Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

Prove della redazione

Honda PCX 150

Christian Cavaciuti il 19/02/2014 in Prove della redazione
Honda PCX 150
Honda PCX 150
153,0 cc / 13,6 CV / 1 cilindro orizz. / 3
€ 2.870 c.i.m.

Se i benzinai scioperano ti serve un serbatoio bello grande. O forse no? Il GT compatto di Tokyo insinua il dubbio che non sia proprio così...

C'è lo sciopero dei benzinai, panico in redazione. Le chiavi di tutte le moto con megaserbatoi sono già state intascate. Restano una supersportiva e un Honda PCX 150. Vada per il PCX, ho un pò di commissioni da fare e uno scooter mi fa comodo. Controllo il sottosella: non profondissimo, ma lungo e capiente. Aggiudicato. Sono le gomme che mi lasciano perplesso, con la loro sezione da "bici": 90/90 e 100/90. In compenso le ruote da 14", a metà strada fra le "basse" e le "alte", rendono l'Hondino una specie di GT in scala ridotta, che per essere un 150 ha dimensioni e abitabilità decisamente abbondanti. Peccato per il parabrezza "estivo", ma pazienza. Il PCX è anche un filo basso di sella e alto di manubrio per i miei gusti; di sicuro piacerebbe alla mia ragazza, che come tutte le donne apprezza i mezzi che non la allontanano troppo dal suolo. Quello che mi lascia veramente di sale è il modo in cui il PCX va in moto. Premi il tasto destro e senti solo un lievissimo fruscio, mentre il monocilindrico si avvia dopo mezzo giro d'albero motore. È il sistema generatore-avviatore che conoscevo dallo Zoomer, ma non pensavo che un livello del genere fosse ottenibile da un motore di cubatura tre volte più grande. Anche la tonalità di scarico è la più civile che si riesca a immaginare: poco più che un soffio, accompagnato da vibrazioni trascurabili.

Quattro litri

Lascio la redazione appena in tempo per l'ultimo rabbocco. Il tramonto è allietato da lunghe code di scatole a ruote ai distributori, piene di automobilisti e di stramaledizioni. Le supero in grande amicizia e parcheggio al self. I rifornimenti con gli scooter moderni sono come i krumiri: non ce n'è uno uguale all'altro. Il PCX ha il tappo nel tunnel centrale, che si sblocca con un pulsante attivo solo con la chiave inserita. Sollevo lo sportellino, svito il tappo, infilo il bocchettone e voilà. La pompa gorgoglia per qualche secondo e si ferma poco oltre i quattro litri. Impossibile: sul display erano rimaste due sole barrette di livello del serbatoio. Scuoto un po' il PCX per liberare eventuali bolle d'aria, ma la pistola resta muta. Pago, esco e mi dico che con forse cinque litri non ce la farò mai. Due giorni di serrata significano più di 100 km solo di casa-lavoro: per di più in tangenziale, a gas tutto aperto. E poi ho quei due appuntamenti dall'altra parte della città. Mi sa che dovrò usare i mezzi...Bastava arrivare prima in redazione, e a quest'ora sarei seduto su una maxienduro, venti centimetri più in alto e con il quadruplo del carburante fra le gambe. Pace. Il primo quinto di serbatoio se ne va per arrivare a casa. Il PCX prende giri con meno verve di quella che ricordavo ai motori Honda, ma supera comunque senza problemi i 110 km/h indicati dal grande tachimetro. Arrivo che l'indicatore del livello carburante non si è mosso, ma si sa come sono imprecisi gli indicatori degli scooter. Vado a dormire, la mattina dopo c'è il sole e le code ai benzinai sono scomparse, insieme purtroppo ai benzinai. Parto, altri 25 km di tangenziale, altro quinto di serbatoio, non rilevato dall'inscalfibile indicatore. Va bene, si sa come sono imprecisi gli indicatori eccetera. Al pomeriggio ho il primo dei miei appuntamenti in centro. Mi devo ricredere sulle "gommine", perché regalano al PCX un'agilità superlativa, senza impedire le pieghe in rotonda. L'impianto frenante misto disco tamburo non è quello della Honda di Marquez, ma del resto la RC213V non ha sottosella. E poi per essere uno scooter "no frills", senza fronzoli, il PCX non lesina su nulla di importante. Nel quadro strumenti manca l'orologio, ma c'è la frenata combinata. Manca il tasto del lampeggio, ma c'e quello per attivare lo Start&Stop, che non farà risparmiare chissà quanto carburante ma dà soddisfazione, quando al semaforo attraversano le mamme con il passeggino e tu non gli fumi addosso. Senza contare che star lì senza vibracchiare è una sensazione nuova e, per quanto mi riguarda, piacevole.

