Kymco Xciting 500i R, Malaguti Spidermax 500 RS

Avolte ci dimentichiamo che i maxiscooter non sono nati solo per affrontare in maniera più confortevole e veloce le tangenziali per portarci al lavoro, ma anche per viaggiare. Rispetto a una moto infatti hanno il vantaggio di avere nel sottosella lo spazio per stivare i bagagli per il week-end, sono in grado di offrire un comfort di marcia superiore, senza contare che quando si tratta di passeggiare per ammirare il panorama il variatore automatico è senza dubbio meno impegnativo di un cambio manuale. Inoltre il passeggero sugli scooter non è mai considerato un optional e può contare su una porzione di sella generosa che rende più rilassanti i trasferimenti. Dettagli apprezzabili quando ci si trova di fronte, come nel nostro caso, i paesaggi bellissimi della costa Corsa che richiedono andature tranquille per essere ammirati. Fatte queste premesse è ora di presentare i protagonisti della nostra prova: il Kymco Xciting R 500i e il Malaguti Spidermax 500 RS. Su entrambi la lettera R indica la velleità sportiva di queste versioni, come i dischi freno con profilo a margherita sul taiwanese o la nuova forma del frontale, ancora più aggressivo, dell'italiano. Piccolezze, proprio perché di sportivo e quindi di scomodo questi due scooteroni hanno ben poco.

La cura taiwanese

In attesa del MyRoad 700 l'Xciting 500 rimane lo scooter top di gamma della Kymco; osservandolo attentamente si nota che la qualità è buona, le plastiche ben accoppiate e la dotazione ricca. La plancia ha un design curato, anche se il display offre solo le informazioni essenziali. Sotto al manubrio è presente il pratico freno di stazionamento - assente sul Malaguti - indispensabile nelle soste in discesa. Quanto a praticità il Kymco batte il Malaguti: per fare benzina è sufficiente girare la chiave di contatto e il tappo a scatto si apre da solo. Dal blochetto multifunzione si attiva anche la serratura della sella, in effetti non molto capiente. In questo senso lo Spidermax RS, che sfrutta il medesimo meccanismo per aprire la sella, è un vero pozzo: può contenere due caschi integrali o il pc portatile e ancora qualche piccolo oggetto. Il Kymco si prende una piccola rivincita offrendo un capiente vano nel retroscudo e un piccolo portaoggetti al termine della sella. Su entrambi nelle soste si può contare sul cavalletto laterale e su quello centrale.

Versatili anche fuori città

Quando si guidano solo in tangenziale non si immagina quanto questi scooteroni possano anche essere divertenti tra le curve. Per gustare la strada basta tener conto del peso elvato e del ridotto freno motore in discesa. Muovendoci sulle statali tortuose della Corsica abbiamo preso confidenza in un attimo con l'Xciting che offre una posizione di guida raccolta, adatta ai piloti più piccoli e permette di muovere facilmente le gambe sulla pedana fino a distenderle. Il baricentro più basso lo agevola nelle manovre, dove si fa sentire anche il minor peso; bisogna però stare attenti alla scarsa luce a terra: il carter e il cavalletto toccano facilmente l'asfalto nelle pieghe e invitano alla prudenza. La frenata ha poco mordente e al di là dell'aspetto racing dei dischi, per garantire delle buone decelerazioni bisogna tirarli con decisione. Sullo Spidermax si ha la sensazione di avere tra le mani un mezzo importante col quale prendere le misure. Il pilota siede con il busto più eretto e ha meno spazio per muovere le gambe. Guidandolo con più disinvoltura il Malaguti infonde sicurezza, è più stabile grazie ai cerchi da 16' e inoltre offre decelerazioni potenti e modulabili grazie al ripartitore di frenata. Confrontando i motori, quello dello Spidermax - il monocilindrico Piaggio di ultima generazione - eroga la potenza in maniera più decisa e progressiva. Quello dell'Xciting è più pigro, ma in cambio asseconda meglio il pilota negli apri e chiudi, merito anche della taratura della trasmissione più «morbida». Le sospensioni del Malaguti assorbono bene le asperità, quelle del Kymco sono meno sostenute; in particolare la risposta dei due ammortizzatori posteriori è troppo secca, a scapito del confort del passeggero: un terreno accidentato può diventare un banco di prova impegnativo per la sua schiena.