Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Lombardia

Lombardia: la Valganna

Testo e foto di Flavio Gilardoni il 17/01/2008 in Lombardia

Un breve giro nella provincia di Varese in una valle sconosciuta ai più ma ricca di attrazioni culturali

Lombardia: la Valganna
Chiudi
Come già visto in precedenza in occasione della visita ad Arcumeggia, la provincia di Varese è ricca di "paesi dipinti". In quest'occasione andiamo a visitare un altro borgo arricchito da affreschi sulle facciate delle abitazioni che si trova poco distante da quello già visitato pochi mesi fa, dandoci anche l'opportunità di visitare la Valganna, alla scoperta di una valle che offre angoli ancora poco conosciuti.

Come ormai d'abitudine nei nostri giri, allunghiamo il percorso necessario a raggiungere la meta finale, con lo scopo di conoscere meglio i luoghi che arricchiscono il patrimonio delle province italiane, solitamente poco battuti dal turismo domenicale.
E' un breve giro, di un'ottantina di chilometri circa, che si sviluppa nelle vicinanze della città lombarda da dove prende il via la nostra uscita domenicale.
Facilmente raggiungibile tramite l'A8 Milano-Laghi, Varese ha ospitato nei secoli personaggi illustri quali Stendhal, Guttuso, Piovene e tanti altri attratti dalle sue ricchezze culturali. Francesco III d'Este, membro della nobile famiglia degli Este (o Estensi), durante un suo soggiorno a metà del 1700, fu affascinato dalla bellezza della città che la chiese come feudo a Maria Teresa d'Austria.
Acquistò e fece restaurare una villa patrizia creando il Palazzo Estense come propria residenza, impreziosito dall'ampio parco attualmente aperto al pubblico. Altro monumento di prestigio è Villa Panza, facente parte del patrimonio del Fai, conosciuta nel mondo per la collezione d'arte contemporanea che Giuseppe Panza di Biumo iniziò dai primi Anni 50.
Da Varese, dopo aver terminato la visita del centro storico con le sue bellezze architettoniche, la nostra escursione prosegue alla volta del Sacro Monte -attraverso una strada stretta ma in buone condizioni - importante luogo di culto tutelato dall'Unesco dal 2003, assieme agli altri nove Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia. Luogo realizzato da Giovanni Battista Aguggiari nel 1600, come percorso devozionale verso l'antico Santuario di Santa Maria del Monte, che la tradizione indica sia stato edificato da Sant'Ambrogio.
Le quindici cappelle che fiancheggiano i due chilometri del percorso pedonale acciottolato, mostrano gli altrettanti misteri del Rosario, popolari dall'epoca della Battaglia di Lepanto del 1571. Le statue e gli affreschi sono realizzati dagli artisti più famosi dell'epoca, quasi tutti della scuola lombarda. Nelle belle giornate estive si può ammirare la valle sottostante dove sorge Varese, ma anche nelle giornate col cielo coperto, la luce velata del sole che attraversa le nuvole, crea una sfumatura di colori affascinante.
Torniamo verso valle dalla sommità del colle dove sorge la quinta cappella (disputa di Gesù con i dottori), percorrendo la medesima strada fatta all'andata a causa della valle a fondo chiuso che costringe a un percorso a ritroso.
Arrivati alla SP62, proveniente da Varese, si gira a sinistra in direzione di Brinzio per proseguire col nostro itinerario. Ci si trova su una strada ampia col fondo in buone condizioni che permette un'andatura disinvolta e senza il rischio di essere distratti dai dintorni che non offrono scenari particolari.
Questo aiuta a mantenere l'attenzione necessaria, concentrandosi sul traffico per aumentare la sicurezza che rimane sempre il nostro obiettivo principale (perdonate la continua ripetizione, ma è un appello che ripeteremo ad ogni occasione che si presenta): chi preferisce la guida sportiva, può affrontare le ampie curve prive di tratti ciechi sfruttando appieno la tenuta delle gomme; chi invece predilige l'andatura turistica potrà trarre beneficio della quasi totale mancanza di traffico per guidare secondo le proprie abitudini.
Noi personalmente consigliamo, anche ai più esperti, di alternare le due soluzioni anche per evitare che i rilevatori di velocità possano rovinare la giornata. Superato Brinzio si prosegue in direzione Rancio Valcuvia, transitando attraverso una strada ricca di curve, alternate da brevi tratti rettilinei, con un ottimo fondo che permette una guida allegra, fino ad arrivare al bivio con la SS394 che porta a Mesenzana.