No panic

Meno piacevole è la faccenda dei cinque litri, di cui a questo punto avrò fatto fuori più della metà perché il trip parziale indica 89 km. Milano non è grande come Roma e non è ripida come Genova, ma se la attraversi da sud a est a ovest di strada ne fai. L'indicatore del carburante indica serafico sei tacche su otto, ma si sa come sono, questi indicatori moderni. Si sa, ma io comincio a preoccuparmi lo stesso: ho ancora un giorno intero prima di poter rifare il pieno. Comunque a casa bisogna pur tornare e così infilo la tangenziale, arrivo con 117 km percorsi e il livello carburante che beffardo indica cinque tacche. Cioè secondo lui ho usato meno di metà benzina. Mah. Secondo giorno di serrata, sfilo gli autogrill che anche oggi vendono solo panini e raggiungo la redazione a quota 144 km. Si è spenta un'altra tacca, ne restano quattro. Al pomeriggio arrivo a Città Studi per il secondo appuntamento: 158 km, passando per la città per fare meno strada. Mi aspetto che il motore si ammutolisca da un momento all'altro, invece a ogni semaforo appena ruoto la manopola si riaccende nel suo modo mite e silenzioso. Ma cos'è, elettrico? Rientro in redazione a 172, e a questo punto diventa una sfida: ah sì? Allora adesso portami anche a casa, se ce la fai. Ce la fa. Arrivo con 197 km e una tacca. Faccio un giro dell'isolato: 200, e non se ne parli più. Ma il PCX non ne vuole sapere di mollarmi. E arriva finalmente il sabato mattina: niente sciopero, vado al distributore a fare il mio pieno di benzina e di curiosità. Due litri, tre, quattro, la pistola non si ferma. Ah, ecco. Si ferma a quota 5,2 litri. Ho percorso più di 38 km con un litro, e senza trucchi da economy run. Grande PCX. La prossima volta gli monto due tassellate e ci vado alla Dakar, senza serbatoio da 37 litri.

Dati Tecnici

 
Honda
PCX 150

Motore

1 cilindro 4T, Euro3

Cilindrata

153,0

Serbatoio (litri)

5,9

Trasmissione

automatica con frizione centrifuga

Telaio

in tubi di acciaio con trave dorsale inferiore, inclinazione cannotto di sterzo 27°, avancorsa 85 mm

Sospensione anteriore

forcella tradi- zionale da 31 mm

Sospensione post./regolazioni

doppio ammortizzatore

Pneumatico ant./post.

90/90-14; 100/90-14

Interasse

1.315 mm

Lunghezza

1.915 mm

Larghezza

nd

Altezza sella

760 mm

Peso in ordine di marcia

129 kg

Potenza max/giri

10,0 kW (13,6 CV)/8.500

Coppia max/giri

14,0 Nm (1,4 kgm)/5.250

Freno stazionamento

no

Pedane passeggero

retrattili

Presa da 12V

no

Cavalletti

centrale/laterale

Vano sottosella

contiene 1 casco integrale

Vano retroscudo

1, senza serratura

Prestazioni

Il commento del centro prove

Se non li avessimo rilevati, non ci crederemmo: i consumi di benzina del PCX 150 sono davvero ridotti. Il nuovo propulsore, in questo, gioca un ruolo fondamentale. E lo si capisce anche dal suo carattere. Un filo meno brillante che in passato, il nuovo quattro tempi Honda (lo stesso montato sull'SH) in prima fase di apertura di gas è più dolce. Soddisfacenti le prestazioni. L'impianto frenante con tamburo posteriore "limita i danni" nei confronti dei migliori sistemi a doppio disco e ABS (che qui non è disponibile nemmeno in optional). La frenata combinata (tirando la leva del posteriore, si aziona anche un pistoncino dell'anteriore) assicura una buona modulabilità. Ottimo il risultato alla bilancia, con 128,5 kg.

