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Milano Tattoo Convention

il 15/02/2006 in Moto & Scooter

Dal 10 al 12 febbraio si è svolta la manifestazione, ormai storica, dedicati ai cultori dei tatuaggi. Massiccia ed inevitabile la presenza di visitatori dell'ambiente biker

Dal 10 al 12 febbraio si è svolta la manifestazione, ormai storica, dedicati ai cultori dei tatuaggi. Massiccia ed inevitabile la presenza di visitatori dell'ambiente biker
di Emanuele Giacobelli

Dai prestigiosi locali del centro congressi del Quark Hotel di Milano l?undici di febbraio ha aperto i battenti l?undicesima edizione della Tattoo Convention milanese.
La manifestazione, nata undici anni fa, ebbe come prima location l?Indian Saloon di Milano, quasi a simbolo dello stretto legame che unisce il tatuaggio al mondo biker.
L?enorme consenso del pubblico registrato in questi anni, dovuto in parte alla crescente diffusione di questa arte in Italia, ha confermato la kermesse milanese ai vertici degli eventi dedicati, rendendola in breve la prima manifestazione in Europa e la terza su scala mondiale.
Per i tanti visitatori giunti da ogni parte d?Italia è stato possibile ammirare e usufruire delle prestazioni di circa un centinaio tra i più famosi tatuatori del mondo: nomi di assoluto prestigio, come lo statunitense Paul Booth (divenuto famoso per i suoi soggetti horror e demoniaci, disegnatore inoltre di copertine per dischi hard rock), il francese Tin Tin (specialista in soggetti realistici e fumettistici che vanta inoltre collaborazioni artistiche con importanti stilisti di fama mondiale quali Jean Paul Gaultier e Givency), l?Italiano Maurizio Fercioni, padre del tatuaggio all?Italiana, presente a Milano già nel 1972 e ora curatore del primo museo del tatuaggio nel nostro Paese.
Alla massiccia presenza di artisti stranieri (circa settanta contro i nostri trenta) ha fatto da contr?altare l?esclusione dalla Convention di artisti nostrani di spicco, primo tra tutti Claudio Pittan.
Gli stand, ben collocati, hanno offerto agli artisti confortevoli spazi per lavorare, consentendo al pubblico una fluida circolazione nell?area espositiva. A fare da contorno all?incessante rumore delle ?macchinette? spettacoli di body painting (disegno artistico praticato sul corpo per mezzo di un?aerografo), aerografie, mostre fotografiche, spettacoli laser e sessioni di art fusion (dipinti che gli artisti completano intervenendo ognuno sul lavoro dell?altro ottenendo così una creazione a ?più mani? con risultati spesso sorprendenti).
Imponente la presenza di bikers e fanatici del settore che ha però lasciato grande spazio ai semplici curiosi, che hanno scelto la Tattoo Convention per passare una giornata diversa.

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