MotoGP Misano2: Marquez vince, Bagnaia cade, Quartararo è campione. Grazie Vale!

Quello di Misano 2 è stato uno dei weekend più emozionanti della stagione. Un fine settimana ricco di momenti intensi a partire dal sabato con le celebrazioni in ricordo di Marco Simoncelli, dieci anni dopo la sua prematura scomparsa e proseguito con una domenica spettacolare e per molti aspetti storica. Una domenica italiana partita con la vittoria di Dennis Foggia in Moto3 che ha tenuto aperto il Mondiale avvicinandosi a Pedro Acosta, andata avanti con la debacle di Raul Fernandez in Moto2 che ha messo il titolo sempre più nelle mani di Remy Gardner e che in MotoGP ha festeggiato il nuovo campione del mondo, Fabio Quartararo. 

Bagnaia cade, Fabio Quartararo è campione della MotoGP

Quel Fabio Quartararo che a 22 anni corona il sogno di una vita conquistando il titolo correndo una stagione con intelligenza, mettendo a frutto tutto il suo talento e la sua determinazione. Fabio è il primo pilota francese a farlo, diventando il più giovane iridato della Yamaha a riuscirci e mostrando al mondo che chi lo aveva visto come un predestinato quando era approdato giovanissimo nella Moto3 non si era sbagliato affatto. Poi si era un po' perso è vero, ma dagli anni della Moto2 con l'ingresso nel team di Luca Boscoscuro, all’approdo in MotoGP qualcosa è cambiato e alla fine, in poco tempo, alla sua terza stagione in MotoGP, il risultato più prestigioso è arrivato. È arrivato nel giorno in cui il primo rivale, Pecco Bagnaia, mentre accarezzava, guidando magistralmente la sua Ducati, la vittoria, la seconda consecutiva su questo tracciato, quella che avrebbe tenuto aperta la lotta per il titolo, è caduto, lasciando nella ghiaia i sogni di gloria e spalancando a Marc Marquez quella porta che lo ha lanciato a conquistare la vittoria, la terza in questa stagione. Un successo che ha un sapore e un valore diverso però, perché è arrivato su una pista non favorevole al campione spagnolo. Un successo che gli dà morale e fiducia per il 2022. 

Il trionfo di Marquez, il Cannibale è tornato

Marc Marquez ha bissato la vittoria di Austin e ridato conforto anche alla Honda che a Misano ha visto sul podio anche il compagno Pol Espargaro, al suo miglior risultato stagionale. Nel giorno del successo di Marquez che ha riconosciuto il valore di Bagnaia, ammettendo che non ne aveva per batterlo, sul podio sale, scalzando proprio Fabio Quartararo, un consistente Enea Bastianini che scattato sedicesimo è arrivato fin sul terzo gradino. Un podio che dà ulteriore spessore al rookie, già campione della Moto2. Bene anche Luca Marini che dopo la miglior qualifica della stagione, che lo ha visto scattare dalla prima fila, con la carena gialla con scritto in grande “Grazie Vale” fa una gara all'attacco e celebra così a suo modo l'ultima corsa in MotoGP in Italia di suo fratello, che precede sul traguardo in nona posizione.

La grande festa per Valentino Rossi

Il weekend di emozioni di Misano passerà alla storia per essere stata l'ultima gara in Italia di Valentino Rossi prima del ritiro.  Davanti al pubblico, che lo ha abbracciato e festeggiato dal giovedì, Rossi domenica ha ottenuto un'ovazione, un tributo speciale, qualcosa di unico come unico è stato lui per il motomondiale e non solo. E così quel decimo posto in gara è stato un risultato che gli ha ridato un sorriso. La festa per Rossi è poi culminata nel momento in cui ha ricevuto il premio alla carriera a fine gara dal ministro degli esteri Luigi di Maio. Dopo un viaggio lungo 26 stagioni l'ultimo passaggio da pilota MotoGP è stato denso di emozioni per il pilota e per tutti quelli che lo hanno accompagnato in questi anni. Ora resterà un vuoto, ma è lo stesso Rossi dal rettilineo di Misano che ha sottolineato che la MotoGP va avanti. Va avanti anche senza di lui e sono tanti i piloti italiani, molti lanciati dalla sua Academy che hanno raccolto il testimone e che saranno da seguire. A partire da Pecco Bagnaia, proseguendo con Morbidelli, ancora in difficoltà a Misano dopo il rientro, senza dimenticare Bastianini e Marini, il prossimo arrivo di Marco Bezzecchi e il nuovo capitolo sportivo di Andrea Dovizioso che a Misano purtroppo ha corso un altro GP in salita sulla Yamaha. 

I delusi

Da Misano esce un po’ ridimensionata la KTM, mentre l'Aprilia resta nella top ten con entrambi i piloti e vede i passi in avanti di Vinales perlomeno a livello cronometrico. Fra i delusi di questa domenica di festa oltre a Bagnaia, e al compagno Miller caduto anche lui nelle battute iniziali, c'è di sicuro Joan Mir. Lo spagnolo che ha lasciato la gara con una caduta in cui ha coinvolto Danilo Petrucci (anche lui probabilmente alla sua ultima a Misano) e che ha consegnato il numero uno nelle mani di Quartararo senza mai dare nel corso della stagione il guizzo per difenderlo concretamente. Nel giorno della sua debacle è stato invece il compagno Rins, spesso a terra quest'anno, il più consistente.

Ora due settimane di pausa il Motomondiale con i titoli di Moto 2 e Moto3 da assegnare riaccenderà i motori a Portimao.