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Honda NT1100 MY25: sempre Tourer, adesso anche un po' Sport +VIDEO+

Sexy non lo è mai stata, ma la Honda NT1100 2025 è molto più divertente grazie al bell’upgrade formato da piattaforma inerziale e sospensioni semiattive. Adesso la ciclistica è così a punto da far venir voglia di qualche cavallino in più; invece Honda ha confermato la potenza e aumentato le dotazioni per viaggiare: sella più comoda plexi più facile da regolare, valigie molto più capienti
Accolta con un certo scetticismo al suo arrivo, la Honda NT1100 è l’ultima della serie di sport-tourer del filone Honda che potremmo chiamare “Function over Form”: più funzionale che bella (dalle Deauville 650 e Pacific Coast 800 in qua), dovendo sfruttare una serie di elementi estetici che arrivano pari pari dagli scooter dell’Ala dorata. Anche stavolta l’esperimento ha avuto successo (20.000 unità vendute in 3 anni in Europa) e anche stavolta l'esperimento ha più di una particolarità derivando, anziché da una sportiva o da una naked come l’arci-rivale Yamaha Tracer 9, da una Adventure fatta e finita: la Africa Twin 1100, da cui preleva motore e telaio, vale a dire il cuore.
Una endurona con le sospensioni più corte, le ruote da 17” e il cannotto di sterzo meno inclinato. Potrebbe essere una motard, invece la NT1100 è sempre stata un’altra cosa: tranquilla e abbordabile, ma non particolarmente gratificante alla guida. Le ragioni sono tre: un forcellone più lungo, sempre tanto trasferimento di carico per via di sospensioni molto morbide e, soprattutto, lo stesso identico motore dell’Africa, tutto fuorché rapido a prendere giri. Senza contare quell'aspetto con la parte anteriore da scooter.
L'esperimento Honda: una tourer col baricentro alto
Eppure, ogni volta che vara un progetto Honda ci mette un po’ del suo, per renderlo diverso dagli altri e possibilmente migliore. La NT1100 è interessante proprio per questo suo essere un po’ crossover: più alta di una tourer tradizionale, andrebbe forse confrontata più con la Kawasaki Versys 1100 che non con la Yamaha Tracer 9. Per parlare di NT1100 dobbiamo infatti partire dal suo baricentro, che non è né alto come su una Adventure né basso come su una tourer tradizionale. Perché Honda lascia in alto il baricentro di una moto stradale, peraltro non così leggera visto che siamo a 249 kg in ordine di marcia, contro i 253 kg di una Africa Twin equivalente? Perché anche il baricentro alto ha i suoi vantaggi. In particolare, una volta vinta la diffidenza da fermo (alzare la moto dal cavalletto è più faticoso, il feeling da fermo è inferiore), il baricentro alto può rendere la moto più facile e meno faticosa da guidare, perché in generale richiede di piegare meno in curva e permette di sfruttare meglio gli effetti inerziali che fanno ruotare la moto sul suo asse quando si accelera. Certo c’è da affrontare il fatto dei maggiori trasferimenti di carico, che possono essere sgraditi; ma Honda lo fa in maniera efficace su questa NT1100 MY25 nella versione “Electronic Suspension”, che oltre al cambio automatico DCT guadagna le apprezzate sospensioni semiattive Showa EERA, oltre alla piattaforma inerziale a 6 assi. La NT1100 pareggia peraltro in questo modo l’offerta della Tracer9, che nell’allestimento GT+ ha da quest’anno il cambio automatico Y-AMT oltre alle sospensioni KYB semiattive (e, a dirla tutta, il radar anteriore con relativi ARAS).
