BMW C 400 GT: uno per tutti

Agile e immediato

Il BMW C 400 GT conquista per la sua immediatezza: la posizione di guida dà la sensazione di averlo sempre guidato, un plus non da poco. Questo feeling si traduce in una guida svelta in città, dove ci si divincola nel traffico come se si fosse su un mezzo di cilindrata inferiore. Agile e maneggevole, con sospensioni che digeriscono bene le malformazioni dell’asfalto. Il GT ha dalla sua una trasmissione molto dolce che eroga la potenza del motore (34 CV) in maniera molto omogenea a tutti i regimi; il CVT è vellutato nei chiudi apri, ma molto scattante nelle partenze con il controllo di stabilità ASC che fa il suo dovere, specie su asfalto freddo e umido e sulle temibili strisce pedonali. Mai invasivo, salvo sul pavé più dissestato dove innesca qualche sussulto, il controllo di stabilità consente di spalancare il gas con disinvoltura scongiurando le perdite di aderenza della ruota posteriore. I freni sono un riferimento per potenza e modulabilità e l’ABS è proprio ben tarato.

Insieme ovunque

Il C 400 GT, se in città è a suo agio, e consente di guidarlo per ore senza problemi, trova ancora più senso sui medi e lunghi trasferimenti. Nel misto poi ha una stabilità e una piacevolezza di guida che lo avvicinano ad una moto. Il motore ha una bella verve e le sospensioni mantengono l’assetto stabile, così lo si guida con disinvoltura gustandosi la strada e il paesaggio con il minimo stress... anche in coppia.

Il passeggero ha una posizione in sella invidiabile: lo spazio sulla seduta è notevole, le maniglie laterali a cui aggrapparsi sono facilmente raggiungibili. Quello che fa la differenza sono le pedane ampie e piatte su cui si riesce ad appoggiare tutta la pianta del piede e, non ultimo, il fatto che chi siede dietro non viaggia così esposto alle turbolenze come su altri scooter di questa categoria.

Lanciato in autostrada poi, oltre ad apprezzarne le prestazioni del motore che consente di viaggiare a velocità Codice con in tasca ancora una riserva di potenza utile per un sorpasso di emergenza, l’ampio frontale e il parabrezza ben conformato riparano bene il busto e la testa lasciando un’ampia visuale. Se solo ci fosse la possibilità di sollevarlo di un paio di cm, verrebbe quasi da pensare di essere in auto, visto che anche le vibrazioni del motore sono impercettibili anche quando gira a regimi elevati. La sella poi è il massimo per il comfort e lo schienalino di serie è perfetto per appoggiarsi comodi. La pedana lunga consente di tenere anche le gambe distese per una posizione ancora più rilassata. Per darvi un’idea, dopo 500 km percorsi in un solo giorno quasi tutti in autostrada, siamo scesi senza alcun indolenzimento ed eravamo freschi come se avessimo viaggiato in macchina.

Sul BMW poi è quasi come essere a bordo di un’auto anche per l’ampio fascio di luce del gruppo ottico e per il sistema di connettività multimediale che mostra tantissime informazioni sull’ampio display TFT a colori. E il tutto si apprezza ancora di più se si ha un sistema di comunicazione sul casco. Il sistema infatti non solo dialoga con lo smartphone via Bluetooth, ma mostra le indicazioni del navigatore passo passo e consente, quando si abbina ad un casco su cui è installato il bluetooth, di gestire il cellulare, le chiamate o di sentire la propria musica o un podcast, usando il pollice della mano sinistra senza distrarsi dalla guida. C’è poi l’App BMW Motorrad Connected, scaricabile gratuitamente per i dispositivi iOS e Android, che permette di avere sempre sotto controllo i parametri dello scooter e di gestire le mappe del navigatore, costantemente aggiornate.

Ogni cosa al suo posto

Convincente nella guida il nuovo BMW C 400 GT ha proprio tutto quello che deve avere un buon commuter: sistema keyless, presa 12V, due cavalletti, due vani nel retroscudo facili da raggiungere e protetti da serratura, un ampio tunnel al centro del quale è posizionato il tappo del serbatoio sopra cui magari appoggiarci facilmente uno zainetto.

 Sotto la sella il vano è ampio con tanto di luce di cortesia e lo spazio è ben organizzato. Il flexcase, un soffietto estensibile realizzato in kevlar - nelle soste consente di alloggiare un casco jet e nella parte posteriore un casco integrale…  Per caricarlo è quindi meglio pensare di equipaggiarlo anche con un bauletto o con le borse laterali per partire senza lasciare nulla a casa.