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Honda VFR800X Crossrunner, il test
di Leslie Scazzola
il 31/10/2014 in Anteprime
La Honda VFR800F cambia "sesso" sposando la più intrigante filosofia crossover: gambe lunghe, vestitino attillato che piace e una dotazione che più completa non si può. Il tutto cucito intorno al V4 VTEC di ultima generazione incastonato nello storico telaio in alluminio VFR. Arriverà a gennaio 2015. Il prezzo è ancora indicativo ma si aggirerà sui 12.000 euro
Honda VFR800X Crossrunner, il test
Ci sono moto che nascono per emozionare, altre che ti conquistano per la loro versatilità e la concretezza di scelte tecniche efficaci. La nuova Honda VFR800X Crossrunner fa certamente parte della seconda tipologia: crossover nel vero senso del termine, comoda nel turismo quanto pratica nell'impiego urbano, che tradisce l'estrazione sport tourer dalla quale deriva la sua base ciclistica, per mostrare un carattere spigliato e divertente anche nel misto. Lontana dalle stravaganze stilistiche del modello che l'ha preceduta, la nuova Crossrunner non è altri che l'interpretazione "all-terrain" della VFR800F, più in linea con le attuali tendenze del mercato.
La base tecnica e la dotazione di serie sono identiche: motore V4 da 106 CV con distribuzione VTEC, telaio in alluminio a doppio trave, monobraccio con capriata di rinforzo, controllo di trazione regolabile su due livelli (più la disattivazione), manopole riscaldabili (5 regolazioni), luci e indicatori di direzione con disinserimento automatico a led e pinze freno anteriori radiali a quattro pistoncini con ABS a due canali. Differisce, invece, per elementi specifici, quali: le sospensioni con escursione maggiorata, la strumentazione full digit completa di indicatore del rapporto inserito, la posizione di guida più eretta data dal manubrio alto (arretrato e più largo rispetto alla vecchia Crossrunner).
Il design segue le linee già proposte dalla maxi Crosstourer 1200, dalle forme compatte molto più appaganti, grazie alla soluzione del radiatore davanti al motore, ereditata anche questa dall'ultima VFR800F, rispetto ai due laterali della precedente versione. L'arrivo presso le concessionarie è previsto per gennaio 2015, mentre del prezzo per ora si sa solo che si aggirerà intorno ai 12.000 euro, comunque non superiore allo stesso della sorella VFR800F.
La base tecnica e la dotazione di serie sono identiche: motore V4 da 106 CV con distribuzione VTEC, telaio in alluminio a doppio trave, monobraccio con capriata di rinforzo, controllo di trazione regolabile su due livelli (più la disattivazione), manopole riscaldabili (5 regolazioni), luci e indicatori di direzione con disinserimento automatico a led e pinze freno anteriori radiali a quattro pistoncini con ABS a due canali. Differisce, invece, per elementi specifici, quali: le sospensioni con escursione maggiorata, la strumentazione full digit completa di indicatore del rapporto inserito, la posizione di guida più eretta data dal manubrio alto (arretrato e più largo rispetto alla vecchia Crossrunner).
Il design segue le linee già proposte dalla maxi Crosstourer 1200, dalle forme compatte molto più appaganti, grazie alla soluzione del radiatore davanti al motore, ereditata anche questa dall'ultima VFR800F, rispetto ai due laterali della precedente versione. L'arrivo presso le concessionarie è previsto per gennaio 2015, mentre del prezzo per ora si sa solo che si aggirerà intorno ai 12.000 euro, comunque non superiore allo stesso della sorella VFR800F.
La nuova VFR800X Crossrunner appare fin dai primi metri più comoda e sfruttabile della precedente generazione: il posizionamento del manubrio più vicino al pilota regala non solo una sensazione di perfetto controllo, ma ne esalta anche la maneggevolezza e la facilità di guida grazie all'ampia leva offerta. La VFR800X nasconde bene i suoi 242 kg e si fa apprezzare per l'immediatezza della ciclistica, priva di complicanze elettroniche tanto di moda (leggasi sospensioni elettroniche) ma lo stesso parecchio efficace.
Con la sola eccezione della scarsa protezione aerodinamica, la crossover di Tokyo convince perché accogliente, priva di vibrazioni (percettibili solo spremendo a fondo i rapporti) e con "gambe" tarate morbide, che permettono di affrontare senza patemi anche le buche più insidiose. L'ultima versione del collaudato quattro cilindri a V si fa subito apprezzare per il migliorato funzionamento del sistema VTEC, che sin dalla sua prima implementazione sulla VFR800 del 2002 non ha mai convinto fino in fondo. Come ben noto, ai bassi e medi regimi il V4 impiega due valvole per cilindro invece di tutte quattro (così da consumare meno in ambito turistico), per poi utilizzarle tutte insieme una volta oltrepassati un numero di giri prestabilito, posizionato a 6.600 giri.
