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Taiwan, il regno degli scooter

di Stefano Borzacchiello il 17/02/2009 in Moto & Scooter

Siamo stati sull'isola del Pacifico che in aprile ospiterà la più grande fiera asiatica della moto. Ecco come convivono ritmi frenetici e cultura del lavoro. Da non perdere la ricca gallery

Taiwan, il regno degli scooter
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Nell'Oceano Pacifico esiste un'isola poco più grande della Sicilia dove circolano milioni di motorini. Stiamo parlando di Taiwan che, sui 36 mila chilometri quadrati della propria superficie, ospita oltre 12 milioni di ciclomotori a fronte di una popolazione di 23 milioni di abitanti. Vi renderete dunque conto di quanto sia elevata la "densità demografica" (10.
000 persone per chilometro quadrato nella sola capitale Taipei), sia quella degli individui sia quella del parco moto circolante.
Nell'immaginario collettivo molti hanno ancora di Taiwan l'idea di una fabbrica di prodotti "usa e getta" e invece oggi l'isola è il regno dell' hi-tech.
Per conoscere Taiwan e le sue industrie da vicino siamo stati invitati a visitare l'Isola dalla camera di commercio taiwanese (TAITRA) che dal 16 al 19 aprile 2009 organizzerà a Taipei la quarta edizione del "Motorcycle Taiwan".

Questa fiera raggrupperà tutte le principali aziende del "Far East" legate al settore delle due ruote e ospiterà anche gli stand di alcuni produttori di moto europei.
E' dunque un salone che ha grandi ambizioni e vuole contendere il primato asiatico al giapponese Tokyo Motor Show.
I presupposti per diventare un appuntamento importante del resto ci sono, visto che a Taiwan hanno sede tre fra i maggiori produttori di motocicli e scooter del mondo: Kymco, Sym e PGO. Inoltre sull'isola si trovano moltissime aziende, sconosciute qui da noi, che realizzano parti e componenti per moto di costruttori giapponesi ed europei.
Taiwan, il regno degli scooter
Girando per le vie di Taipei abbiamo visitato quartieri brulicanti di imprese familiari dove gli operai lavorano, quasi senza soste, tutto il giorno. Ritmi frenetici nella produzione, ma elevata qualità dei manufatti.
Per farvi un'idea di quello che ci circondava in queste zone, pensate che gli edifici sono grigi - spesso anonimi - con tanto di grate alle finestre per il timore dei ladri radicato nella cultura taiwanese.
In questi quartieri le imprese si trovano fianco a fianco per lo più dentro alle piccole palazzine, ma quello che colpisce sono i numerosi tempietti che sorgono tra le aziende o sono realizzati addirittura dentro le stesse, a testimonianza dello stretto rapporto della popolazione con la religione.
Nel corso della nostra visita siamo entrati in alcune di queste aziende, specializzate nella produzione di parti per scooter e moto. Gli operai al lavoro in pochi metri quadrati erano tanti e non si sono fermati nonostante la nostra presenza, se non per farci dare un'occhiata veloce al pezzo su cui stavano lavorando.
Taiwan, il regno degli scooter
L'isola di Taiwan, soprannominata nel XVI secolo dagli esploratori portoghesi
- rimasti colpiti dalla rigogliosità della sua natura - "Ilha Formosa", ovvero "Bella Isola", è oggi una realtà densamente urbanizzata in cui ventitré milioni di individui convivono stretti stretti, in appena 36.300 kmq di terra. Dagli Anni '70 ad oggi la crescita economica taiwanese è stata fenomenale, al pari di quelle di Hong Kong, Singapore e Corea del Sud.
La celebrità di Taiwan nel mondo più che alle due ruote è legata all'elettronica, basti pensare che qui si producono PC e componenti elettronici più che in qualsiasi altro Paese.
Taipei, la capitale, con i suoi tre milioni di abitanti, è una città moderna e vivissima in cui si lavora molto e sembra quasi non esserci differenza tra notte e giorno: i negozi e i ristoranti sono aperti a qualsiasi ora, e alcuni mercati addirittura solo di notte. Il traffico caotico lascia un ricordo indelebile così come l'enorme quantità di scooterini in circolazione. Qui le due ruote sono per lo più una necessità e non una forma di svago o di sfizio. Di moto vere, invece, quasi non se ne vedono. Il flusso dei lavoratori in scooter ha dimensioni colossali, tanto che per le due ruote ci sono corsie riservate e spazi ben delimitati in cui fermarsi ai semafori. In più i taiwanesi riescono a sfruttare al massimo lo spazio delle strade, utilizzando mezzi compatti dalle ruote piccole.
Traffico congestionato e rispetto delle regole convivono: gli automobilisti mantengono sempre le distanze di sicurezza e ad esempio nei parcheggi nessuno mette la macchina fuori dalle righe bianche. Anche sulla strada più trafficata, la superstrada che attraversa in due l'isola, i mezzi procedono rispettando i limiti.
A Taipei, come in altre città dell'Isola, i templi spesso sono gli unici elementi architettonici a distinguersi dal grigiore urbano dove spiccano edifici modernissimi come la 101 Tower, uno dei grattacieli più alti del mondo.
Se da noi le strade sono tappezzate da manifesti, a Taipei, al di là delle molte insegne luminose, i cartelloni pubblicitari sono pochissimi. Del resto distrarsi fa perdere tempo e lì il tempo non sembra bastare mai.
La cordialità dei taiwanesi nei confronti degli occidentali è indimenticabile. Seppure la maggior parte della popolazione non parli inglese nei locali, sui taxi e in generale per strada non ci si sente mai in difficoltà.
Taiwan, il regno degli scooter
A Taiwan – dove le moto sono una mosca bianca - anche nelle corse sono gli scooterini a farla da padroni.
Gli scooter GP sono derivati da mezzi utilitari come lo Yamaha Cygnus o il Sym VS. Il risultato ottenuto dai preparatori è davvero, passateci il termine, "tamarro". Provate a pensare a un tranquillo scooter come il Cygnus su cui vengono montati una forcella a steli rovesciati, freni a margherita, un finto forcellone anodizzato, ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico e… carene aerografate da lasciare a bocca aperta. Le gare del campionato si corrono su piste poco più grandi di un kartodromo e le griglie di partenza sono sempre affollate: i piloti sono considerati delle celebrità sull'Isola, ma difficilmente li ritroveremo nel Motomondiale, almeno per il momento.
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Taipei
Change Ji Sheng Dynamics Co.
Azienda specializzata nella produzione di sospensioni e parti speciali per scooter e moto da cross, realizzerà nei prossimi mesi l'ammortizatore posteriore dello Yamaha T-Max.

Eizawa R&D Industry
Azienda specializzata nella produzione di parti speciali per scooter. I componenti che realizza sono impiegati principalmente nelle corse.

Taoyuan
Lyds Technology Co
L'azienda realizza catalizzatori per moto e auto e produce teste dei motori di piccola cilindrata.

Taichung
Ming Ming Aluminium
Azienda che realizza parti e componenti in alluminio per moto e scooter.

Exustar
Azienda che produce abbigliamento tecnico e che vuole arrivare con i suoi prodotti nel mercato europeo.

Tainan
Chian-Yie Industrial Co
Azienda specializzata nella produzione di parti speciali per scooter. I componenti che realizza sono impiegati principalmente per customizzare lo scooter.

Jiali
Sym

Kaohsiung
Kymco

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