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Magny Cours SS: vittoria a Laverty, titolo a Sofuoglu

di Luigi Rivola, foto Alex Photo il 03/10/2010 in Sbk

I due protagonisti della stagione hanno monopolizzato anche il GP di Francia. Il turco va in fuga, Laverty lo riprende e si invola. STK 1000: Berger domina davanti a Badovini

Magny Cours SS: vittoria a Laverty, titolo a Sofuoglu
Il duello fra Laverty (50) e Sofuoglu
Magny Cours – Basta un giro perché le cose siano chiare: Sofuoglu e Laverty là davanti, gli altri dietro a inseguire. Il titolo non è ancora assegnato e Laverty deve dare battaglia, costringere il turco all'errore, ma il pilota di Ten Kate oggi sembra avere una marcia in più: stabilisce il giro più veloce e Laverty, già staccato di 1"4 alla fine del terzo giro, non sembra in grado di reagire, anzi deve guardarsi da Parkes, che lo preme alle spalle, ma che poco dopo accusa evidenti problemi tecnici e arretra per poi fermarsi.
Ci si aspettava una corsa con Laverty protagonista e Sofuoglu a controllarlo, forte del suo vantaggio di 16 punti nella classifica di campionato, invece è il contrario: il turco fila via irresistibile e con grande sicurezza, non si risparmia come forse al suo box preferirebbero, e punta a una doppia vittoria a Magny Cours: gara e titolo.
Ma è solo un'impressione: le cose in realtà non stanno così e Laverty lo dimostra con una rapidissimo recupero che quasi a sorpresa lo riporta a ridosso dell'avversario. Poche schermaglie, poi l'irlandese dà fondo alle sue risorse e infila Sofuoglu involandosi verso il traguardo.
Mancano ancora 10 giri alla fine e la situazione è la seguente: Laverty primo davanti a Sofuoglu staccato di 1", poi Fujiwara a 9"3, Roccoli splendidamente quarto a 9"7, Harms quinto, Davies sesto con la prima delle Triumph e Pirro settimo seguito da Salom e Tamburini.
Sofuoglu comunque non si è ancora arreso: recupera tre decimi, ma incappa anche in un paio di brutte sbandate; se cadesse, addio titolo! Forse un tranquillo secondo posto non sarebbe una scelta tanto deprecabile in questa occasione...
Alla fine questo ragionamento entra anche nella testa di Sofuoglu, che molla e mantiene un passo comunque tanto rapido da non fargli rischiare anche il secondo posto. Per il terzo sono in lotta Fujiwara, Harms e Roccoli, da molto giri uno a ridosso dell'altro, ai quali si è aggiunto Davies in forte recupero. Davies, con una staccatona oltre il limite (la moto infatti perde il davanti, si intraversa, poi il suo pilota la riprende) li passa tutti in una volta e si ritrova sul podio. La sua foga è tale che dopo il "magico" sorpasso continua con un ritmo infernale e stacca gli avversari evitando il rischio della volata sotto il traguardo. Roccoli invece vince la volata per il quarto posto precedendo Harms e Fujiwara.
Vittoria dunque di Laverty e titolo mondiale a Sofuoglu, secondo, che finirà la stagione andando a correre gli ultimi due GP della Moto2 con la Honda di Tomizawa. E probabilmente resterà in Moto2 anche l'anno prossimo. Gli era stata offerta nuovamente la Superbike da Ten Kate, ma l'ha rifiutata: brutti ricordi...
1 E. Laverty IRL Honda CBR600RR
2 K. Sofuoglu TUR Honda CBR600RR 4.769
3 C. Davies GBR Triumph Daytona 675 17.658
4 M. Roccoli ITA Honda CBR600RR 20.412
5 R. Harms DEN Honda CBR600RR 20.559
6 K. Fujiwara JPN Kawasaki ZX-6R 21.200
7 D. Salom ESP Triumph Daytona 675 25.051
