Prove della redazione
Honda SH150i VS Piaggio Medley 150: è subito feeling
Intuitivi come pochi altri, i nuovi honda SH e piaggio medley hanno tutto quel che serve per chi deve spostarsi in città: agilità, prestazioni e un’ottima capacità di carico
Quando prendiamo in mano un oggetto per la prima volta e in un istante lo sappiamo usare – anzi ci sembra di conoscerlo da sempre – quella che proviamo è una sensazione piacevole e rassicurante.
La stessa che ci piace sentire quando salendo su uno scooter mai guidato siamo perfettamente a nostro agio. Tutto è lì dove ci aspettiamo di trovarlo, e quando ruotiamo per la prima volta l’acceleratore scatta immediata la sintonia. Questo è quello che si chiama feeling, ed è sempre il risultato di un progetto riuscito ed equilibrato come l’Honda SH, che dal suo esordio ha conquistato tutti per la sua immediatezza. Quel feeling che ritroviamo anche nel codice genetico del Piaggio Medley, arrivato sulla scena dal 2016 e rinnovato quest’anno proprio come il best seller giapponese.
Oggi nel segmento dei ruote alte questi sono i modelli di riferimento, due scooter che hanno tutto quel che serve per chi deve spostarsi in città: agilità, prestazioni e soprattutto un’adeguata capacità di carico. Entrambi sono disponibili nelle cilindrate 125 e 150, noi li abbiamo messi a confronto nella versione 150, quella ancora più versatile che consente l’accesso a tangenziali e autostrade.
Il nuovo Honda SH è disponibile anche 125, nella foto. Da sempre la pedana piatta è una delle sue caratteristiche e ora questo scooter offre anche un sottosella molto capiente, diviso in due porzioni e dotato di presa USB
Honda SH: il re dei ruote alte
L’Honda SH è da anni il riferimento della sua categoria. Evoluto e migliorato anno dopo anno, in quest’ultima versione ha fatto un ulteriore passo avanti. Lo stile è ancora più ricercato, la qualità costruttiva più curata, con plastiche ben verniciate, dall’aspetto solido e ancora meglio accoppiate. Oltre al nuovo design, la ciclistica è stata riprogettata con un telaio che ha consentito di ottimizzare gli spazi. Il serbatoio è stato spostato sotto la pedana e ora il sottosella è più capiente. Nel vano da 28 litri, diviso in due porzioni con tanto di presa USB, ci sta un casco integrale e resta spazio per una tuta antipioggia. Niente cassettini invece nel retroscudo, dove troviamo solo il gancio portaborse e lo sportellino che protegge il tappo di rifornimento.
Sull’SH la pedana è piatta e sufficientemente spaziosa. Il bauletto, da 35 litri, in cui sistemare due caschi, è compreso nella dotazione (come il parabrezza e i paramani) e, chicca, dialoga con la smart-key; quindi oltre a non dover infilare le chiavi nel blocchetto per accenderlo, anche per aprire il bauletto basta premere un pulsantino. Sembrano cose da poco, ma nella vita di tutti i giorni sono delle comodità a cui quando ci si abitua non si vuole più fare a meno.
Immediato e agile come sempre l’SH. E con il controllo di trazione lo si guida ancora più rilassati
Honda SH: la prova
Sul nuovo Honda SH la posizione di guida fa sentire tutt’uno con lo scooter: la sella è ben conformata, sostenuta ma non scomoda e i comandi al manubrio sono facilmente raggiungibili. Pratici per navigare nella strumentazione i due tasti sul lato sinistro, meno intuitiva la posizione del clacson.
Lo scatto al semaforo è pronto, e la trasmissione Honda conquista: fluida e silenziosa. Mai un sussulto, mai uno strappo: è sempre rapido, con le sospensioni che non beccheggiano troppo nell’apri-chiudi. Un pregio che su uno scooter, guidato a lungo, fa davvero la differenza.
