Anteprime
Honda X-ADV: controllo totale
Il crossover-scooter giapponese è ancora più divertente e sicuro grazie all'elettronica che gestisce la trazione con un sistema regolabile e "ragiona" come sulle Africa Twin
Arriva il controllo di trazione regolabile
Per questo upgrade arrivato dopo solo un anno di vita, insieme a nuovi colori e a una versione depotenziata a 35 kW - Honda ha sviluppato un kit che limita la potenza a 35 kW (47,6 CV) ma la modifica è reversibile e lo scooter può tornare a potenza piena (55 CV) in un secondo tempo - la Casa giapponese non si è limitata ad adottare un banale ed invasivo filtro alle possibilità di divertirsi. No, ha montato l'HSTC settabile su due livelli. E se volete la massima libertà, ovvero far derapare la ruota posteriore in uscita di curva per, potete escluderlo.
Essere scooteristi-enduristi non è cosa banale quindi, qualora vogliate approcciare il mondo dell'off-road in modo graduale, c'è anche la ricetta pronta: premendo il tasto "G" si attiva una mappatura che, lavorando sulla modalità di cambiata del DCT, minimizza le perdite di trazione sui fondi accidentati. Con il model year 2018 arriva anche un differente settaggio: quando si usa il cambio in modalità manuale (MT), il limitatore interviene ben 900 giri più in alto, a quota 7.500. Si può insistere con la marcia, sfruttando tutto l'allungo del bicilindrico 700 da 55 CV.
Il cervello dell’X-ADV “ragiona” come l’Africa Twin
Immutato lo spirito dell'X-ADV: era e rimane un mezzo anticonformista, divertentissimo sullo sterrato dove le pedane aggiuntive (opzionali) offrono feeling nella guida in piedi. Certo, se proprio si vogliono indossare stivali da off-road, lo spazio per muoversi non è molto, ma l'X-ADV rimane comunque facile da indirizzare.
Su asfalto si comporta alla grande; non è agile come uno scooter tradizionale ma nei tratti più tortuosi è esaltante: è simile ad una moto e per questo si differenzia da tutti. Ha sospensioni morbide ma sincere, una frenata caparbia ma sempre gestibile e un motore brillante, soprattutto utilizzando il cambio in modalità manuale o in automatico con le mappature più sportive (S1, S2, e S3). Non bisogna poi dimenticare che ha tutto ciò che serve per muoversi senza pensieri, quotidianamente: un sottosella da 21 litri, il plex regolabile su 5 posizioni, la presa 12V e la Smart Key. Non costa poco (12.040 euro c.i.m.) ma in quanto a versatilità non lo batte nessuno. Nel mondo degli scooter, almeno.
Dati tecnici dichiarati
Motore
2 cilindri in linea 745,0 cc; 40,3 kW (55,0 CV) a 6.250 giri, 68,0 Nm (6,9 kgm) a 4.750 giri; serbatoio 13,0 lt
Trasmissione
finale a catena; frizione DCT, cambio automatico e manuale a 6 rapporti con comando elettronico
Ciclistica
telaio traliccio in acciaio; sosp. ant. forcella a steli rovesciati da 41 mm regolabile nel precarico e nell'idraulica in estensione, sosp. post. mono ammortizzatore regolabile nel precarico
Pneumatici (Freni)
ant. 120/70-17 (dischi 2x 296 mm); post. 160/60-15 (disco 240 mm)
Dimensioni (mm)
sella 820 mm, interasse 1.590 mm, lunghezza 2.245 mm, peso in ordine di marcia 238 kg
Dotazione
freno stazionamento pedane passeggero, presa da 12V, HSTC, cavalletti centrale/laterale, sottosella 1 casco integrale
Colori disponibili
argento, grigio,
rosso candy,
bianco (Tricolour HRC), rosso (CRF Rally)
Pregi e difetti
Pregi
Sospensioni
Cambio
Versatilità
Difetti
Spazio per i piedi
con stivali da enduro
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