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Honda CB 500 Hornet: La piccola streetfigher +VIDEO+
Leggera, dinamica e un aspetto nuovo: la CB 500 F si evolve e ottiene le sembianze più sportive della Hornet 750 mantenendo la sua semplicità
Dopo la 750, la famiglia Hornet si allarga verso il basso con la 500. Per ampliare la gamma, Honda ha preso la base tecnica della CB 500 F, riaggiornandone l’estetica in ottica maggiormente sportiva.
ANCORA PIU' SPORTIVA
La voglia di crescere nella sezione “moto per patenti A2” ha portato diversi marchi a produrre modelli che montassero motori bicilindrici sotto i 600 cc. Honda già lo ha da tempo, perciò è bastato un lifting di un modello esistente per rimanere al passo con la concorrenza. Rispetto alla CB 500 F, però, la Hornet 500 rappresenta un grosso passo avanti, in termini di personalità e stile. E diventa ben riconoscibile da davanti grazie al nuovo faro a LED, con la stessa forma della sorella maggiore.
Nuovi dettagli riguardano le carene; leggermente modificato il codino mentre spuntano due plastiche laterali, all’altezza del serbatoio, che coprono le due prese d’aria anteriori pensate per dare stabilità al manubrio ad alte velocità tramite un flusso canalizzato.
Ultima novità è il display, la Hornet 500 monta un TFT da 5” dai dati facilmente leggibili e con la possibilità di visualizzazione dell’interfaccia in tre modalità. È anche possibile collegare lo smartphone all’app Honda Roadsync per gestire musica, chiamate e navigazione. Purtroppo però, a volte, nonostante avvenga il collegamento, non si riescono a gestire le funzioni e sullo schermo non si visualizza né la mappa né l’arrivo di chiamate e messaggi.
BICILINDRICO DA 471 CC
Come già accennato, non ci sono novità sostanziali dal punto di vista tecnico rispetto all’ultima versione della CB 500 F. Il motore è il bicilindrico da 471 cc che equipaggia tutta la gamma 500 Honda: ha 43 Nm di coppia già a 6.500 giri e 48 CV di picco a 8.000 giri, di fatti al limite di potenza per l’utilizzo con patente A2; inoltre si gestisce tramite cambio a 6 marce con frizione antisaltellamento. Non manca l’elettronica: naturalmente ABS e controllo di trazione HSTC per la gestione di potenza anche in curva, controllando la variazione di velocità tra ruota anteriore e posteriore.
Il comparto sospensioni è marchiato Showa per la forcella che utilizza steli SFF-BP da 41 mm e il mono posteriore regolabile nel precarico su 5 posizioni. Poi doppio freno a disco anteriore da 296 mm con pinze Nissan a 4 pistoncini ad attacco radiale, mentre dietro il disco singolo da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.
QUASI UNA SPORTIVA
È difficile dare delle linee “da grande” a moto di dimensioni così ridotte, eppure Honda riesce a farlo. In generale la Hornet 500 non è grande ma le linee la rendono aggressiva. A prima vista, non sembra quasi nemmeno una 500.
In sella ci si trova bene, grazie a una triangolazione ben pensata: il manubrio alla giusta distanza dalla sella per poter stendere le braccia e rimanere con schiena più eretta senza fatica, adatto per l’utilizzo in città ad alte velocità, e ci si può chinare invece in autostrada senza risultare troppo inarcati con la schiena. Le pedane sono alla giusta altezza, mentre l’altezza da terra della sella è di 785 mm, ottimi per poggiare entrambi i piedi per terra.
Una cosa che si nota subito è la leggerezza generale della moto: pesa 188 kg con il pieno, ma appena si sale in sella questi chili scompaiono, e la gestione a basse velocità o addirittura le manovre da fermo risultano estremamente facili.
BENE IN CITTA' E TRA LE CURVE
Passiamo al test: basta poco per capirla e trovarsi a proprio agio. Il motore della Honda Hornet 500 è studiato ad hoc per garantire coppia elevata a quasi tutti i regimi minimizzando i consumi. Le vibrazioni sono minime, si percepiscono al manubrio gli scoppi del motore (ma non sono fastidiosi), e dai 3.000 giri fino agli 8.000 in cui inizia la zona rossa si ha sempre tanta spinta. Si tratta comunque di una moto per patente A2, ma il cambio viene in aiuto per erogare al meglio la potenza con rapporti relativamente corti fino alla quinta, per poi allungare in sesta. Se si vuole guidare tranquilli e senza tirare troppo, si può viaggiare con marce alte senza dover scalare.
Altro punto forte la stabilità: nonostante il peso contenuto, la Hornet 500 mantiene sempre bene la strada anche ad alte velocità da una sensazione di precisione elevata. Subisce un po’ l’effetto delle turbolenze, ma nulla di ingestibile. Le sospensioni copiano bene anche in curva, il posteriore risulta un filo morbido con guida allegra ma viene invece in aiuto in città, soprattutto per assorbire le asperità del terreno.
La Hornet 500 una moto che si adatta: in città offre la leggerezza e la maneggevolezza necessaria per l’utilizzo quotidiano, e se si chiede un po’ di più nel misto la Hornet 500 si dimostra all’altezza della situazione. Si scende in piega senza problemi, ma le ruote un po’ piccole di sezione (120/70 anteriore e 160/60 al posteriore su cerchi da 17”) tendono a dare un senso di instabilità se si scende tanto. In realtà basta prenderci la mano, e si riesce anche a fare pieghe più accentuate. Freni ad hoc con l’anteriore ben mordente e modulabile, il posteriore preciso sulle correzioni e l’ABS che interviene solo quando serve e gestisce la frenata in modo ideale.
PREZZO E CONSIDERAZIONI
Honda CB 500 Hornet è disponibile al prezzo di 6.690 euro f.c. in tre diverse colorazioni: nero opaco, rosso e bianco. Honda mette anche a disposizione diversi pacchetti per personalizzare la moto tra cui lo Style pack (parabrezza a unghia scuro, cover per serbatoio, cover monoposto e adesivi per i cerchi). Il Comfort pack (manopole riscaldabili, presa sottosella e cavalletto centrale) è pensato per l’utilizzo di tutti i giorni, mentre il Travel pack comprende una borsa da serbatoio da tre litri e una da agganciare al posto del passeggero da 15 litri espandibile. Oltre ai pacchetti è disponibile in optional il bauletto da 35 litri.
La Hornet 500 è una moto semplice ma efficace, equilibrata in tutto e soprattutto ben funzionante; di fatto è difficile trovare qualcosa che non vada. Tra i contro si può dire che è una moto molto piccola per dimensioni, e le gomme con spessore ridotto rendono un po’ meno fluido il movimento quando si è in piega. D’altra parte, però i pro sono molti: il motore è ben deciso e pieno a tutti i regimi, l’elettronica funziona precisamente e la componentistica non è da entry level, nonostante la Hornet 500 si collochi nella fascia delle moto più economiche del suo segmento. Magari mancano gli “effetti speciali” di certa concorrenza cinese (soprattutto dal punto di vista del software), ma Honda è sempre Honda: capace di realizzare prodotti low cost come questo, ma con una qualità invidiabile.
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