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Andare in moto mette a rischio la virilità?

Marco Gentili
di Marco Gentili il 10/03/2023 in Attualità
Andare in moto mette a rischio la virilità?
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Caldo e vibrazioni possono avere ripercussioni su fertilità ed erezione? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Palumbo della Società Italiana di Andrologia. Ecco cosa ci ha detto

Quasi sempre il motociclista si sente un macho, ma c'è poco da fare gli spiritosi. Già vi immaginiamo a ridere come delle scolarette dopo aver letto il titolo di questo articolo. Ma a Dueruote abbiamo voluto essere rigorosi su un tema comunque serio come quello in questione. Andare in moto può dare problemi all'apparato genitale? Tutti noi nella vita ci siamo fatti almeno una volta questa domanda. E per rispondere ai nostri dubbi abbiamo chiesto al professor Fabrizio Palumbo, responsabile scientifico della Società Italiana di Andrologia e medico all'ospedale Di Venere a Bari.

Professore, la domanda può sembrare peregrina, ma cosa dice la medicina su questo tema?

"Se per quanto riguarda la pratica della bici esiste un'ampia letteratura scientifica, sul rapporto tra andare in moto e problemi a carico dell'apparato genitale e vescicale ci sono meno studi. Quelli più accreditati vengono dal Giappone e non danno risultati confortanti. Nel primo gruppo sono stati presi in esame motociclisti che vanno in moto per tre ore ogni fine settimana, e i loro risultati sono stati messi a confronto con quello che in termini tecnici si definisce gruppo di controllo (persone "normali" che non vanno in moto, ndr). Ebbene, il gruppo dei motociclisti, di età compresa tra i 20 e i 60 anni, ha dimostrato problemi di erezione nel 70% dei casi. Nel secondo studio tali percentuali sono più basse, intorno al 30%, ma è evidenziata una alta correlazione con disturbi irritativi vescicali come le minzioni frequenti e l’urgenza di dover urinare".

Come commentare questi risultati?

"Si tratta di studi scientifici e validati. Le mie perplessità riguardano il fatto che nel gruppo dei motociclisti non sono stati presi in considerazione elementi come stile di vita e abitudini voluttuarie. Mi spiego meglio: non è chiaro se i problemi erettili dipendono dal fatto di andare in moto oppure dal fatto che i soggetti fumassero, bevessero o fossero sovrappeso".

Mi sembra di capire che la letteratura è scarsa. Lei cosa si sente di dire?

"Con così pochi studi diventa difficile stabilire un rapporto certo di causa-effetto. Di sicuro c'è che vi sono indizi di una correlazione tra l'andare in moto e sviluppare problematiche legate all'erezione e alla fertilità. Le vibrazioni del motore sono le principali indiziate: esse inibiscono l'ossido nitrico, che è uno dei neurotrasmettitori responsabili dell'erezione".

Quando si va in moto, i maschi lamentano spesso il calore nella zona pelvica. Questo può causare problemi?

"I testicoli, per produrre spermatozoi, devono lavorare a una temperatura inferiore a quella del corpo. E non è un caso che siano posizionati esternamente rispetto al corpo umano. La letteratura scientifica ha appurato che il calore danneggia la fertilità, in quelle categorie professionali maggiormente esposte a una temperatura elevata. Possiamo sicuramente dire che l'esposizione prolungata a fonti di calore danneggi la produzione di spermatozoi. Sarebbe interessante fare un esame a un motociclista che è stato molto in sella alla propria moto, per capire se e quanto è calato il numero degli spermatozoi. Altra cosa certo è che indossare indumenti aderenti e poco traspiranti, come possono essere una tuta di pelle o dei pantaloni da turismo, hanno un effetto negativo sulla fertilità".

Poi c'è la questione dei traumi.

"E' indubbio che andare in moto possa esporre al rischio dei traumi da schiacchiamento, che possono portare anche alla frattura del testicolo per eccessiva compressione".

In conclusione, che consigli si sente di dare?

"Quando si viaggia in moto, e lo dico da motociclista praticante, è meglio cercare di fare soste periodiche per evitare il surriscaldamento dell'area e le eccessive vibrazioni. E, in linea di massima, consiglio di usare moto con selle più morbide, in grado di attutire asperità e colpi provenienti dalle sospensioni".

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