Heybike EC1, una e-bike leggera e polivalente

La Heybike EC1 si propone come una bicicletta elettrica dal design molto elegante e senza fronzoli progettata per chi desidera entrare nel mondo delle e-bike senza investire cifre elevate (anche grazie alle frequenti offerte sul sito del produttore). L’equipaggiamento essenziale, l’aspetto che fonde sapientemente linee classiche e moderne tanto da farla sembrare una bici tradizionale e il peso contenuto ne fanno un mezzo ideale per soddisfare le esigenze dei pendolari urbani, ma anche degli appassionati di piccole gite “fuori porta”. Il catalogo attuale Heybike è per ora limitato alla EC1, sia in versione con telaio tradizionale, come quella del nostro test, sia ST, cioè stepthrough con telaio a scavalco basso; sul sito è però appena stata annunciata una nuova bici in arrivo nel corso del 2025 con ruote da 20” e trasmissione automatica a tre rapporti integrata nel mozzo posteriore.
 

DESIGN ED EQUIPAGGIMENTO

La Heybike EC1 si acquista online e viene spedita direttamente a casa: arriva in uno scatolone abbastanza compatto e va assemblata per quel che riguarda parafanghi, ruota anteriore, manubrio, sella e pedali. Sono compresi tutti gli attrezzi per eseguire il lavoro, il manuale spiega molto bene cosa fare e come farlo e non manca il chiarissimo video di unboxing e assemblaggio sul canale YouTube dell’azienda; se abbiamo un po’ di manualità possiamo procedere per conto nostro altrimenti è sempre consigliato rivolgersi a un meccanico di bicilette.

Il telaio in alluminio con saldature “levigate” dona alla Heybike un’immagine elegante da bici di alta gamma, così come i passaggi cavi interni al telaio, instradati attraverso l’attacco manubrio. La trasmissione è una Shimano Tourney a 7 velocità, una delle più economiche Shimano, ma sempre molto precisa nel funzionamento, i freni sono marchiati RSX, molto simili esteticamente a dei modelli Shimano, sono idraulici a disco con rotori da 160 mm su entrambe le ruote. Le ruote da 28” sono guarnite con pneumatici ChoaYang Flying Diamond 700x40C, caratterizzati da una scolpitura “diamantata” adatta anche a qualche sterrato, una sorta di pneumatico Gravel, rendendo la Heybike EC1 polivalente, adatta non solo all’uso urbano, ma anche a qualche escursione in un contesto più bucolico. L’impianto di illuminazione prevede un faretto anteriore e solo un catarifrangente rosso posteriore.

La Heybike EC1 è disponibile in due versioni di telaio, classico a diamante, cioè con tubo orizzontale alto e ST, cioè stepthrough con a scavalco basso, in due taglie, una M adatta a persone di altezza compresa fra 160 e 180 cm e una L per persone fra 165 e 190 cm, in tre colori: blu turchese, nero e bianco. Il prezzo è di 1.699 euro, più 118 euro per il portapacchi posteriore, ma sul sito del produttore sono molto frequenti delle offerte a 999 euro per la bici compresa anche di portapacchi, con un risparmio notevole. A questo link, inserendo il codice DUERUOTE100 è possibile ottenere un ulteriore sconto di 100 euro.

MOTORE E BATTERIA

Il motore nel mozzo posteriore è della stessa Heybike, siglato H75”N, con valori di potenza e coppia non dichiarati; la coppia in genere è sui 40/50 Nm per motori di questo tipo e la EC1 dovrebbe rientrare in questo intervallo. La batteria che alimenta il motore è alloggiata nel tubo obliquo, dotata di serratura per poterla estrarre e caricare in casa o in ufficio; offre una capacità energetica di 360Wh/10Ah e si ricarica del tutto in circa cinque ore. L’autonomia massima dichiarata è di 100 km, ma nella realtà è ben più contenuta, compresa fra 30 e 60 km.