Il nuovo motore, omologato Euro5, spinge sempre deciso e oltre ad essere pieno sotto e ai medi, allunga con decisione tanto che in autostrada, sulla strumentazione, abbiamo letto 120 km/h. Anche lanciato l’SH resta stabile e rassicurante, ma il suo habitat è la città: nel traffico la sua intuitività lo rende rapidissimo nello slalom. Il buon bilanciamento ne fa uno dei mezzi più agili e divertenti da guidare. Ora poi con il controllo di trazione (disinseribile) si apre ancora con più sicurezza il gas anche nei giorni di pioggia.
Il sistema Start & Stop è perfettamente tarato e si apprezza sempre il silenzio del motore spento al semaforo. Quell’attimo di pausa. Poi appena si ruota l’acceleratore il mono riparte senza alcuna esitazione, la risposta è immediata. Quindi perché disinserirlo? Le sospensioni digeriscono bene le sconnessioni. La frenata dell’Honda è pronta e modulabile e l’ABS entra solo quando serve. Il frontale ben conformato e il parabrezza proteggono bene, quest’ultimo è ben sagomato e non altera mai la visuale.
I consumi dichiarati nel ciclo WMTC sono 44,7 km/l e nella nostra prova non sono mai scesi mai sotto i 40 km/l, il che permette con un pieno di fare oltre 250 km.
L’honda SH ha una lunga storia,
più giovane il medley, la cui prima serie ha debuttato nel 2016
Piaggio Medley, la risposta italiana
Passando dall’Honda SH150i al Piaggio Medley 150 si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad uno scooter un po’ più compatto. Il merito è del design, della parte posteriore più snella, ma anche del fatto che qui mancano il parabrezza e il bauletto di serie, che rendono il jap un po’ più importante. Mantenendo il family feeling con gli altri modelli della gamma Piaggio, il piccolo Liberty e il midi Beverly, il nuovo Medley ha un look in cui spicca il frontale con ampia presa d’aria e gruppi ottici a led, come sull’Honda. La ciclistica ha mantenuto le caratteristiche del precedente, ma ci sono nuovi ammortizzatori posteriori, un pneumatico posteriore più largo, nuovi cerchi e una forcella di differente taratura, affinamenti di un progetto che ha mantenuto la sua peculiarità: la capacità di carico. Il sottosella, da 36 litri di capienza, è in grado di contenere due integrali. Nel retroscudo, oltre al gancio portaborse, c’è un vano diviso in due porzioni che consente di sistemare uno smartphone da 5” che si può ricaricare collegandolo alla presa USB. La piastra portapacchi è di serie, ma i bauletti, da 32 o 37 litri, sono optional. La strumentazione digitale ora è in grado di connettersi con il sistema multimediale Piaggio MIA, ma la predisposizione è di serie solo sulla versione S; per il base bisogna aggiungere 196 euro. Niente smart-key, per ora sul Piaggio, che ha la chiave da inserire nel blocchetto.
Il Piaggio Medley
è in vendita anche nella cilindrata 125 in versione base (3.599 euro c.i.m.)
e S (100 euro in più). Il sottosella ospita due caschi integrali; per chi vuole di più, fra gli optional ci sono due bauletti
da 32 o da 37 litri
Piaggio Medley: la prova
In sella al Medley si sta comodi, l’ergonomia, con il busto eretto e le braccia distese che impugnano il manubrio è leggermente diversa da quella dell’Honda, non tanto per la posizione del manubrio o della seduta che si rivela un po’ più comoda, quanto per la differente conformazione della pedana: il piccolo tunnel basso è vero che riduce un po’ lo spazio, ma consente di guidare meglio stringendolo coi piedi e facendo sentire più il contatto con lo scooter.
Il Medley è un ruote alte agile e compatto, con il plus di un vano sottosella enorme
Il Medley, come l’SH, è intuitivo fin dai primi metri. Nel traffico si rivela svelto ed equilibrato. Entra in curva rapido come il giapponese, rispetto al quale ha un assetto leggermente più rigido; in questo senso l’anteriore rigoroso del Medley ci ricorda quello del fratello maggiore Beverly quando si impostano le svolte. Il motore Piaggio, completamente rinnovato, offre uno spunto deciso al semaforo, dove come il giapponese ha tanta verve. La trasmissione pronta è una garanzia, così come il motore: eroga la potenza senza esitazioni. Anche l’allungo del Medley è buono e in autostrada il Piaggio supera i 115 km/h indicati.
