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Piaggio Wi-Bike, la prova
Piaggio, dopo aver rivoluzionato il mondo dello scooter con l'MP3, ci riprova con la Wi-Bike, la sua interpretazione della bici a pedalata assistita. Già in vendita a partire da 2.890 euro. Ecco com’è fatta e come va
Adesso che comincia a intravedersi un nuovo paradigma tecnologico (la mobilità elettrica), quasi tutte le aziende tornano a interrogarsi sul loro ruolo, in molti casi tornando a diversificare la propria offerta, come ha fatto Renault con la Twizy. Piaggio, dopo aver inventato un nuovo mercato con l’MP3, ci riprova con la Wi-Bike, la sua interpretazione della bici a pedalata assistita.
Un lavoro non da poco, che però ha portato benefici in termini sia di ottimizzazione che di integrazione: tutti gli elementi vengono “inizializzati” al momento dell’acquisto (compresi gli smartphone associati) e da quel momento la Wi-Bike non funziona più se manca anche solo un elemento tra cruscotto, motore, batteria. Inoltre il modulo GPS/GPRS integrato, normalmente impiegato per memorizzare i percorsi, in questi casi consente di localizzare la bici proprio come un antifurto. Non mancano ovviamente le funzioni “social” come la condivisione delle informazioni sui propri percorsi ed eventualmente sui tempi di percorrenza.
La silenziosità e la fluidità di marcia sono gli aspetti su cui i tecnici Piaggio (la Wi-Bike nasce dal reparto Innovazione) hanno più lavorato, con risultati avvertibili. La prima sensazione in movimento è quella di una spinta “gentile”, senza i classici ronzii e gli strappi delle assistite della prima ora. Ottimo anche il bilanciamento generale del veicolo: motore e batteria sono vicini al baricentro della Wi-Bike, che non comunica mai sensazioni di pesantezza nemmeno inclinandola volutamente.
La vita a bordo è decisamente piacevole, soprattutto nella versione CVT una volta prese le misure del sistema, che trasmette sensazioni un po’ diverse dalla catena. La Wi-Bike può funzionare in diverse modalità. È possibile selezionare, con un comodo comando sulla manopola sinistra, i classici livelli di assistenza “fissa”, oppure accedere tramite la app a una serie di informazioni e di funzioni più sofisticate, come lo sforzo costante in cui l’elettronica si impegna a mantenere fisso lo sforzo per pedalare a prescindere dalla velocità e dalla pendenza della strada (a bordo sono presenti dei giroscopi).
Ci sono poi delle vere e proprie “mappe motore”, come la City che aumenta lo spunto al semaforo e la Hill che aumenta l’assistenza in salita e la riduce in discesa; e vista l’abbondanza di sensori non è escluso (nemmeno dal responsabile innovazione Piaggio Luca Sacchi) che possa arrivare in un futuro non lontano il Traction Control.
Mentre il classico mercato dei 50 sta evaporando come neve al sole, è evidente che l’esigenza di mobilità cittadina pratica e senza costi e complicazioni aggiuntivi è rimasta. Con la Wi-Bike, a Pontedera sperano non solo di conquistare nuovi clienti, ma di riconquistare i disaffezionati al 50, con un prodotto che verrà venduto dai loro concessionari, oltre che da negozi di biciclette e da nuovi canali come Enel Energia. A seconda del telaio e dell'allestimento, la Wi-Bike costa tra i 2.890 e i 3.490 euro chiavi in mano. Anzi no, scusate: la chiave non c’è...
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