Motogp
MotoGP: Rossi, una LEGGENDA oltre i numeri!
Ora che Valentino Rossi ha annunciato il suo ritiro, scorriamo le immagini della sua carriera, i suoi numeri, ma la portata della sua impresa e il valore della sua storia vanno oltre ogni statistica
Nel giorno in cui Valentino Rossi ha annunciato che a fine stagione concluderà la sua carriera da pilota nel Motomondiale, le difficoltà incontrate nelle ultime gare spariscono, perché basta pensare per un istante, ma in realtà ce ne vogliono molti di più, a quello che ha fatto in questi anni per rendersi conto della portata della sua impresa, del valore e del significato della sua storia. Non serviva certo arrivare a oggi per rendersene conto, anzi. E già in più occasioni abbiamo celebrato le sue imprese, i suoi risultati, raccontato le sue vittorie, i suoi successi, le sue iniziative imprenditoriali, ma anche le sue difficoltà. Di Rossi abbiamo scritto e scriveremo ancora tanto.
Alla seconda stagione
nel Motomondiale,
Rossi e l’Aprilia RS 125
diventano una coppia
invincibile: in 15
gare arrivano ben 11
vittorie. Arriva il primo
titolo mondiale.
Il 1997 è anche
l’anno in cui Rossi
inaugura la stagione
dei festeggiamenti
“creativi”
Le stagioni in top class di Valentino Rossi: è il record assoluto (battuto Jack Findlay, che oltretutto nel 1958 prese parte a una sola gara e nel 1959 a due)
Una lunga storia da raccontare
Le moto entrano nella sua vita quando è ragazzino. Sulle moto costruirà la sua carriera. Dopo i primi successi sulle minimoto, al titolo italiano della 125, all'Europeo, da quando poi è approdato nel Motomondiale ha fatto subito parlare di sé. E dal 1996, da quel primo successo ottenuto a Brno ad agosto, i riflettori si sono definitivamente accesi su di lui. Si è iniziato a tenerlo d'occhio. E da quella stagione a oggi non è mai uscito di scena. Per tanti motivi. Tanti che elencarli tutti, senza che qualcosa resti fuori, è impossibile.
Su tutti di sicuro il suo modo di essere e di correre, di tentare un sorpasso, di vincere e rendere speciali quei momenti, con la sua fantasia nel festeggiarli nella prima parte della sua carriera. Poi per come ha saputo richiamare un nuovo pubblico a seguire le gare, le sue gare. Per le grandi rivalità che ha creato e vissuto, da quella storica con Max Biaggi, a quella con Jorge Lorenzo, Casey Stoner, Sete Gibernau, Loris Capirossi, alla più recente con Marc Marquez. Per tutto il suo carisma, mostrato in pista e fuori che lo ha reso popolare nel mondo, con quel 46 sulle bandiere e il giallo che colorano le tribune in ogni nazione in cui transita il Motomondiale. Per aver creato realtà imprenditoriali come la VR46, il suo team e l'Academy, da cui sono usciti nuovi campioni come Franco Morbidelli e Pecco Bagnaia.
Nel 2004 Rossi passa dalla Honda alla Yamaha: vince alla prima gara, un successo indimenticabile nella sua carriera
I podi di Valentino Rossi nel Motomondiale. 199 quelli ottenuti in top class. Di questi, 142 sono con la Yamaha (record con un singolo costruttore)
Il Motomondiale ai tempi di Rossi
Nella sua storia c'è tanto, c'è la storia degli ultimi trent'anni di Motomondiale. Quella che lo ha visto campione con una progressione inarrestabile in 125, 250 e 500, per poi continuare a vincere nella MotoGP. E proprio nella MotoGP, la classe in cui ha corso dal 2002 a oggi, ha raccolto tanto, tantissimo. Ne è stato campione sei volte (7 con il successo in 500), ma ha anche affrontato momenti difficili e delusioni. Qui ha scritto la pagina più importante della sua carriera e della sua storia sportiva che negli ultimi anni lo ha visto continuare a provarci, nonostante le difficoltà e avversari sempre più giovani e veloci.
Alle fine quel decimo sigillo tanto sognato non è arrivato, ma siamo sempre lì, se è vero che i numeri a volte dicono tutto. Quei numeri che restano nei libri, che fanno statistica, che indicano la sua grandezza, ora che sappiamo che la sua avventura da pilota nel Motomondiale è arrivata al termine non è il momento di guardare solo quelli, perché quello che ha fatto Valentino Rossi, va oltre.
