore o occorre schiena per uscire da una curva. Le sospensioni hanno meno escursione rispetto alla rivale ma anche una taratura più sostenuta; non è tuttavia impossibile qualche fondocorsa, quando si aumenta il ritmo su terreni particolarmente accidentati. Tutto sommato, il pacchetto è semplice ed estremamente efficace: zero fronzoli ma tanta sostanza.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Aprilia sembra subito più facile perché più bassa, e in effetti guidando da seduti dare una zampata a terra è più immediato, e c’è meno il rischio di sbilanciarsi in situazioni difficili. Ma in off-road si guida per lo più in piedi, e qui la posizione di guida risulta un po’ più faticosa per via della triangolazione di stampo più stradale. Limite che si percepisce soprattutto se si supera il metro e ottanta, mentre chi non è troppo alto quasi non se ne accorgerà.

Le sospensioni, che come detto hanno più escursione e sono più morbide rispetto a Yamaha, mangiano senza problemi tutte le asperità mentre il motore meno pronto ai bassi, unito ad un cambio rapportato più lungo, aiuta meno rispetto a Yamaha nei tratti più ostici o quando si sbaglia marcia. Nel complesso insomma la Yamaha è più immediata, e dà la sensazione di poter osare di più.

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

In off-road la Ténéré resta imbattibile, ancor più in questa Rally Edition; ma Aprilia metterà più a suo agio i meno esperti

And the winner is...

Impossibile decretare una vincitrice assoluta. Come emerge da tutti i loro aspetti – motore, sospensioni, persino cerchi – sono due interpretazioni diverse del medesimo concetto, ognuna con i propri tratti e peculiarità. Entrambe motociclette eccellenti in relazione alla loro destinazione d’uso. La Ténéré è più enduro, chi viene dal fuoristrada l’amerà al primo contatto. La Tuareg è più amichevole e più efficace su asfalto, superficie che del resto sarà inevitabilmente quella che registrerà il maggior numero di chilometri percorsi. Come scrivevamo in apertura, con Yamaha e Aprilia si fanno le stesse cose ma con sfumature diverse, e la scelta è una questione prettamente personale. 

Ventuno anteriore, potenza giusta e prezzo ragionevole. In fondo ecco chi vince: questa formula. 

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Il radar di Dueruote

Aprilia Tuareg 660 VS Yamaha Ténéré 700: il richiamo del DESERTO

Eccola qua, la fotografia dei “diversi punti di equilibrio” di queste due enduro. L’Aprilia Tuareg 660 ha un radar molto pieno e tondo, che descrive la classica situazione “botte piena e moglie ubriaca”: una moto che partendo da un’ottima ergonomia e ricche dotazioni arriva a difendersi bene sia su strada che in off-road, offrendo anche un buon comfort, una bella capacità di carico e un prezzo competitivo. Difficile chiedere di più... a meno che non si cerchi una moto più caratterizzata, come ad esempio la Yamaha Ténéré.

Modello che, specie in questa versione Rally Edition, sposta il punto di equilibrio in direzione dell'off-road, con un’ergonomia diversa e qualche concessione in meno a comfort e capacità di carico, a fronte di una predisposizione ad affrontare il fuoristrada anche impegnativo che non ha eguali nel mondo delle pluricilindriche. In attesa di conoscere meglio la Rally Raid, la Ténéré attuale è una moto senza fronzoli: poche dotazioni, zero elettronica. Ma il suo successo parla per lei: ha fascino da vendere e un prezzo comunque competitivo.

