Attualità
Se la Honda vende Showa...
E Nissin, e Keihin. Con la cessione delle partecipazioni nelle sue fornitrici di tecnologia, per il colosso giapponese finisce un’era
Se guardiamo alla storia, prima di essere un costruttore di auto Honda è un costruttore di moto. Ma se guardiamo ai numeri, Honda oggi è prima di tutto un costruttore di auto, con le quali fattura circa 90 miliardi di euro contro i 16 e spicci che ricava dalla vendita delle sue due ruote.
Ora in campo moto la mobilità elettrica è un discorso che si sta affrontando senza fretta; in campo auto invece tra Tesla, Dieselgate, concorrenza cinese e pasticci normativi, è diventata una emergenza che sta stravolgendo il settore. Gli investimenti ciclopici richiesti e l’incertezza su come reagirà il mercato stanno portando ad alleanze, fusioni e migliaia di altri movimenti meno vistosi.
Uno di questi è la cessione da parte di Honda dei suoi “gioielli di famiglia”: Showa (sospensioni), Nissin (sistemi frenanti) e Keihin (sistemi di alimentazione). Un movimento che sarebbe clamoroso se non fosse stato orchestrato tra giapponesi, quindi con una riservatezza estrema, che non ha lasciato trapelare nulla se non ormai a cose fatte.