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Ducati Panigale V4 2025: rivoluzione rossa

Christian Cavaciuti
di Christian Cavaciuti il 25/07/2024 in Moto & Scooter
Ducati Panigale V4 2025: rivoluzione rossa
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La Casa emiliana lancia la nuova versione della sua ipersportiva: moltissime le novità dal punto di vista ciclistico ed elettronico, mentre il motore è immutato ma è più potente di prima. Ecco com'è fatta

Che di novità ce ne siano è evidente, come testimonia il comunicato stampa fiume che accompagna il lancio alla stampa della Ducati Panigale V4 modello 2025, la moto più estrema e prestazionale tra le moto più estreme e prestazionali in commercio. Bel 75.191 caratteri per elencare tutte le meraviglie di una moto che, a prima vista, è un vero capolavoro.

Un capolavoro che ricorda la 916; e a ben vedere le due moto, separate da 30 anni, hanno molti elementi in comuni dal punto di vista estetico, primo su tutti i fari bene in vista, una linea più orizzontale e meno avvolgente. Non si tratta solo di una scelta estetica, ma dettata da esigenze aerodinamiche: la ruota anteriore è più staccata dalla carena, migliorando il raffreddamento. Ciò riduce l'effetto del vento trasversale ad alte velocità e migliora la velocità nei cambi di direzione. Il design - curato da Andrea Adamo - è caratterizzato da un musetto in stile Formula 1 con i doppi alettoni a cascata, e segna un cambio di passo per la settima generazione della supersportiva di Borgo Panigale. 

 

DUCATI PANIGALE V4 2025: IL MOTORE

Noi di Dueruote abbiamo avuto la fortuna di averla vista in anteprima. E possiamo garantire che la Ducati Panigale V4 modello 2025 rappresenta comunque un cambio generazionale. Non tanto dal punto di vista del motore, che resta il V4 a 90° ruotato all’indietro di 42°.derivato dalla MotoGP con albero controrotante (altra tecnologia mutuata dalle gare). La Panigale V4 2025 è equipaggiata con il Desmosedici Stradale da 1.103 cc, che in questa versione rispetta le normative Euro5+.

La riduzione delle emissioni inquinanti e acustiche viene accompagnata da un aumento delle già elevate prestazioni, con una potenza massima di 216 CV (159 kW) a 13.500 giri/minuto. Un risultato ottenuto grazie a diverse evoluzioni nelle componenti interne che offrono una performance globalmente superiore, grazie anche a un alleggerimento di 1 kg per il peso del motore, con benefici importanti a livello di riduzione delle inerzie. Potenza e coppia possono crescere ulteriormente raggiungendo rispettivamente i 228 CV e i 127,8 Nm montando lo scarico full-racing  firmato Akrapovic.

 

Ducati Panigale V4 2025: rivoluzione rossa

DUCATI PANIGALE V4 2025: IL CAMBIO

Dal punto di vista del cambio, non potendo introdurre un cambio seamless (che sarebbe costato moltissimo), il cambio a sei rapporti è dotato del nuovo comando Ducati Quick Shift (DQS), in cui la leva del cambio non prevede interposizione di micro-switch ad effetto Hall. Questo è possibile perché la strategia elettronica di assistenza alla cambiata è basata unicamente sul sensore che fornisce l’informazione della marcia inserita e la posizione in gradi del tamburo del cambio. Il beneficio per il pilota è quello di un feeling di cambiata più diretto, con corsa ridotta, ripetibile e meno “gommoso” che si apprezza particolarmente nella guida in pista.

La frizione, in bagno d’olio e con comando idraulico, a 11 dischi guarniti e prevede un sistema ad asservimento progressivo che permette di incrementare il carico sui dischi senza penalizzare lo sforzo alla leva richiesto al pilota per il disimpegno della frizione.