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Dati Tecnici

 
Aprilia Tuareg 660 Evocative
Aprilia
Tuareg 660 Evocative
Yamaha Ténéré 700 Rally Edition
Yamaha
Ténéré 700 Rally Edition

Motore

2 cilindri in linea longitudinale 2 cilindri in linea trasversale

Raffreddamento

Liquido Liquido

Alesaggio corsa

81x63,93 80x68,6

Cilindrata (cc)

659 689

Rapporto di compressione

13,5:1 11,5:1

Distribuzione

2 assi a camme in testa 2 assi a camme in testa

Alimentazione

Iniezione Iniezione

Serbatoio (litri/riserva)

18 l 16 l

Frizione

In bagno d'olio In bagno d'olio

Telaio

Doppio trave Traliccio

Materiale

Acciaio Acciaio

Sospensione ant/regolazioni

Forcella rovesciata Forcella rovesciata

Sospensione post/regolazioni

Forcellone Forcellone

Pneumatico ant/post

90/90 - 21-21";150/70 - 18-18" 90/90 - 21 54V-21";150/70 - 18 70V-18"

Freno anteriore

Doppio disco con ABS da 300 mm Doppio disco con ABS da 282 mm

Freno posteriore

Disco con ABS da 260 mm Disco con ABS da 245 mm

Lunghezza

2.220 mm 2.370 mm

Altezza sella

860 mm 875 mm

Interasse

1.525 mm 1.595 mm

Peso a secco

187 kg 186 kg

Potenza max/giri

58,8 kW (80 CV) a 9250 giri 54 kW (73,4 CV) a 9000 giri

Coppia max/giri

70 Nm (7,1 kgm) a 6500 giri 68,6 Nm (7 kgm) a 6500 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

Finalmente abbiamo potuto mettere le due dirette rivali a confronto anche sul nostro tracciato di Vairano. La Ténéré Rally Edition conferma il peso della versione base nonostante le maggiori dotazioni e la omologazione Euro5 rispetto alla ultima versione rilevata (Dueruote N.173). La Tuareg a parità di condizioni è di 4 kg più leggera, una differenza di fatto poco rilevante. Di più fa la potenza sensibilmente maggiore, che le consente di strappare prestazioni velocistiche più brillanti sia in accelerazione che in velocità massima. La Yamaha si difende comunque molto bene, specie allo spunto (nei primi 100 metri) dove grazie alla rapportatura più corta delle prime marce riesce addirittura ad essere più rapida della rivale italiana.

Dove l’Aprilia cala l’asso è però nell’elasticità del propulsore, favorita dal ride-by-wire, che le consente di avvantaggiarsi di quasi un secondo nella prova sorpasso. Va invece ad appannaggio della Yamaha il confronto degli spazi di frenata, dove pesa probabilmente il maggior affondamento iniziale della forcella Aprilia. Per finire una nota sui consumi, molto buoni per entrambe in tutte le condizioni: abituati alle potenti ma assetate maxi, spesso ci dimentichiamo che queste medie, a fronte di un gusto di guida paragonabile, richiedono anche molta meno spesa al distributore, con percorrenze che facilmente superano i 20 km/l. E nel deserto, consumare meno vuol dire maggior autonomia...

Curva di accelerazione

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Condizione della prova

Cielo SERENO
Vento
Temperatura aria 8,0 °C
Pressione atmosferica
Temperatura asfalto

Rilevamenti

 
Aprilia Tuareg 660 Evocative
Aprilia
Tuareg 660 Evocative
Yamaha Ténéré 700 Rally Edition
Yamaha
Ténéré 700 Rally Edition

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 191,5 km/h (34,5 s) 181,9 km/h (35,8 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,1 s (168,0 km/h) 13,3 s (161,1 km/h)
0-1000 m 25,1 s (187,6 km/h) 25,8 s (178,5 km/h)
0-90 km/h 4,1 s (52,0 m) 4,0 s (54,7 m)
0-130 km/h 7,1 s (148,0 m) 7,7 s (168,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 6,0 s (173,7 m) 6,9 s (203,3 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,8 s (88,4 m) 2,4 s (78,3 m)
50-0 km/h 3,1 s (27,7 m) 2,6 s (25,1 m)

CONSUMO

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 205,6 kg 208,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 45/55 49/51
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45/55 44/56

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