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Con quella bestia che si ritrova là sotto, adesso il Piaggio Beverly 310 è davvero LO scooter da comprare

Può un nuovo motore stravolgere il carattere di un mezzo? Nel caso del Piaggio Beverly 310, che abbiamo appena provato, sì. Ora ha più cavalli e brio, e per il resto si conferma un tuttofare perfetto per la città e per l'autostrada. Ed è ancora più godibile da guidare
Tra i 300 ruota alta - e in questo il mercato la dice lunga - ci sono due scelte reali a disposizione di chi cerca uno scooter. La prima si chiama Honda SH 350. La seconda, invece, risponde al nome di Piaggio Beverly 310. Che, per il 2025, è cambiato tantissimo. E sebbene a livello estetico i ritocchi siano stati davvero risibili, la sostanza adesso è davvero differente. Tutto merito del nuovo motore, ossia la nuova unità da 310 cc raffreddata a liquido e omologata Euro5+, che eroga quasi 28 CV e una coppia di 29,5 Nm a 6mila giri. Lo abbiamo già visto su altri modelli della gamma Piaggio (da Vespa a Mp3), ma dobbiamo dire che è su questo veicolo che rende al meglio.
UN MOTORE BRILLANTE E SILENZIOSO
Rispetto al vecchio 300 Piaggio (che poi, in realtà, era un 278 cc) qui c'è più cubatura, più potenza e più coppia. Il motore è cambiato al 70% nelle sue componenti, quindi è di fatto etichettabile come "nuovo". La resa è davvero eccellente: potente senza dare troppi strappi alla prima apertura, bello e progressivo, permette di spostarsi in modo divertente.
Di lui colpisce la silenziosità generale: non dà mai quella sensazione di "ferraglia in movimento" che purtroppo vantano altri competitor del settore. Piace soprattutto perché abbinato a una trasmissione da riferimento nel suo settore. E di fatto trasforma l'indole del Beverly "piccolo" (ricordiamo infatti che in gamma c'è anche il 400; ndr). Se prima peccava in spunto e brillantezza, adesso non gli manca davvero niente.
Un bel motore che consente al Beverly 310 di percorrere agevolmente 300 km con un pieno da 12 litri di carburante (anche qui, il serbatoio è pensato per le lunghe distanze). A ben vedere, forse, i consumi non sono così contenuti, ma tant'è. Va bene e funziona anche meglio.
BEVERLY 310: COM'E' FATTO
Per quanto riguarda il resto, Piaggio non cambia quasi niente nel suo Beverly. Confermato il telaio doppia culla in acciaio, lo schema ruote con l'anteriore da 16 pollici e il posteriore da 14, un impianto frenante bello massiccio con disco anteriore da 300 mm e posteriore da 240", sospensioni di stampo motociclistico con forcella Showa e doppio ammortizzatore posteriore regolabile nel precarico. Il sistema frenante è dotato di Abs e controllo di trazione (quest'ultimo lo abbiamo trovato fin troppo pronto a entrare in funzione).
Il Piaggio Beverly 310 conferma anche la sua ragion d'essere di ottimo scooter intermedio: non è un pedana piatta e non è un GT a tutti gli effetti, ma coniuga i pregi di entrambi. In particolare, il canale centrale (dove trova alloggio lo sportellino del tappo serbatoio, ad attivazione elettrica) non è così invasivo e permette comunque di trasportare buste e oggetti nel retroscudo, complice il robusto gancio qui collocato.
BEVERLY 310: DOTAZIONI E SOTTOSELLA
A scanso di equivoci, il Piaggio Beverly è uno scooter premium, e tali sono le sue dotazioni: sistema keyless, sella ad apertura elettrica, sistema di connettività Piaggio Mia (optional), presa Usb nel vano retroscudo (il quale, come spesso accade in casa Piaggio, non offre moltissimo in termini di spazio).
Ottime le finiture, come si intuisce dalla conformazione e dalla qualità della sella: sostenuta senza essere troppo morbida, è senza dubbio la cosa più comoda che si possa trovare negli scooter di questo segmento. Essa è alta 790 mm da terra, ma alla prova dei fatti sembra più bassa: la sua conformazione snella ai lati, infatti, permette di toccare terra agevolmente.
E sempre a proposito di sella, sotto ad essa il vano portaoggetti risulta davvero capiente (sebbene la sua conformazione possa essere ulteriormente migliorata) e capace di accogliere un casco jet di grandi dimensioni.
Il display invece, pur nella sua grandezza e pur offrendo parecchie informazioni utili al guidatore, è piuttosto convenzionale: siamo infatti di fronte a una strumentazione Lcd.
PIAGGIO BEVERLY 310: COME VA
Basta mettersi in sella al Beverly per capire che siamo di fronte al migliore scooter della gamma Piaggio. Si tratta di una ricetta ben riuscita in cui brillantezza di prestazioni, guidabilità, comfort di guida e qualità costruttiva si fondono assieme. Con questo motore poi, il Beverly è diventato bello e piacevolissimo da guidare anche fuori città. Sono in molti i colleghi che lo hanno usato sui percorso extraurbani e che sono rimasti piacevolmente sorpresi dalla sua riuscita in termini prestazionali e di protezione aerodinamica.
In città poi, nonostante non sia un peso piuma (Piaggio dichiara 165 kg a secco, 12 in più coi liquidi), il Beverly è un portento di maneggevolezza. Grazie alla ruota posteriore da 14", ti mette nelle migliori condizioni per dominare la strada: non troppo in alto, ma in una posizione di confort e controllo che pochi altri scooter possono offrire. E, anche sui percorsi più accidentati, le sospensioni svolgono egregiamente il proprio lavoro.
PIAGGIO BEVERLY 310: COLORI E PREZZI
In questo quadro generale, il Piaggio Beverly 310 ne esce bene anche quando si tratta di prezzi: la versione da noi testata infatti costa 5.799 euro, che diventano 100 in più per la versione S (ma le differenze tra le due stanno solo nelle colorazioni). Tanto? Poco? Di sicuro si tratta di un prezzo nella media del mercato: siamo di fronte a uno scooter ben riuscito, destinato a durare negli anni e che ha sul mercato un'ottima rivendibilità sul fronte dell'usato. Senza dubbio, è un buon investimento.
E noi lo compreremmo? Decisamente sì.


















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