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SBK, Leon Camier: "Questa Honda vi sorprenderà"
Il pilota britannico, 31 anni, neoacquisto del team Honda RedBull: "Nonostante le nuove regole, Kawasaki vincerà anche quest'anno. Ma noi ci siamo rafforzati molto e potremo fare la voce grossa"
Alla tradizionale festa della Nolan abbiamo incontrato Leon Camier, il pilota britannico che per tre stagioni (e mezza) ha corso con la MV Agusta in Superbike; il prossimo anno avrà un compito gravoso: rilanciare il team Honda RedBull dopo un’annata a dir poco difficile, segnata dalla tragica morte di Nicky Hayden e da un valzer di piloti che non ha portato risultati apprezzabili.
Leon, cosa ti resta della tua esperienza italiana?
“In MV Agusta ho passato anni bellissimi, a contatto con tecnici molto capaci e intelligenti. Purtroppo il progetto della moto non ha avuto un’evoluzione, e i mezzi a disposizione del Reparto Corse non sono certo quelli di altri team. Ma nonostante questo siamo riusciti in più occasioni a giocarcela con i top team, nonostante il quattro cilindri MV sia piuttosto datato”.
Adesso sei un pilota ufficiale Honda.
“Honda è un top team, con risorse incredibili e una voglia pazzesca di riscossa”.
Assieme a te ci sono PJ Jacobsen e Jake Gagne.
“Sono il pilota più esperto del team, e per me questa è una ulteriore responsabilità. Ci sono aspettative elevate su di noi. Me ne sono accorto nei primi giorni di test: al muretto c’erano sempre 15 ingegneri giapponesi che studiavano ogni cosa e mi facevano mille domande”.
Quali sono gli obiettivi per la stagione?
“Stare sempre in alto e provare a fare qualche podio”.
Con le nuove regole cambieranno gli equilibri?
“No, Kawasaki è sempre una spanna davanti a tutti e vincerà di nuovo. Ma la concorrenza si è rafforzata, anche Yamaha sorprenderà tutti. Noi invece contiamo di poter dire la nostra”.
Leon, cosa ti resta della tua esperienza italiana?
“In MV Agusta ho passato anni bellissimi, a contatto con tecnici molto capaci e intelligenti. Purtroppo il progetto della moto non ha avuto un’evoluzione, e i mezzi a disposizione del Reparto Corse non sono certo quelli di altri team. Ma nonostante questo siamo riusciti in più occasioni a giocarcela con i top team, nonostante il quattro cilindri MV sia piuttosto datato”.
Adesso sei un pilota ufficiale Honda.
“Honda è un top team, con risorse incredibili e una voglia pazzesca di riscossa”.
Assieme a te ci sono PJ Jacobsen e Jake Gagne.
“Sono il pilota più esperto del team, e per me questa è una ulteriore responsabilità. Ci sono aspettative elevate su di noi. Me ne sono accorto nei primi giorni di test: al muretto c’erano sempre 15 ingegneri giapponesi che studiavano ogni cosa e mi facevano mille domande”.
Il rilancio della Honda, la nuova sfida di Camier
C’è molto da lavorare sulla CBR?
“La premesse sono ottime, come testimoniano i risultati dei primi test in pista. Certo, in MV Agusta la struttura era più snella, se chiedevo un cambiamento i tempi di reazione di meccanici ed elettronici erano più veloci di quanto non lo siano in una grossa struttura. Comunque siamo all’opera soprattutto sull’elettronicaQuali sono gli obiettivi per la stagione?
“Stare sempre in alto e provare a fare qualche podio”.
Con le nuove regole cambieranno gli equilibri?
“No, Kawasaki è sempre una spanna davanti a tutti e vincerà di nuovo. Ma la concorrenza si è rafforzata, anche Yamaha sorprenderà tutti. Noi invece contiamo di poter dire la nostra”.