Lo Start & Stop, anch’esso aggiornato nelle logiche di funzionamento, è effettivamente migliorato. Come sull’SH, quando ci si ferma arresta in pochi istanti il motore; ma se nelle continue ripartente nel traffico si vuole che resti acceso, senza premere il pulsante basta un colpettino di gas e il sistema riconosce la volontà del guidatore di mantenere vivo il motore. E di fare benzina... ci si dimentica: i consumi dichiarati sono di 41 km/l nel WMTC e nella nostra prova non siamo mai scesi sotto i 38 km/l. Pronta, efficace e ben modulabile la frenata. Elettronica? C’è ovviamente l’ABS, obbligatorio, ma non il traction control. Gli ammortizzatori filtrano bene le malformazioni, e come sul giapponese anche in coppia si viaggia bene.
Per metterli sul cavalletto centrale si fa poca fatica, ma entrambi hanno anche il laterale
I prezzi
Comodi in città e fuori, da soli o in due, a SH e Medley per essere perfetti manca solo il freno di stazionamento, utile quando si parcheggia in pendenza o si deve tirare fuori il telecomando sulla rampa del garage. I prezzi? Si va dai 3.799 euro c.i.m. del Medley, disponibile anche in versione 125 a 3.599 euro, ai 4.040 dell’SH150 (in vendita allo stesso prezzo del 125), che a fronte del maggior esborso offre una dotazione di serie più ricca.
Dati Tecnici
Honda SH 150i |
Piaggio Medley 150 ABS |
|
---|---|---|
Motore |
1 cilindro orizzontale | 1 cilindro orizzontale |
Raffreddamento |
Liquido | Liquido |
Alesaggio corsa |
60 x 55,5 mm | 58x58,7 |
Cilindrata (cc) |
153 | 155 |
Distribuzione |
monoalbero a 4 valvole | mono albero, 4 valvole |
Alimentazione |
Iniezione | Iniezione |
Serbatoio (litri/riserva) |
7 l | 7 l |
Frizione |
Automatica centrifuga | Automatica centrifuga |
Telaio |
Monotrave | Monotrave |
Materiale |
Acciaio | Acciaio |
Sospensione ant/regolazioni |
Forcella telescopica | Forcella telescopica |
Sospensione post/regolazioni |
Motore oscillante | Motore oscillante |
Pneumatico ant/post |
100/80-16";120/80-16" | 100/80-16";120/70-14" |
Freno anteriore |
Disco da 240 mm | Disco con ABS da 260 mm |
Freno posteriore |
Disco da 240 mm | Disco con ABS da 240 mm |
Lunghezza |
2.090 mm | |
Altezza sella |
799 mm | 799 mm |
Interasse |
1.350 mm | 1.395 mm |
Peso a secco |
134,1 kg (In ordine di marcia) | 136 kg |
Potenza max/giri |
12,4 kW (16,9 CV) a 8500 giri | 12,1 kW (16,4 CV) a 8.750 giri |
Coppia max/giri |
14,9 Nm a 6.500 giri | 12,1 Nm a 6.500 giri |
Pagelle
Voti alti per SH e Medley che sono il riferimento nel panorama degli scooter a ruote alte. Il giapponese ha una dotazione molto ricca e grazie al bauletto di serie, anche una grande capacità di carico complessiva. Il Medley offre quasi altrettanto, con un sottosella enorme in cui si possono sistemare due caschi integrali. Per quanto riguarda la guida sono molto simili, ma il Piaggio grazie al piccolo tunnel centrale e ad un assetto più sostenuto offre una precisione superiore. Da riferimento su entrambi la frenata. Sull’SH il controllo di trazione fa la differenza alla voce elettronica.
Gallery
Honda SH 150 |
Piaggio Medley 150 ABS |
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Pregi e difetti
Honda SH 150 2020 |
Piaggio Medley 150 ABS |
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---|---|---|
PREGI |
Qualità complessiva, dotazioni elettroniche | Capacità sottosella, maneggevolezza |
DIFETTI |
Assenza vani retroscudo, assenza freno stazionamento | Assenza freno stazionamento |
Listino
Honda
SH 150 ABS
Piaggio
Medley 150 ABS
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