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KTM Freeride E-XC: silenzio, si fa enduro

di Pino Mottola il 28/11/2014 in Anteprime

Oggetto fun per definizione, la KTM Freeride si fa ecologica senza snaturare il suo dna: ha un motore elettrico, una ciclistica dinamicamente elettrizzante ma un prezzo, poco popolare, di 11.860 c.i.m.

KTM Freeride E-XC: silenzio, si fa enduro
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Lo scetticismo spesso condiziona l'approccio, ma quando si è smentiti sul campo, quando si tocca con mano l'innovazione, la soddisfazione per la scoperta è ancora più grande. È stata esattamente questa la sinusoide di emozioni generata dalla prima presa di contatto con la KTM Freeride E-XC, la versione a motore elettrico della omonima moto austriaca in vendita a 11.860 euro chiavi in mano.

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Da lontano un occhio distratto potrebbe quasi non accorgersi della differenza tra la versione elettrica e quella a motore a scoppio: le sovrastrutture, infatti, sono le stesse. C'è solo un po' più di azzurro sulle plastiche, colore che KTM ha voluto abbinare alle sue versioni "E". Poi, più ci si avvicina, più emergono differenze: non c'è la marmitta, e il telaio ha la culla aperta e non chiusa. Osservandola da vicino, inoltre, si scopre un'altra cosa: nella zona delle pedane non c'è nessun comando, né la leva del cambio, né il pedale del freno.

Per il resto, la E-XC è una "moto vera" e, come tutte le KTM, emana quello spirito racing che da sempre accompagna i modelli di Mattighofen. Il banco di prova sono le montagne bergamasche, luoghi dove si pratica l'enduro con la "E" maiuscola. Ci siamo: l'abbigliamento è quello "giusto", la moto è già accesa, ma tutto intorno, nel bosco, c'è un silenzio surreale. Il selettore della mappatura è impostato sulla numero due (tre quelle disponibili) e al primo tocco di gas si percepisce di avere a disposizione qualcosa di sostanzioso.

La caratteristica dei motori elettrici è quella di non avere "vuoti" nell'erogazione, una curva di coppia molto piatta e, di conseguenza, una linearità di spinta eccezionale. Questa unità conferma tali peculiarità, facendo fermare i valori di potenza massima a 16 kW e la coppia massima a 42 Nm a soli 500 giri! Ecco, quella vera e propria botta che si avverte rovesciando la manopola del gas deriva proprio da tale valore.

Proprio per questo già con la mappa "2", la intermedia, nei tornanti in salita resi viscidi dalla pioggia e dalle foglie bagnate, è necessaria una certa attenzione nell'apertura del gas. In certi frangenti, infatti, è utile utilizzare il freno posteriore al manubrio per gestire al meglio la trazione in uscita di curva, un po' come si fa con la frizione.

Se c'è una cosa che proprio non manca a questa EXC è proprio la birra del motore: la coppia, del resto, nella sostanza è la stessa della Freeride 350 4T. L'inserimento della mappa "3" fa salire ancora di più la libidine e arrivare a 72 km/h (velocità massima) è davvero un attimo: presa la giusta confidenza, si inizia a utilizzare la esuberante coppia motore per far girare la moto, supportati anche da una ciclistica sincera e da un pacchetto sospensioni che, trattandosi di una KTM, è "racing oriented".
Nel suo concetto originario la Freeride nasce per essere una moto facile e, in certi frangenti, la versione "E" lo è ancora di più: per i meno avvezzi al fuoristrada, infatti, il freno posteriore al manubrio può facilitare nei single-track in discesa ricchi di tornanti stretti. Insomma, con questa Freeride ci si diverte tanto per la semplicità, la leggerezza e il bassissimo impegno psico-fisico. La vera differenza rispetto alle sorelle con il motore a scoppio" Una sola: l'unico rumore che accompagna ogni scorribanda è il sound delle ruote tassellate che scorrono sul selciato. Sulle prime questa cosa spiazza, ma vi assicuriamo che tale rumoroso silenzio è un elemento a cui ci abitua in fretta... perché comunicare con il proprio compagno di avventure, in una mulattiera in salita a gas spalancato e all'ombra della fitta vegetazione di pini non è per nulla banale, né tanto meno scontato.