 

DUCATI PANIGALE V4 2025: LA CICLISTICA

Se sul fronte motoristico Ducati non ha stravolto il motore, sul fronte della ciclistica invece ha lavorato moltissimo. La nuova Panigale V4 mantiene come elemento stressato della ciclistica il motore Desmosedici Stradale, a cui si collega il telaio Front Frame in alluminio rivisto nella rigidezza laterale. Il telaietto anteriore è in tecnopolimero. Al posteriore, il reggisella – fissato superiormente al Front Frame e inferiormente alla testa della bancata posteriore – è costituito da due semigusci in alluminio fusi in conchiglia che abbracciano la parte sottosella del serbatoio.

Il retrotreno è completamente nuovo, con un inedito forcellone bibraccio controllato da una sospensione ispirata nei leveraggi a quello della DesmosediciGP. Il gruppo forcellone/sospensione/ruota posteriore è più leggero di 3,27 kg rispetto alla precedente Panigale, con un sostanziale miglioramento della guida dovuto alla riduzione delle masse non sospese. Il perno forcella è ora in alluminio anziché in acciaio. La base di sterzo in alluminio è ora realizzata tramite forgiatura, come già la testa di sterzo, caratterizzata da un nuovo design.

Sul modello 2025, il Front Frame è stato rimodulato nella rigidità laterale (-40%) per migliorare il feedback del pilota sull’anteriore e il comportamento ai massimi angoli di piega, ottenendo anche il beneficio collaterale di una riduzione del peso del componente pari a 0,730 kg.

 

Ducati Panigale V4 2025: rivoluzione rossa

L'INEDITO FORCELLONE BIBRACCIO 

La sospensione posteriore sfrutta un leveraggio fissato al motore Desmosedici Stradale tramite un forgiato di alluminio. Il leveraggio reagisce ai movimenti impressi da un forcellone bibraccio in alluminio fuso in conchiglia a bassa pressione, caratterizzato da un design che unisce le esigenze in termini di rigidezza e feedback richieste da Ducati Corse con la scelta di mantenere l’impianto di scarico posizionato sotto il motore sulla moto di serie.

Il nuovo forcellone Ducati Hollow Symmetrical Swingarm è caratterizzato da bracci laterali dal design alleggerito e ampie asole sui lati, con struttura scatolata interna svuotata per maggior leggerezza. Il cursore tendicatena sul lato sinistro è in alluminio ricavato dal pieno per sopportare i carichi derivanti dal tiro catena.

La rigidezza laterale si riduce (-37% rispetto al monobraccio precedente) così come il peso, grazie alle due ampie asole di alleggerimento, migliorando la trazione e il feeling del pilota nelle accelerazioni in uscita di curva. Il gruppo sospensione/forcellone/cerchio posteriore forgiato pesa 3,27 Kg meno del precedente e risulta più efficace nello scaricare a terra la potenza. L’interasse del forcellone è di 618 mm, con un aumento di 16 mm rispetto al monobraccio montato sulla precedente Panigale V4, definito per riequilibrare il carico sull’avantreno a seguito delle maggiori spinte longitudinali possibili grazie al maggior grip meccanico del posteriore. Migliorano quindi trazione, ma anche tenuta della traiettoria, in uscita di curva.

 

DUCATI PANIGALE V4: LE SOSPENSIONI

La Panigale V4 monta una forcella Showa Big Piston Fork (BPF) con steli cromati da 43 mm di diametro, completamente regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione, e nel precarico molla. I foderi forcella alloggiano steli cromati su cui sono fissate pinze freno radiali Brembo. Il pacchetto anteriore è completato dall’ammortizzatore di sterzo Sachs. Al posteriore c’è un ammortizzatore Sachs completamente regolabile fissato da un lato al motore Desmosedici Stradale tramite un forgiato di alluminio.

Rispetto al modello precedente di Panigale V4, la forcella è caratterizzata da una corsa ruota aumentata di 5 mm in analogia a quanto già avvenuto con le unità event-based della V4 S 2022. Questa scelta migliora la capacità di “copiare” l’asfalto e la stabilità in accelerazione, e accentua i trasferimenti di carico sfruttando la maggior corsa negativa della forcella, aumentando grip e feeling in inserimento curva.