Il motore funziona con sensore PAS di cadenza, rileva cioè solo il movimento dei pedali, ma non la forza con cui vengono spinti, caratteristica invece del sensore di coppia, qui assente. Il display centrale LCD da 3,4 pollici è molto grande e retroilluminato (si illumina in concomitanza all’accensione del faretto anteriore), fornisce informazioni essenziali, tra cui la velocità, il livello di assistenza selezionato e lo stato della batteria. Il comando al manubrio è di tipo minimal con tasti più e meno per variare il livello di assistenza, un tasto centrale per scorrere le modalità del display e un tasto di accensione/spegnimento posto sul lato inferiore del comando. I livelli di assistenza sono tre e si caratterizzano per una differente velocità massima oltre la quale smettono di fornire supporto, all’incirca di 15, 20 e 25 km/h.
 

COME VA?

In sella alla Heybike EC1, la prima sensazione è di leggerezza e agilità, con una posizione di guida abbastanza sportiva, con busto inclinato in avanti. Il motore da 250W, essendo gestito solo dal sensore PAS, prevede alcune attenzioni nella guida: nelle ripartenze c’è chiaramente un po’ di ritardo, dato che l’assistenza inizia a spingere solo dopo aver rilevato il movimento dei pedali, in genere in circa mezzo giro di pedali. Se si riparte in salita sarà un po’ più faticoso dare la prima spinta alla bici, e sarà quindi necessario avere sempre il rapporto corretto, sufficientemente corto perché non sia troppo duro da spingere; il motore parte poi in modo abbastanza deciso, non brusco, ma con una spinta ben avvertibile.

Il cambio Shimano è preciso negli azionamenti e fluido nei cambi di rapporto; il comando sopra-manubrio si aziona con pollice e indice ed è dotato di una lancetta con indicazione del rapporto inserito. L’intervallo di rapporti è adeguato all’utilizzo della bici in città, con possibilità di pedalare sempre con la giusta cadenza, sia quando procediamo a oltre 30 km/h e dobbiamo pedalare solo con la forza delle nostra gambe, sia in salita se dobbiamo affrontare un tratto un po’ più ripido e il motore ha bisogno di una certa spinta anche da parte nostra.
 

Una caratteristica unica di questo motore è la velocità massima differente nei tre livelli di assistenza, quantificabile in circa 15, 20 e 25 km/h rispettivamente nel primo, secondo e terzo livello; è una scelta unica nel panorama e-bike e prevede un minimo di periodo di adattamento per sfruttare al meglio la bici. L’autonomia ottenibile con la batteria da 360Wh è compresa fra circa 30 e 60 km; è facile trovarsi a sfruttare soprattutto l’assistenza più elevata per cui sarà necessario ricaricare la batteria più spesso, ma è il prezzo da pagare per avere una e-bike molto leggera e agile nella guida. Il display non aiuta molto nel gestire l’ansia da autonomia perché le tacche che indicano la carica residua della batteria sono legate al voltaggio espresso dalla batteria durante l’uso, valore che scende quando richiediamo più energia, come in salita, per poi risalire quando pedaliamo con più tranquillità, quindi le suddette tacche diminuiscono per poi riaumentare durante la pedalata.

Spiccano una certa scorrevolezza e stabilità, doti che si notano quando si viaggia a velocità più sostenuta; il peso è contenuto, circa 18,5 kg, un valore che la rende facilmente sollevabile per affrontare magari una scalinata con la bici in spalla. Dal punto di vista del confort, la bici è abbastanza comoda, grazie a pneumatici da 40 mm che offrono un buon effetto di assorbimento delle asperità, e silenziosa dato che il motore è decisamente poco avvertibile. I pneumatici sono inoltre adatti anche a un leggero offroad, grazie alla scolpitura composta da piccoli tasselli quadrati ravvicinati che restituiscono il giusto mix fra scorrevolezza su asfalto e il grip su sterrato, rendendo la Heybike EC1 una bici polivalente.
 

CONCLUSIONI

La Heybike EC1 è un'e-bike economica e leggera per l'uso quotidiano, con un design accattivante, elegante e moderno, componenti affidabili e un'esperienza di guida piacevole. Gli aspetti meno convincenti riguardano l’autonomia non molto elevata e l’indicazione poco chiara dell’autonomia residua, ma prezzo e caratteristiche di guida la rendono un’ottima scelta per il pendolarismo urbano e qualche gita nel weekend.