Lo avete capito, questa versione elettrica ci è piaciuta non poco, però è necessario fare due considerazioni. Ricordando che è omologata per girare su strada con la patente A1 (quella cioè che si può prendere a 16 anni e che abilita alla guida dei mezzi con potenze fino a 11 kW), ha il suo limite più grande nella autonomia della batteria, che immagazzina soltanto 2,6 kWh: per quanto tempo si possa stare in giro dipende dall'intensità con cui si gira la manetta, dalla mappa selezionata e dal tipo di percorso: tanto per fare un esempio, lo scooter BMW C Evolution con una capacità di 8 kWh garantisce una percorrenza di circa 90 chilometri. Insomma, la E-XC non è la moto giusta per avventurarsi in sentieri sconosciuti, anche perché pensare di portarsi una batteria di scorta nello zaino è praticamente impossibile, visto il peso di 27 kg. Inoltre, per un'altra batteria dovete mettete in preventivo una spesa di 3 mila euro. Se volete semplicemente ricaricarla si ribalta la sella, si infila la spina del caricatore nella batteria, si aspettano 90 minuti (50 minuti per ricaricare all'80%)... e si riprende a giocare.

La seconda considerazione da fare, poi, riguarda il prezzo, che come su tutti i mezzi elettrici è ancora elevato: per mettere nel proprio garage la E-XC sono necessari 11.860 euro.
Alla fine viene da chiedersi, ma a chi si rivolge questa Freeride elettrica" In primo luogo alle persone dalla spiccata sensibilità "green". Anche chi ha voglia di cantare "fuori dal coro", però, troverà in questa moto un oggetto per farsi notare. Da non sottovalutare, poi, le enormi potenzialità che potrebbero svilupparsi se, all'interno dei bike park, riuscissero a farsi strada queste KTM. Con l'attuale autonomia, infatti, paiono proprio questi spazi organizzati i luoghi più adatti all'utilizzo (e al noleggio) della Freeride... che ad oggi, in fondo, è l'anello di congiunzione più riuscito tra una bicicletta e una moto.

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La gamma
Enduro, Cross e Motard, la gamma elettrica è servita. Del resto gli austriaci ci hanno abituato bene, e quando fanno le cose le fanno fino in fondo. Se la moto protagonista della prova è la E-XC, cioè la versione da Enduro, è importante ricordare come la Casa di Mattighofen abbia sviluppato anche una versione da cross (E-SX) e un'altra da motard (E-SM). La prima è destinata ai circuiti chiusi e, non caso, da un po' di anni viene utilizzata dai piloti del mondiale cross per una gara di beneficienza organizzata da Stefan Everts, il 10 volte iridato Motocross. La seconda, invece, strizza l'occhio a un più semplice e immediato utilizzo urbano. Elettroshock by KTM.

Analisi tecnica
A cura di Christian Cavaciuti
Sono almeno cinque anni che KTM lavora sulla elettrica, e la fisionomia del progetto è rimasta sempre la stessa: dimensioni e peso da 125 e tanta coppia. La Freeride "E" in veste definitiva ha infatti sospensioni e forcellone della Minicross 85 SX e, per contenere il peso, relativamente poca batteria; per lo stesso motivo, il caricabatteria è separato: pesa 6 kg e bisogna portarlo in uno zaino se si punta a ricaricare a metà percorso. La Samsung a ioni di litio è composta da 360 celle 18650, poco più grandi di una stilo AA e con chimica nichel-manganese-cobalto, attualmente il top come combinazione tra densità di energia, stabilità e sicurezza. Offre solo 2,6 kWh, non molto in assoluto, ma segna alla bilancia un accettabile 27 kg e consente di fare un "pieno" con appena 50 centesimi di euro. Ha una vita utile di 700 ricariche e ogni 10 ne richiede una lenta, per bilanciare le celle. Il motore, realizzato su specifiche KTM, è sincrono a magneti permanenti e a flusso assiale (il flusso elettrico si genera fra due dischi affacciati): più compatto, semplice da regolare e generoso in fatto di coppia.
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