In questa località si presentano due alternative per raggiungere Montegrino con caratteristiche completamente diverse a seconda se si preferisce una guida sportiva o quella turistica. La prima, quella scelta da noi, all'incrocio nel centro del paese si gira a destra in direzione Grantola, per proseguire verso Montegrino seguendo le indicazioni presenti a metà del viale principale. Si arriva al pese successivo attraverso una strada immersa nella vegetazione che impone però una guida turistica per via della carreggiata ridotta e dalle curve non molto ampie.
Per i più sportivi, invece, consigliamo la seconda alternativa: sempre a Mesenzana, si prosegue sulla SS394 fino alla rotonda che si trova poco dopo l'abitato, per poi seguire i cartelli per Montegrino. Dopo circa una decina di chilometri percorsi sulla strada parallela alla SS394, ai cartelli successivi si gira a destra sempre in direzione Montegrino. Si arriva al paese attraverso una strada ampia, con le curve ben disegnate e un fondo in ottime condizioni che invitano anche il turista più tranquillo ad aprire la manetta sui lunghi rettilinei.
A poche decine di metri dal centro di Montegrino, grazioso borgo a pochi chilometri da Luino, s'incontra la strada che attraversa il bosco sovrastante l'abitato e conduce a Marchirolo, altro paese poco distante.
Sono circa una ventina di chilometri, totalmente immersi nella natura che copre il versante della collina sopra Lavena, sul lago di Lugano, dove in tutte le stagioni le sfumature di colore assumono toni indimenticabili.
La strada è stretta e resa insidiosa dai residui della vegetazione che s'accumulano al cambio delle stagioni anche per la quasi totale assenza di traffico che non li rimuove dalla sede stradale. In questi casi la prudenza non è mai troppa, tanto che un'andatura turistica potrebbe sembrare azzardata. La mancanza di una guida più spedita non si sente però, in quanto la velocità a cui s'è costretti a procedere permette di cogliere tutti i rumori e profumi del sottobosco, fino ad incrociare la SS233 a Marchirolo, antico paese d'origine contadina dove attualmente le attività sono rivolte al turismo, ma rimangono gli alpeggi a testimoniare la tradizione locale.
Dopo un breve tratto in direzione di Ponte Tresa, si abbandona la strada statale per imboccare quella che conduce ad Ardena, per proseguire in seguito verso Marzio, paese a 728 m sulle pendici delle colline sopra il lago di Lugano.
Un consiglio, fare attenzione al bivio ad Ardena: alla chiesa proseguire sulla destra, altrimenti ci si trova a valle, sul lago di Lugano.
Marzio, paese d'origine gallica, è meta degli appassionati di storia contemporanea che si recano a visitare i resti della linea Cadorna, costruita in occasione della prima Guerra Mondiale, allo scopo di proteggere la zona da un eventuale attacco dalla Svizzera. Nel centro storico è facile vedere fregi, scolpiti secondo la tradizione locale, ad abbellire gli ingressi delle abitazioni.
Terminata la rapida visita del centro storico del paese, raggiungiamo la meta successiva, Boarezzo, attraverso una strada che s'incontra pochi chilometri dopo l'abitato, da percorrere con cautela a causa della larghezza ridotta della carreggiata, per il fondo irregolare e per alcuni punti dove la visibilità in curva è ostacolata dalla vegetazione e da rocce sporgenti.
Arrivati però al borgo, la tranquillità che regna tra le abitazioni decorate, ripaga dello sforzo necessario. Adagiato su una collina, Boarezzo si presenta con il nucleo antico, risalente al XII secolo, composto da case addossate le une alle altre divise dai vicoli acciottolati.
La passeggiata tra le strette stradine del borgo, permette d'ammirare gli affreschi presenti sulle abitazioni realizzati da artisti, tra i quali Borghi, De Luca, Tavernari e tanti altri che si sono avvicendati nella realizzazione dei dipinti per documentare le attività locali e per rilanciare l'abitato dopo un periodo d'abbandono.
Il giro termina con la visita di Ganna, frazione di Valganna il più importante paese della valle da cui prende il nome. Tra i monumenti visitabili spicca in particolare l'Abbazia di San Gemolo, dedicata al Santo trucidato da una banda di malfattori: è un imponente edificio del primo millennio, costruita su una preesistente cappella d'epoca longobarda dedicata a San Michele.
Terminata la visita ai monumenti del centro storico, concludiamo il giro tornando a Varese. E' un giro poco impegnativo che alterna borghi attraenti a strade immerse nella natura presente sui versanti delle colline sopra il lago di Lugano e il Lago Maggiore.
Varese Palazzo Estense: fu la residenza di Francesco III d'Este quando si stabilì nella città lombarda; l'edificio fu costruito modificando la struttura di una villa già esistente appartenuta a Tommaseo Arrigoni. Attualmente sede del municipio della città, il suo vasto parco è aperto al pubblico per ammirare i pregevoli giardini simili a quelli di Schonbruun in Austria. www.comune.varese.it
