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La moto più sorprendente di Eicma? Dalla Cina la Benda Napoleonbob 250!
Motore V-Twin con funzione portante, forcella simil-quadrilatero e doppio ammortizzatore posteriore ma con leveraggio progressivo: la Benda Napoleonbob 250 è una bobber a dir poco anticonformista
Vagavamo senza meta nella confusione di Eicma, pensando al motore Honda V3 e alla Bimota KB988 Rimini, quando l'occhio ci è caduto sullo stand di Benda, produttore cinese (Hangzhou Saturn Power Technology Co.) distribuito da Keeway e ancora poco conosciuto in Italia, ma che si è fatto notare per la sua passione per le cruiser anticonformiste, come la LFS700, una power cruiser con motore 4 in linea 700 e gomma posteriore da 310/35 (ora scesa a un più ragionevole 180/55) e la Dark Flag 500 con motore V4.
Sul palco di Eicma, Benda aveva anche la famiglia Napoleonbob, composta dalla 500 e da una nuova 250 dalla ciclistica curiosa – per non dire sbalorditiva. In particolare, per lo stravagante avantreno che ricorda le forcelle "girder" riportate brevemente alla ribalta da Confederate una ventina di anni fa, ma che è in realtà differente.
Avantreno multilink?
Come è costume dei cinesi, lo scarno materiale a disposizione non dà particolari spiegazioni sul sistema: né a livello di funzionamento né a livello di funzione che, immaginiamo, è prima di tutto quella di stupire. E bisogna dire che ci riesce, perché la coesistenza di una forcella e di due ammortizzatori collocati lateralmente in diagonale non può che catturare l'attenzione.
L'avantreno di questa Benda funziona probabilmente come un Telelever in forma ridotta, con le canne forcella prive di molle e idraulica e gestione dell'affondamento affidata ai due ammortizzatori laterali. Il movimento della ruota è quello previsto dalla classica forcella, ma con una piccola forma di progressione delle forze legata al fatto che le molle sono inclinate rispetto alla direzione di affondamento.
Non basta, perché i tecnici Benda si sono interessati anche al posteriore, prevedendo una formula in stile "hard tail" ma con un cinematismo articolato per il fissaggio del doppio ammortizzatore, che anche in questo caso realizza una piccola forma di progressione oltre a far lavorare i due ammortizzatori in trazione anziché in compressione.
Benda: think different
Che dire di queste soluzioni? Senz'altro sono indice della crescente intraprendenza della Cina anche in ambito tecnico. Peraltro nel catalogo Benda non sono particolarmente evidenziate: come se fare qualcosa di "diverso" in ambito tecnico oltre che stilistico fosse normale (tanto per fare un confronto, pensiamo a quanto marketing Italjet costruì negli Anni 90 sull'avantreno del Formula e del Dragster).
In comune con il caso Italjet, bisogna dire che queste soluzioni sono riservate a veicoli dalle prestazioni limitate: il V-twin 250 della Napoleonbob, peraltro un moderno bialbero raffreddato a liquido, eroga 26 CV per una velocità massima di 120 km/h. Con un peso di 182 kg, ruote da 18" e un baricentro comunque basso, non stiamo parlando di una supersportiva in cui il comportamento dell'avantreno è critico, ma di un veicolo da passeggio che punta tutto sulla personalità.
Personalità che senz'altro non manca alla Napoleonbob, anche se la messa a punto di queste sospensioni non sarà magari ottimale e il peso delle strutture che le realizzano è senz'altro elevato. Abbiamo verificato guidando la LFS700 che al momento la voglia di stupire prevale sull'esigenza di offrire un veicolo armonizzato nella ciclistica e nella guida.
E comunque Benda è una delle dimostrazioni più evidenti – se ancora ce ne fosse bisogno – che i cinesi non si limitano più a copiare, ma hanno iniziato a pensare con la loro testa. Per quanto sia una testa che ragiona in modo diverso dal nostro.
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