La Panigale V4 S è invece equipaggiata con sistema Ducati Electronic Suspension (DES) 3.0, basato su forcella pressurizzata Öhlins NPX-30, ammortizzatore posteriore Öhlins TTX36 e ammortizzatore di sterzo sempre Öhlins. Su questa versione le sospensioni e l’ammortizzatore di sterzo sono controllati dal nuovo sistema di controllo event-based di terza generazione Öhlins Smart EC 3.0, gestibile dal pilota attraverso un’interfaccia di regolazione OBTi (Objective Based Tuning Interface) ampliata e migliorata nelle funzionalità.

Sia la forcella che l’ammortizzatore ora sono dotati di valvole idrauliche a rocchetto che sostituiscono le precedenti a spillo, con benefici in termini di guadagno in apertura (e quindi una maggior reattività nei cambi di frenatura idraulica) e di ampiezza del range di regolazioni offerto. In questo modo è possibile definire tarature dell’idraulica ancora più adatte all’uso stradale oppure a quello in pista, associate agli opportuni Riding Mode, riducendo i compromessi nella definizione dell’assetto sospensioni per i diversi impieghi.

 

DUCATI PANIGALE V4: I FRENI HYPURE

La gamma Panigale V4 monta le nuove pinze monoblocco Brembo Hypure che rappresentano l’evoluzione delle Stylema. Rispetto a queste ultime, le HypureTM riducono il peso – già riferimento del segmento – di 30 g a pinza grazie al loro innovativo design asimmetrico, senza compromettere la rigidità. Questa maggior leggerezza garantisce un aumento dell’agilità della moto grazie alla diminuzione delle masse non sospese, diminuendo così lo sforzo del pilota negli inserimenti in curva e nei cambi di direzione.

Grazie a un nuovo design per il sistema di fissaggio delle pastiglie, Hypure riduce di un valore fino al 15% gli assorbimenti per coppia residua – lo strisciamento delle pastiglie sul disco quando non viene applicata forza alla leva – limitando i consumi e le emissioni inquinanti. Inoltre, grazie ad avanzate capacità di scambio termico (a parità di energia frenante, la pinza cede fino al 4% di calore in più) la nuova Hypure, e quindi la Panigale V4, offre prestazioni più costanti in frenata, offrendo una maggior confidenza al pilota.

Le nuove pinze Brembo, realizzate per fusione in gravità in lega alluminio-silicio, hanno ciascuna quattro pistoncini da 30 mm di diametro che lavorano su dischi da 330 mm di diametro, garantendo un’eccezionale potenza frenante. Mentre al posteriore troviamo un disco singolo 245 mm (-0,5 mm di spessore, per un risparmio di 80 g) con pinza a 2 pistoncini.

 

DUCATI PANIGALE V4: L'ELETTRONICA

La Panigale V4 2025 alza ulteriormente il livello del suo pacchetto elettronico. A supporto dei suoi controlli, infatti, a fianco della piattaforma inerziale a sei assi da cui la centralina riceve i valori di rollio, imbardata e beccheggio, Ducati ha sviluppato la funzionalità DVO, in grado di simulare l’input di 70 sensori. La piattaforma inerziale, inoltre, è stata spostata dal telaietto anteriore in zona serbatoio. Oltre a un maggior isolamento dalle vibrazioni, la IMU è più vicina al baricentro della moto, rendendo più precisi i suoi rilevamenti.

Il pacchetto elettronico della nuova Panigale V4 si evolve in maniera significativa rispetto al modello precedente, grazie all’applicazione del Ducati Vehicle Observer (DVO), all’introduzione di novità meccaniche per il sistema di cambiata assistita DQS, e al debutto in prima mondiale del sistema di frenata combinata Race eCBS sviluppato in collaborazione con Bosch.

 

IL SISTEMA E-CBS

L'eCbs è un sistema di frenata combinata, con funzionalità Cornering, sviluppato da Bosch in collaborazione con Ducati, capace di applicare autonomamente pressione frenante al posteriore, secondo strategie predefinite, quando il pilota attiva il comando anteriore. Il sistema interviene analogamente a quanto viene effettuato dai piloti professionisti ai livelli riservati all’uso in pista, migliorando invece sicurezza e stabilità nell’impiego stradale.

