Storia del marchio Malaguti
La Malaguti è stata una casa produttrice di ciclomotori e motociclette di piccola cilindrata, fondata come fabbrica di biciclette nel 1930 da Antonino. La produzione motociclistica è cessata nel 2011 a seguito di una profonda crisi che ha colpito il settore dei ciclomotori. La storia della Malaguti come produttore di ciclomotori ed in seguito motociclette e scooter incomincia appena dopo la guerra, quando viene creata una bicicletta a motore che utilizzava il mitico motore per biciclette Mosquito. Nel corso degli anni ’50 nascono i primi veri e propri ciclomotori Malaguti, chiamati Express ed Express Sport. Malaguti si dimostrerà in tutti i decenni successivi una delle case che hanno segnato l’evoluzione dei motocicli di piccola cilindrata, a cominciare dai “cinquantini” per i quattordicenni. Negli anni ’60 ad esempio vide la luce il ciclomotore sportivo 50 Gransport, molto somigliante ad una piccola moto da corsa, a cui a sua volta venne affiancata la versione fuoristrada 50 Roncobilaccio, a sua volta molto somigliante ad una vera moto enduro. Negli anni ’70 vede la luce un altro modello estremamente longevo, che cambierà ancora una volta il mercato dei “motorini”: il Fifty, un ciclomotore del tipo cosiddetto “tubone”. Caratterizzato da un’estetica molto sportiva e grintosa. il Fifty rimarrà per tutti gli anni ’80 in cima ai sogni dei ragazzini, fino a quando subentrerà la nuova moda, quella degli scooter, che ancora una volta verrà cavalcata alla grande dalla Malaguti. Negli anni ’80 la Malaguti si impegnò anche nella costruzione di piccole moto da cross per bambini, la serie Grizzly, e con una enduro 125 nota come Runner. Negli anni ’90 la Malaguti, come accennato prima, è protagonista della nuova moda dei quattordicenni, vale a dire gli scooter: i modelli F10 del 1992, ed F12 Phantom del 1994, segnarono la strada per gli scooter di impostazione sportiva, e ottennero un grande successo. Il solo F12 fu prodotto in totale in 450.000 unità. Dal 1999 in avanti Malaguti si lancia quindi anche lei nel mercato degli scooter di cilindrata maggiore, con modelli 100, 125 e 250, fino ad arrivare a vari modelli 400 e finire allo Spider Max 500. Nel frattempo il F18 fu il degno erede dei F10 ed F12.