Villa Menafoglio Litta Panza: tutelata dal Fai, è stata costruita a metà del 1700 dal Marchese Paolo Antonio Menafoglio sul colle di Biumo, poco distante dal centro storico. Attualmente ospita una collezione d'arte moderna creata dalla passione dei coniugi Panza di Biumo che ospitarono diversi artisti di fama internazionale per decorare i locali della villa, fino a trasformarla in una mostra permanente.
Orari: 29 Set.: 10.00 - 18.00; 19.00 - 24.00
Notti di luce a Villa Panza 30 Set.: 10.00 - 18.00 http://www.fondoambiente.it/beni/villa-e-collezione-panza.asp
Sacro Monte: luogo devozionale del '600, fa parte dei nove Sacri Monti tutelati dall'Unesco sparsi sul territorio prealpino tra la Lombardia e il Piemonte. Le cappelle che mostrano gli altrettanti segreti del Rosario, disseminate lungo un percorso di due chilometri circa, conducono all'antico Santuario di Santa Maria del Monte che, la tradizione vuole, sembra sia stato fondato da Sant'Ambrogio.
Tra i numerosi artisti impegnati nella decorazione delle cappelle nel corso dei secoli, ce ne furono alcuni che realizzarono opere in periodi più recenti tra cui Renato Guttuso che realizzò "fuga in Egitto" nel 1983. http://www.sacromonte.va.it/
Brinzio Chiesa SS. Pietro e Paolo: edificio religioso costruito nel XVIII secolo su una preesistente chiesa del 1100 dal capomastro Francesco Persichetti e da alcuni abitanti che prestarono la loro collaborazione gratuitamente.
A fianco della chiesa sorge la grotta della Madonna di Lourdes.
Laghetto di Brinzio: d'origine glaciale s'è formato dal deposito di sedimenti trasportati dall'acqua nei millenni che, ostruendo il flusso normale, hanno formato uno sbarramento naturale. Cascata del Pesegh: nei pressi della filanda Ranchet, è stata utilizzata come generatore d'energia per il funzionamento delle attrezzature.
Marzio Linea Cadorna: costruita negli anni della Prima Guerra Mondiale per difendersi da un eventuale attacco da nord. Attualmente esistono numerosi reperti visitati non solo dagli appassionati di storia contemporanea, che abbinano il fascino storico alla bellezza naturale dei boschi dove sorgono le trincee. http://www.promarzio.com/index36.shtm
Boarezzo Murales: affreschi che compaiono sulle facciate delle abitazioni del borgo del XII secolo. Sono stati convocati importanti autori contemporanei, per documentare le professioni tradizionali del paese svolte nei decenni scorsi.
Ganna Cappella di San Gemolo: dedicata al santo trucidato dai briganti nel tentativo di recuperare la refurtiva a seguito di un furto. Edificata nel 1095 nel luogo dove venne seppellito San Gemolo.
La zona offre una vasta scelta di strutture che soddisfano le diverse esigenze, ma in particolare vorremmo segnalare due ristoranti provati personalmente.
Il Campeggino:accogliente locale sulla piazza principale del paese. Si possono gustare le specialità a base di selvaggina, con una spesa che s'aggira attorno ai 25 euro. Il Campeggino P.Girani Montegrino Valtravaglia (Va) Tel. 0332-589839
Monte Marzio: albergo ristorante immerso nei boschi sopra Marzio: Il ristorante offre menù a base di selvaggina e funghi, con una spesa approssimativa di 25-30 euro. Monte Marzio Via Madonna degli alpini 4 Marzio (Va) Tel. 0332-727745
Fax 0332-727786 www.montemarzio.com info@montemarzio.com.
Lombardia: la Valganna
Chiudi
Località Istruzioni Km
Varese via Magenta Partenza. Seguire le indicazioni per Sacro Monte 0
Velate Girare a sinistra su via Quintino Sella 8,9
Incrocio Campo dei Fiori Girare a destra in via del Ceppo 12,1
Parcheggio Sacro Monte Sosta per visita Sacro Monte 13,2
Velate SP62 Girare a sinistra in direzione Brinzio 17,4
Brinzio Proseguire in direzione Rancio Valcuvia 22,8
Rancio Valcuvia Proseguire in direzione Luino 26,8
Rancio Valcuvia All'incrocio con SS394 girare a destra in direzione Montegrino 27,6
Mesenzana Al primo incrocio girare a sinistra in direzione Montenegrino 32,5
Grantola Al centro del paese girare a sinistra. Seguire poi i cartelli per Montenegrino 32,9
Montegrino Superata la piazza girare a destra e prendere la SP23 38,1
Marchirolo Girare a sinistra su SS233 in direzione Ponte Tresa 52,1
Marchirolo Girare a destra in direzione Ardena 53,6
Ardena All'altezza della chiesa girare a destra in direzione Marzio sulla SP41 56,7
Marzio Proseguire in direzione Valganna 59,3
Bivio strada locale Girare a sinistra in direzione Boarezzo 61,3
Boarezzo Sosta per visitare il paese 68,9
Ganna Sosta per visitare il paese e termine del giro 69,7

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV