Attualità
Rolloe, la ruota per bici che purifica l’ambiente
L’idea di una studentessa di design a Londra: sfruttare il movimento della bici per filtrare l’aria
Rolloe è l’acronimo di Roll Off Emissions ed è il nome scelto da Kristen Tapping, una giovane studentessa di design della London South Bank University che pedalando per Londra con la sua bici ha avuto l’idea di sfruttare il movimento della sua bicicletta per filtrare e pulire l’aria.
Kristen ha pensato che l’energia cinetica della ruota potesse essere utilizzata in modo simile a quella di un purificatore d’aria casalingo, soprattutto grazie al fatto che la bici si muove proprio lì dove l’inquinamento ha origine, fra le auto sulle strade, e che fosse fra l’altro un prodotto ideale come equipaggiamento delle sempre più numerose flotte di bike sharing, così da avere in breve tempo una larga diffusione.
COM’È FATTA
La ruota è composta da un elemento centrale a tre razze in Nylon e da due gusci in ABS con delle alette periferiche e un grosso foro al centro che generano il movimento dell’aria in entrata verso i filtri dal centro della ruota e in uscita, una volta che è stata pulita, dalla parte più esterna nei pressi delle alette. Nella ruota sono presenti filtri di tipologia differente in sequenza: un prefiltro a pettine, poi un filtro a spugna loofah, un filtro HEPA e infine un filtro a carbone attivo, ognuno dedicato a diversi tipi di inquinanti.
Nel processo di design sono state sperimentate varie soluzioni che in genere non andavano tanto d’accordo con il vento trasversale fino alla soluzione scelta della ruota a tre razze con i gusci e le alette che genera un sufficiente flusso d’aria, ospita filtri di adeguata dimensione e non crea problemi di equilibrio e stabilità.
La ruota Rolloe si monta al posto di una ruota standard da bicicletta da città, ha dimensioni di 600x600x60 mm ed è dotata di gomme piene Tannus Airless System, il tutto per un peso di 1.050 grammi. La Rolloe ha vinto il Design Innovation in Plastic 2020.
DOVE PUÒ ESSERE USATA
Kristen immagina il progetto Rolloe in due fasi; la prima con le bici del bike sharing e la seconda per le bici di proprietà, magari con un’app per il tracciamento della quantità di aria filtrata e un coinvolgimento delle amministrazioni cittadine per un sistema paid-to-cycle per premiare i ciclisti urbani che ogni giorno si muovono in bici. E non è finita; la designer londinese ha applicato lo stesso concetto a una ruota che ha chiamato Inmo, per autobus, camion e mezzi pesanti per ottenere gli stessi benefici su scala ancora più ampia.
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