Il Race eCBS prevede sette livelli, differenti per le modalità di intervento dell’ABS e per l’entità del contributo del freno posteriore. Quest’ultimo viene azionato dal sistema in funzione della strategia del sistema e della pressione esercitata sul comando anteriore dal pilota, che può naturalmente gestire il freno posteriore in ogni momento attraverso il comando a pedale. Il sistema arriva ad applicare, nei livelli più prestazionali e dedicati all’uso in circuito, fino al 15,5% della forza frenante sul posteriore.

I livelli da 1 a 5 sono studiati per la guida in circuito. Sui livelli 1 e 3 è attiva la frenata combinata, nelle due diverse modalità Track Plus e Track. I livelli 6/7 sono dedicati alla guida stradale. Anche in questo caso il sistema attiva la frenata combinata, con logiche orientate alla sicurezza e alla stabilità.

I livelli 2 e 4 attuano le stesse strategie di 1 e 3, disattivando però la frenata combinata, per i piloti esperti che desiderano mantenere pieno controllo sul comando del freno posteriore. Il livello 5 abilita invece lo “slide by brake” per avere assistenza nella manovra di derapata in ingresso curva.

 

L'INEDITO DUCATI VEHICLE OBSERVER

Moltissimi i controlli elettronici di cui è dotata la moto: trazione, impennata, slide laterale, power launch (per le partenze), quickshifter bidirezionale nel cambio, freno motore e sospensioni. I controlli dedicati alla gestione della trazione (DTC) e dell’impennata (DWC) evolvono nel loro funzionamento grazie a un algoritmo, sviluppato da Ducati Corse, denominato Ducati Vehicle Observer (DVO). Questo algoritmo consente di stimare istantaneamente grandezze fisiche, cinematiche e dinamiche non misurabili nella pratica, che impattano sulle forze a terra, sulle accelerazioni e sulle coppie massime sopportabili dal veicolo nelle varie condizioni di guida.

Il sistema di fatto simula la presenza, sulla nuova Panigale V4, di sensori in grado di misurare settanta grandezze fisiche in aggiunta a quelle rilevate dalla piattaforma inerziale, consentendo di stimare con precisione tanto le spinte operative che quelle massime sopportabili dalla moto in quel determinato momento.

I controlli DTC e DWC, grazie alle grandezze aggiuntive calcolate dal DVO, sono in grado di definire i target di slittamento e impennata con precisione molto maggiore rispetto a quanto avveniva utilizzando solamente i dati forniti dalla piattaforma inerziale. In questo modo, i controlli intervengono in modalità quasi predittiva, consentendo al pilota di sfruttare in maniera più efficace le prestazioni della moto.

 

I RIDING MODE

I riding mode consentono di scegliere fra tre differenti stili di guida preimpostati per offrire un comportamento della Panigale V4 perfettamente adattabile al pilota, al tipo di tracciato e alle condizioni ambientali. Ciascun Riding Mode è programmato per variare istantaneamente il carattere del motore, i parametri dei controlli elettronici e, nella versione S, anche l'assetto delle sospensioni.

In particolare, la risposta dell’acceleratore Ride by Wire e l’erogazione del motore viene definita da diversi Power Mode (Full, High, Medium, Low) la cui logica è stata rivista e ricalibrata per adeguarsi alle caratteristiche del nuovo motore omologato Euro5.2.

Il Power Mode Full permette al motore di esprimere tutto il suo potenziale con curve di coppia senza filtri elettronici, eccetto per la prima marcia. Non è associato ad alcun Riding Mode nella configurazione di default.

I Power Mode High e Medium sono caratterizzati da un sistema di gestione delle mappe Ride by Wire con taratura dedicata per ciascuna delle sei marce, che garantisce al pilota di ottenere sempre la spinta ottimale ad ogni apertura del gas. Le calibrazioni dedicate alla Panigale V4 garantiscono la massima correlazione fra il valore di coppia richiesto dal pilota e quello effettivamente erogato.

Il Power Mode Low, invece, è stato studiato per la guida su strada o per i fondi a bassa aderenza, limitando la potenza massima della moto a 160 CV e offrendo una risposta al gas particolarmente gestibile.

 

Ducati Panigale V4: ecco il modello 2025
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