Motogp
Il mondo della moto rende omaggio a Valentino
Piloti ed ex iridati commentano il ritiro di Rossi. Per Agostini è "Campione assoluto", mentre Marquez ammette: "Ho imparato tanto da lui"
Si è trasformata in un omaggio al "mito" Valentino Rossi la conferenza stampa del GP della Stiria di MotoGP. L'annuncio del suo ritiro, a fine stagione, ha monopolizzato le emozioni e le parole di molti dei suoi avversari hanno involontariamente sottolineato il salto di generazione che li divide da Vale.
In quanto leader del mondiale Fabio Quartararo è stato il primo a parlare ed ha esordito ricordando che Rossi "era già due volte campione del mondo quando sono nato. È la persona che mi ha fatto desiderare di diventare un pilota motociclistico. Una leggenda dello sport. Sarà molto strano non vedere più il numero 46 sulla carena di una moto".
"Grazie, Valentino, per tutto quello che hai dato - ha commentato Johann Zarco - Hai cambiato la visione delle moto nel corso degli anni 2000 fino ad oggi". "È stato un privilegio gareggiare contro Rossi - le parole di Joan Mir - Quando ha dato la notizia del ritiro ero più agitato di lui. Sembrava un momento che non doveva arrivare mai, lui è il Michael Jordan delle moto".
Maverick Vinales è stato a lungo suo compagno di team alla Yamaha. "Ho scoperto di avere la passione per questo sport guardandolo festeggiare le sue vittorie - ha raccontato lo spagnolo - È stato il mio idolo e punto di riferimento da quando avevo 4-5 anni. Una fonte di ispirazione ed un pungolo per me. Vale è una grande persona, anche fuori dalla pista, avremmo voluto gareggiare contro di lui per sempre". "La misura del suo carisma la dà l'amore della gente, che non è diminuito quando Rossi ha smesso di vincere come agli inizi - ha sottolineato Miguel Oliveira -Ha avuto un'influenza incredibile su tutta la MotoGP".
Alla conferenza stampa di Rossi ha voluto essere presente Jack Miller, per rendergli omaggio. «C'è un solo un modo di salutarlo, un lungo applauso. È stato un onore condividere la pista con lui - ha detto l'australiano della Ducati - Per lo sport è un'enorme perdita. Ci mancherà, ma non penso che rimarrà a lungo lontano dal paddock". "Tornare questo weekend, nel giorno dell'annuncio del ritiro di Valentino, ed essere suo compagno di squadra è pazzesco... - ha detto Cal Crutchlow, sostituto dell'infortunato Morbidelli nella Yamaha Petronas - È incredibile quello che ha fatto per questo sport. Se parli di moto parli di Rossi. Basta dire il suo nome e chiunque sa di cosa stai parlando. È una vera icona planetaria".
"L'arrivo di Rossi è stato un momento importante, è stata la rinascita della Yamaha, perché lui è stato il catalizzatore nel cambiare il modo di lavorare" ha detto Lin Jarvis, team director della Yamaha.
"Ammetto di essere felice che Valentino smetta senza aver battuto i miei record. Credo sia umano. Anche senza aver battuto i miei primati Valentino resta un campione assoluto", ha detto Giacomo Agostini, che conserva il primato di titoli mondiali, quindici, e di vittorie iridate, che sono 122 contro le 115 del "dottore".
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