Va oltre ai numeri, anche ai suoi che sono strepitosi. La sua avventura sportiva resta una delle più straordinarie anche e soprattutto a livello umano, per la sua capacità di porsi e di cambiare nel corso di questi anni, di mettersi in gioco, di esporsi e di affrontare nuove sfide come quella memorabile di lasciare la Honda per salire sulla Yamaha, a cui poi è tornato per ripartire e tornare a vincere dopo la delusione sulla Ducati. Per non sentirsi mai pago, anche dopo aver vinto nove Mondiali. Per essere riuscito a cambiare stile di guida e ancora oggi è lì in Austria a cercare di fare quel passo.
Quel click che fa la differenza, nonostante le difficoltà. Ecco è anche questa sua tenacia, quella che lo ha reso il campione che è che lo fa apprezzare come uomo che non ha mai perso il sorriso, l'allegria, l'ironia e la voglia di divertirsi e ha saputo risollevarsi anche da grandi dolori e dai momenti più difficili della sua carriera. Perché anche questo è stato ed è Valentino Rossi. Un pilota, ma soprattutto un grande patrimonio del nostro paese di cui andare orgogliosi.
Rossi è un caso complesso da raccontare, perché ha mille sfaccettature, migliaia di aneddoti e lui stesso negli anni è stato capace, è capace, di esser avvincente in ogni sua intervista
Le stagioni consecutive in cui Valentino Rossi è andato a podio: record assoluto (staccato Angel Nieto a quota 20)
Oltre i numeri
Tantissime le cose che su di lui si possono scrivere, che si sono scritte e si scriveranno che è difficile che non resti fuori qualcosa di bello o di importante. Il Dottore è un caso complesso da raccontare, perché ha mille sfaccettature, migliaia di aneddoti e lui stesso negli anni è stato capace, è capace, di esser avvincente in ogni sua intervista. Anche nel suo modo di dire addio alle corse in moto lo è stato, in cui senza giri di parole e nemmeno una lacrima è andato dritto al punto, sorridendo. Mai scontato.
Si sa tutto di Rossi nel nostro mondo, ma alla fine, manca sempre qualcosa da scoprire e ogni volta lo si ascolta con curiosità, osservando anche la sua mimica, quella serie di gesti che negli anni abbiamo imparato a conoscere mentre parla o mentre si prepara prima del via quando accovacciato a fianco alla sua moto sembra che le parli, quando si tiene alla pedana per concentrarsi, quando si alza in piedi sulla moto prima di entrare in pista sulla pit-lane, quando ride e si racconta coi ragazzi al Ranch, e chissà ora cosa avrà voglia di raccontare ancora nel nuovo ruolo che vorrà nel suo team.E chissà cosa farà nel suo team, se mai salirà su quella Ducati che avrà nel box per un test, per curiosità o semplicemente per sognare che cosa avrebbe fatto se la sua Desmosedici fosse stata quella di oggi… e quali sfide affronterà sulle auto. Staremo a vedere.
Quel che è certo è che continuerà a essere parte del nostro mondo, anche dopo l'ultima gara di questa stagione, perché è Rossi, una leggenda vivente, che va oltre i suoi numeri.
Campione con Aprilia, Honda e Yamaha, ha vinto 115 gare
Con 26 stagioni di Gran Premi all'età di 42 anni, Valentino Rossi è uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Vincitore di nove titoli mondiali, dalla 125 (1997), alla 250 (1999), alla 500 (2001) e MotoGP (2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2009) è l’unico ad aver vinto su cinque diversi tipi di moto nella top class, prima con Honda, con cui ha vinto anche con la 500 e poi Yamaha.
Campione del mondo con Aprilia, Honda e Yamaha, ha corso anche con Ducati, unica Casa con cui non ha ottenuto successi nella sua carriera. Sono 423 i GP disputati ad oggi da Rossi, 235 le volte in cui è salito sul podio e ben 115 le vittorie conquistate, di cui 89 nella sola MotoGP. Sono invece 14 le vittorie ottenute in 250, 12 i successi nella 125. Nella sua carriera ad oggi sono 39.331 Km e 8544 giri percorsi in gara, 5.388 i punti conquistati, 363 le gare iniziate, 319 quelle a punti, 148 presenze in prima fila, 76 giri veloci... potremmo andare avanti, ma per ora ci fermiamo qui.
Valentino Rossi dopo 26 anni di Motomondiale e 9 titoli, a fine stagione 2021 concluderà la sua avventura nel Motomondiale e si prepara ad aprire un nuovo capitolo della sua vita ... Ripercorriamo con le immagini la sua carriera
Dalla Aprilia RS 125, fino alla Yamaha YZR-M1, passando per la Honda NSR 500 a due tempi e la RC-211V a cinque cilindri. Il campione di Tavullia ha sorvolato 26 anni di Motomondiale su queste icone
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