Moto & Scooter
LML Star 200 4T
Lo scooter vintage prodotto in India conserva immutato il fascino, ma cresce nella cilindrata, monta un telaietto in tubi posteriore e riceve piccoli aggiornamenti estetici. Arriverà nelle concessionarie da luglio a partire da 2870 euro chiavi in mano
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La Star 200 4T è solo all'apparenza identica alle versioni 125,150 e 151 già in catalogo. Monta, infatti, una nuova parabola del faro anteriore, ha una sella più accogliente e alcuni dettagli sono stati rivisti. Si va dai profili cromati delle frecce, alla strumentazione che comprende anche la spia del folle e quella che segnala l'utilizzo del freno posteriore (utile per evitare di viaggiare col piede appoggiato sul pedale), per finire sul parafango posteriore è stato applicato un catarinfrangente.
A parte questi piccoli aggiornamenti estetici la novità vera della Star 200 è il telaietto posteriore in tubi d'acciaio elettro saldati "nascosto" all'interno della scocca. Una soluzione che contribuisce a irrigidire la struttura portante della LML.
Inoltre debutta il motore da 199 cc che vanta una potenza di 8,6 KW (11,6 CV) a 6250 giri e una coppia di 14,5 Nm pari a 1,4 Kgm a 4250 giri. Questo monocilindrico, sempre raffreddato ad aria, è alimentato da un carburatore, ma nei prossimi mesi sarà disponibile anche la versione a iniezione. Una soluzione che, come ci è stato spiegato dai tecnici, consentirà di ottimizzare il rendimento del propulsore e contribuirà anche a ridurre sensibilmente i consumi (dichiarati circa 50 km/l). Inoltre, grazie anche alle modifiche sul telaio, questo motore è posto quasi al centro della parte posteriore della scocca e il classico sbilanciamento sul lato destro, come abbiamo avuto modo di costatare guidandola, si percepisce meno. Per essere al passo col nuovo motore, anche la frizione è stata riprogettata. È rimasta ovviamente la classica pedivella per l'avviamento, ma non manca il pulsantino sul manubrio per l'avviamento elettrico.
La capacità di carico della Star è affidata alla pedana e al capiente vano nel retroscudo.
Nonostante il prezzo contenuto, inferiore ai 3000 euro, la qualità di questo scooter è discreta: la Star, prodotta e assemblata interamente in India negli stabilimenti LML di Kanpur, è curata negli assemblaggi e in particolare nelle verniciature. A proposito di vernici, come sul resto della gamma anche la Star 200 può essere fatta e verniciata ad hoc: basta collegarsi al sito della LML Italia e sbizzarrirsi con il configuratore scegliendo colori e accessori e il gioco è fatto. In sole due settimane potrete ritirare dal concessionario, in Italia sono circa 300, la vostra creazione.
Guidando la Star nel traffico, le peculiarità, nonché i difetti storici della PX, li ritroviamo anche sulla nuova versione 200 anche se va sottolineato che il motore, sistemato più al centro della scocca, riduce la sensazione di sbilanciamento sul lato destro.
L'avantreno della Star complice le ruote piccole è come sempre maneggevole, ma fin troppo reattivo a discapito della stabilità, complice la distribuzione dei pesi con il posteriore nettamente più caricato, quando si superano i 50 km/h.
La frenata del disco anteriore è sempre pronta, mentre il freno a tamburo posteriore, nonostante le modifiche, è ancora poco incisivo; inoltre bisogna abituarsi a modulare la frenata alzando il piede dalla pedana.
Nella breve presa di contatto sulle strade intorno a Caserta, sede dell'importatore italiano della LML, abbiamo apprezzato l'erogazione più decisa del nuovo motore 200 che non solo offre più spunto ai bassi regimi, ma si dimostra più elastico anche a quelli intermedi. La frizione è morbida da azionare ma ha un attacco un po' brusco, mentre il cambio - rispetto alle versioni 125 e 150 - è più duro negli innesti e, senza giocare un po' con la manopola, si fa fatica a innestare la prima. A tal proposito, però, va precisato che i modelli che abbiamo testato erano davvero nuovi.
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