Curva di accelerazione

Honda PCX 150

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 25° C
Pressione atmosferica 1007 mb
Temperatura asfalto 31° C

Rilevamenti

 
Honda
PCX 150

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 102,02 km/h (42,22 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 20,7 s (95,33 km/h)
0-1000 m 42,22 s (102,02 km/h)
0-40 km/h 2,86 s (18,09 m)
0-80 km/h 11,85 s (169,09 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

50-90 km/h 13,72 s (287,21 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

90-50 km/h 2,41 s (52,23 m)
50-0 km/h 2,54 s (24,7 m)

CONSUMO

Urbano 36 km/l
Extraurbano 38 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) nd

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 128,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 43,0/57,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 41,0/59,0

Pagelle

 
Honda
PCX 150

In sella

4.0

Dimensioni compatte, ma grande ospitalità: l'impostazione da GT permette di distendere gambe e braccia. Il retroscudo si protende molto verso le gambe del pilota, ma senza interferire nemmeno in curva.

Comfort

4.0

Lo scudo affusolato protegge bene le gambe, ma il para- brezza molto compatto lascia scoperto il busto e il casco. Economico ma efficace il rivestimento della sella, buono il compromesso tra durezza e comfort delle sospensioni.

Dotazioni

4.0

Mancano alcuni accessori come il lampeggio e l'orologio, ma ci sono il sistema Start&Stop (che funziona alla perfezione), la frenata combinata CBS, due cavalletti, sella e serbatoio con sblocco da tasto. A questo prezzo, tanta roba.

Qualità percepita

3.5

I materiali e le finiture non sono di lusso, ma gli standard Honda ci sono tutti: verniciatura brillante, accoppiamenti e funzionalità impeccabili. È prodotto ad Atessa.

Capacità carico

4.0

La pedana non è piatta, ma il sottosella è lungo e regolare e può contenere un casco integrale. In più c'è il cassettino nello scudo a portata di mano.

Motore

4.5

È lo stesso che equipaggia l'ultimo SH. Non ha la brillan- tezza dei precedenti, ma le prestazioni sono decorose ed è straordinario per quanto contiene il rumore, le vibrazioni e i consumi.

Trasmissione

5.0

Silenziosa e soprattutto dolcissima, completa il quadro di grande fluidità del propulsore giapponese. Ottimo anche l'attacco della frizione.

Sospensioni

3.0

Alla forcella non si può chiedere troppo sostegno in frena- ta, ma la sua relativa morbidezza le permette di digerire anche il pavé. Simile il discorso per i due ammortizzatori, che lavorano in modo ben coordinato con l'anteriore.

Freni

3.0

Il tamburo posteriore non è troppo incisivo, ma tirando a fondo la leva il CBS aziona anche il pistoncino centrale del disco anteriore. Questo ha una potenza discreta. Nel complesso il PCX non brilla particolarmente in frenata.

Su strada

4.0

Ottima la maneggevolezza in città. Sul veloce, la legge- rezza del PCX abbinata al telaio con dorsale centrale evita torsioni od ondeggiamenti. Solo nei curvoni si avverte la scarsa spalla delle coperture.

Versatilità

4.0

Grazie ai suoi 153 cc può entrare in tangenziale, e lo fa senza complessi. L'unico limite è la ridotta protezione of- ferta dal cupolino. Di base è uno dei mezzi con le maggiori attitudini cittadine.

Prezzo

3.0

2.850 euro c.i.m. per un 150 di qualità e che consente anche qualche gita fuori porta. Con il PCX 125 Honda ha inaugurato la politica dei prezzi aggressivi, il 150 la conferma restando decisamente molto competitivo.

Gallery

Honda PCX 150
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Listino

Honda

Honda

PCX 150

Correlate

Annunci usato

ADV