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Addio a Luciano Marabese

di Cristian Cavaciuti il 25/10/2016 in Attualità

È morto Luciano Marabese, fondatore della Quadro e papà di alcune delle moto più amate degli anni Ottanta e Novanta, dalle 125 sportive HRD alle Gilera KZ, KK e SP01, ma anche della Nordwest, della Moto Guzzi V11 e del primo progetto dell'MP3

Luciano Marabese è stato per trent'anni una delle personalità più influenti nel mondo delle due ruote, in Italia ma non solo, che possiamo forse paragonare a Giorgetto Giugiaro per la varietà e l'importanza dei modelli da lui realizzati.

Addio a Luciano Marabese

Originario di Legnano (MI), dopo una adolescenza irrequieta segnata dalla passione per le moto, Marabese ha iniziato a lavorare come grafico pubblicitario; ma già alla fine degli anni Settanta "mette insieme" una piccola moto da Speedway, destinata ai bambini, che riscuote un buon interesse al Salone di Milano. Marabese decide di fondare la HRD ("Happy Red Devils") e inizia a produrre altre moto per bambini. Ma è nei primi Anni 80 che la HRD fa la svolta, passando a realizzare 125 (all'epoca le moto di gran lunga più vendute) con la stessa cura di una maximoto e con un design all'avanguardia. Sono le Red Horse, Silver Horse, Formula, sportivette di lusso i cui poster tappezzano le camere dei sedicenni di allora.

Il gusto di Marabese non passa inosservato, e nel 1984 il Gruppo Piaggio gli affida il rilancio del marchio Gilera. Marabese non è un designer che si ferma alla carta: ragiona da modellista ed è appassionato di meccanica, per cui ha molta voce in capitolo e una libertà sempre maggiore, soprattutto dopo che nel 1986 la KZ e la KK fanno voltare pagina di colpo al mercato e inaugurano l'era delle 125 ad alte prestazioni, che per i 15 anni successivi si contenderanno il cuore dei ragazzini.

E mentre lo studio di Marabese si ingrandisce, grazie a lui Gilera sforna le sue moto più belle: le enduro RC, RRT, Dakota, XR1, le stradali SP01, CX (con un monobraccio anteriore nato da un'idea di Marabese stesso) e la Nordwest, che nel 1990 è di fatto la prima supermotard prodotta in serie e resta un oggetto di culto per chi l'ha posseduta. Negli Anni 90, quando esplode il fenomeno scooter, dallo studio Marabese arrivano le rivoluzionarie linee dell'Ice, del DNA, del Runner, del Nexus e dei Piaggio Typhoon e NRG.

Intanto anche Piaggio affida a Marabese modelli fondamentali: il primo è lo Sfera, il primo scooter di Pontedera senza scocca in lamiera, che nel 1990 vince il Compasso d'Oro; seguono lo Zip, il Quarz, lo Skipper, l’Hexagon, la Vespa Gran Turismo.

Aprilia, dal canto suo, gli chiede nel 1994 la Pegaso 650 e in seguito il maxi scooter Atlantic, e vari modelli Moto Guzzi (V11, Breva, Griso) arrivano da Marabese Design, che nel frattempo ha preso il posto dello studio per allargare il suo raggio d'azione ad altri prodotti non solo legati alle due ruote pur continuando ad acquisire clienti: Moto Morini, Triumph, Yamaha.

Sul finire degli Anni 90, Luciano Marabese si appassiona alle ciclistiche non convenzionali, sperimentando veicoli basculanti a tre ruote disposte sia a triangolo che in linea. Da questi progetti nasce l'embrione di quello che diventerà poi l'MP3, una scommessa raccolta e trasformata in successo dal Gruppo Piaggio. Nel decennio successivo deve invece rallentare l'attività per l'evidenziarsi dei primi problemi di salute che lo hanno infine portato via nella notte del 24 ottobre.

Nel frattempo l'attività sui veicoli multiruota è sfociata nella nascita di una nuova azienda, Quadro, che guidata dai figli Riccardo e Roberto è riuscita ancora una volta a stupire soprattutto con il suo ultimo nato, il Quadro4 a quattro ruote basculanti. La stessa voglia di stupire che per tutta la vita aveva animato Luciano, un uomo schietto, generoso e vulcanico; una voglia di stupire che di sicuro ci mancherà.

I funerali si terranno giovedì 27 ottobre alle 10.30 presso la Chiesa San Cornelio e Cipriano di Cerro Maggiore (MI).

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