8 M. Pirro ITA Honda CBR600RR 25.174
9 R. Tamburini ITA Yamaha YZF R6 32.256
10 M. Praia POR Honda CBR600RR 59.797
11 A. Maurin FRA Yamaha YZF R6 1'04.127
12 F. Marino FRA Honda CBR600RR 1'23.612
Magny Cours SS: vittoria a Laverty, titolo a Sofuoglu
Il podio della Superstock 1000
Magny Cours – Berger fila via come un missile, ma anche Badovini parte molto bene, così come Barrier e anche Giugliano. I migliori delle prove sono subito protagonisti. Il primo giro si conclude con Berger da solo al comando seguito da Barrier a 1"2 e Badovini a 1"9. Berger gira 7 decimi più veloce dei due piloti della BMW, ma la gara è solo cominciata.
Alla fine del secondo giro cade Baz che aveva appena superato Giugliano; il nostro pilota riesce ad evitarlo per miracolo, ma perde terreno nella schivata e si ritrova dal quinto al dodicesimo posto.
Al terzo giro Badovini si libera di Barrier e si accinge a rimuovere, decimo dopo decimo, il distacco di 2" che lo separa da Berger, intanto al quarto e quinto posto si sono insediati Zanetti e Baroni, mentre La Marra è settimo seguito da Petrucci, Savary, Antonelli, Magnoni e Giugliano che gira più forte dei piloti che lo precedono.
Badovini guadagna terreno: al sesto giro il suo distacco è sceso a 1"5, mentre Barrier ha platealmente tirato i remi in barca. Giugliano invece sta compiendo un'impresa: in un giro ha guadagnato tre posizioni e all'ottavo passaggio altre due passando sotto il traguardo in settima posizione. Al decimo giro vince anche la resistenza di Petrucci ed è sesto.
Intanto Badovini continua la sua rimonta. Arriva a 1" da Berger, poi perde nuovamente 4 decimi. In casa, Berger ha trovato ciò che gli è mancato nelle altre corse del campionato e la vita per Badovini si fa molto dura. All'inizio dell'ultimo giro la corsa è già conclusa: Badovini è a oltre 3", complice un dritto nell'affrontare una "esse" alla "disperata". Berger taglia il traguardo vincendo una corsa che ha dominato e il pilota della BMW fallisce il primato dell'en-plein di trionfi nel mondiale Superstock. Peccato. Ma questo nulla toglie alla sua eccezionale stagione e al suo futuro in Superbike.
Terzo si piazza in solitudine Barrier e quarto Zanetti, sempre bravissimo. Baroni è quinto e Giugliano corona con un eccellente sesto posto una corsa Antonelli, Petrucci e La Marra, che hanno battagliato fino alla fine con Giugliano tenendogli la scia nell'ordine fino alla fine della corsa.
1 M. Berger FRA Honda CBR1000RR
2 A. Badovini ITA BMW S1000 RR 4.722
3 S. Barrier FRA BMW S1000 RR 10.258
4 L. Zanetti ITA Ducati 1098R 15.130
5 L. Baroni ITA Ducati 1098R 25.214
6 D. Giugliano ITA Suzuki GSX-R 1000 29.120
7 A. Antonelli ITA Honda CBR1000RR 29.780
8 D. Petrucci ITA Kawasaki ZX 10R 29.879
9 E. La Marra ITA Honda CBR1000RR 30.152
10 J. Millet FRA BMW S1000 RR 31.140
11 M. Savary SUI BMW S1000 RR 31.358
12 M. Magnoni ITA Honda CBR1000RR 35.614
13 P. Tutusaus ESP KTM 1190 RC8 R 43.226
14 M. Lussiana FRA BMW S1000 RR 44.369
15 D. Beretta ITA BMW S1000 RR 45.359
16 O. Jezek CZE Aprilia RSV4 1000 46.029
17 R. Pagaud FRA BMW S1000 RR 54.172
18 C. Leeson RSA Kawasaki ZX 10R 55.905
19 T. Svitok SVK Honda CBR1000RR 1'00.806
20 D. Andric BRA Honda CBR1000RR 1'10.502
21 K. Sletten NOR Yamaha YZF R1 1'15.927
22 M. Walkowiak POL Honda CBR1000RR 1'16.222
23 P. Thiriet BRA Honda CBR1000RR 1'23.839
24 M. Salac CZE Aprilia RSV4 1000 1'27.739
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