Attualità
Micromobilità: il codice può aspettare
La risposta all’interrogazione del sottosegretario Dell’Orco lascia pochi dubbi: monopattini elettrici e mezzi simili dovranno prima essere sperimentati. E ci vorranno anni prima di regolamentarli
Modificare il codice della strada? Non è un gioco da ragazzi, soprattutto se devi infilarci dentro un alieno come i mezzi per la micromobilità. Regolarizzare hoverboard, monopattini e monoruota elettrici che stanno prendendo piede nella nostra città non è infatti così immediato. E lo si intuisce dalla risposta fornita da Michele Dell’Orco, sottosegretario ai Trasporti, all’onorevole Raffaella Paita (PD).
Una lunga sperimentazione
Dell’Orco ha infatti detto che “il Ministero è stato chiamato a disciplinare con decreto le modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica. Le competenti Direzioni generali si sono attivate per l'analisi dei diversi aspetti tecnici, amministrativi e giuridici connessi a tale sperimentazione, predisponendo una prima bozza di decreto i cui contenuti necessitano ancora di migliore definizione”.
“Infatti - prosegue il sottosegretario - sebbene la norma di legge non richieda di stabilirne i requisiti tecnici di idoneità alla circolazione, non si può prescindere da una valutazione delle caratteristiche tecniche e dei requisiti prestazionali dei dispositivi in parola, in funzione della tutela degli utenti e della sicurezza della circolazione”.
La sensazione è che si dovrà passare necessariamente da una fase di sperimentazione in deroga al codice, che dovrebbe portare via un tempo piuttosto lungo, stimato tra uno e tre anni, per valutarne eventuali rischi e potenziali benefici. Solo allora il quadro normativo potrà essere cristallizzato.
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