Rispetto alla precedente versione, la nuova Crossrunner gode di un motore non solo più potente e dalla schiena ai medi regimi arricchita, ma anche di un VTEC dal funzionamento finalmente fluido e regolare, senza l'effetto "due tempi" improvviso delle precedenti generazioni, a tutto vantaggio di una maggiore linearità di marcia e piacere di guida. Il propulsore, poi, è più pastoso lungo tutto l'arco di erogazione, nonché capace di trottare anche a regimi molto bassi senza strappare troppo. Non impressiona in termini di spinta (sotto i 6.600 giri sembra un seicento di qualche anno fa), ma questo non lo ha mai fatto; però se si tirano a dovere i rapporti, mette in mostra un'anima discretamente sportiva.
Con la sola eccezione della scarsa protezione aerodinamica, la crossover di Tokyo convince perché accogliente, priva di vibrazioni (percettibili solo spremendo a fondo i rapporti) e con "gambe" tarate morbide, che permettono di affrontare senza patemi anche le buche più insidiose. L'ultima versione del collaudato quattro cilindri a V si fa subito apprezzare per il migliorato funzionamento del sistema VTEC, che sin dalla sua prima implementazione sulla VFR800 del 2002 non ha mai convinto fino in fondo. Come ben noto, ai bassi e medi regimi il V4 impiega due valvole per cilindro invece di tutte quattro (così da consumare meno in ambito turistico), per poi utilizzarle tutte insieme una volta oltrepassati un numero di giri prestabilito, posizionato a 6.600 giri.
Rispetto alla precedente versione, la nuova Crossrunner gode di un motore non solo più potente e dalla schiena ai medi regimi arricchita, ma anche di un VTEC dal funzionamento finalmente fluido e regolare, senza l'effetto "due tempi" improvviso delle precedenti generazioni, a tutto vantaggio di una maggiore linearità di marcia e piacere di guida. Il propulsore, poi, è più pastoso lungo tutto l'arco di erogazione, nonché capace di trottare anche a regimi molto bassi senza strappare troppo. Non impressiona in termini di spinta (sotto i 6.600 giri sembra un seicento di qualche anno fa), ma questo non lo ha mai fatto; però se si tirano a dovere i rapporti, mette in mostra un'anima discretamente sportiva.
Le sospensioni finalizzano un carattere più dinamico e reattivo tra le curve, dove, con il supporto delle ottimo Pirelli Scorpion Trail, la Crossrunner sfoggia un dinamismo piacevolmente aggressivo e rassicurante in appoggio, oltre ad una maggiore luce a terra. Per avere tutto ciò, però, abbiamo dovuto agire sui registri del precarico molla e dell'idraulica in estensione di entrambe le sospensioni, per ovviare ad alcuni decisi ondeggiamenti rilevati a centro curva, a causa dalla loro taratura di base troppo soft.
Una volta settata a dovere, ci è piaciuta la rapidità di esecuzione delle curve strette e la sicurezza trasmessa dall'impianto frenante, potente e progressivo oltre che dotato di un sistema ABS invasivo al punto giusto. Un po' come il controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control), in grado di smorzare le perdite di aderenza con dolcezza e linearità a patto di inserire il livello di azione adatto alle proprie capacità di guida. Per i piloti esperti, infatti, consigliamo di adottare l'impostazione più "libera". La Honda VFR800X Crossrunner si dimostra nella sostanza una moto facile e intuitiva, confortevole lungo ogni tragitto e capace anche di esprimere allo stesso tempo un carattere godibile e grintoso. Una moto pronta a qualsiasi avventura. Basta inserire la marcia e via.
Una volta settata a dovere, ci è piaciuta la rapidità di esecuzione delle curve strette e la sicurezza trasmessa dall'impianto frenante, potente e progressivo oltre che dotato di un sistema ABS invasivo al punto giusto. Un po' come il controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control), in grado di smorzare le perdite di aderenza con dolcezza e linearità a patto di inserire il livello di azione adatto alle proprie capacità di guida. Per i piloti esperti, infatti, consigliamo di adottare l'impostazione più "libera". La Honda VFR800X Crossrunner si dimostra nella sostanza una moto facile e intuitiva, confortevole lungo ogni tragitto e capace anche di esprimere allo stesso tempo un carattere godibile e grintoso. Una moto pronta a qualsiasi avventura. Basta inserire la marcia e via.
Honda VFR800X Crossrunner, il test
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