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Prove della redazione

Kymco G-Dink 125i

Fabio Cormio il 18/07/2013 in Prove della redazione
Kymco G-Dink 125i
Kymco G-Dink 125i
125 cc / 8,7 kW (11,8 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro 3
€ 3699 c.i.m.

Esasperato dal traffico e dal prezzo della benzina, un automobilista si converte alle due ruote. E in una settimana scopre un'inattesa passione per il vento in faccia, grazie a un "midi" pratico e rassicurante

Lo conosco da vent'anni, Filippo. Quando io smanettavo col Fifty truccato, lui si metteva in un angolo con le cuffie del walkman nelle orecchie e mi prendeva in giro: di moto e motorini non gli interessava niente. "Fanno rumore, puzzano e ti sporcano i vestiti. E poi alle ragazze non piacciono". Non è che avesse tutti i torti, il mio amico: i due tempi di allora erano "puliti" come una raffineria malese, inoltre montare uno scarico aperto (o bucare col trapano quello originale) era la prassi e a volte, passando, facevi suonare l'allarme delle auto parcheggiate. Un elegantone come Filippo aveva hobby meno tamarri e, a quattordici anni, sfogliava Quattroruote per decidere quale utilitaria avrebbe comprato a diciotto: "Non serve che vada veloce – alzava il dito come a istruirmi – l'importante è che sia bella, abbia l'autoradio e i sedili ribaltabili!". Perciò mi stupisco, lunedì, quando ricevo la sua telefonata: "Mi sono rotto di andare al lavoro in macchina: il traffico in città è diventato un inferno e con la benzina alle stelle i costi sono insostenibili. Tu che te ne intendi consigliami un motorino, una moto, un triciclo, insomma qualcosa che mi eviti l'esaurimento nervoso!". Da quanto aspettavo questo sublime momento di rivalsa... "Carissimo Filippo – ora sono io ad assumere un tono compassato e professionale – quello che ti serve, visto che hai solo la patente B, è uno scooter 125. Si dà il caso che io ne abbia uno in prova: vieni a prenderlo, te lo lascio per una settimana, così puoi decidere se fa per te".

L'abc delle due ruote

Martedì gli consegno il "mio" Kymco G-Dink, un grande classico del marchio taiwanese (si chiamava Grand Dink) recentemente rinnovato: si tratta di una sorta di via di mezzo tra il compatto Dink e il più grande (e costoso) Downtown: dal primo eredita praticità e semplicità, dal secondo abitabilità e comfort. L'ideale per non mettere troppo in difficoltà un tipo come Filippo. Al momento della consegna, vedendolo in soggezione, vengo assalito dai dubbi: il mio amico è un totale analfabeta delle due ruote e fatica persino ad accendere lo scooter. Forse sarebbe stato meglio se gli avessi regalato un abbonamento alla metropolitana. Ma no, diamogli fiducia. È un tipo prudente, se la caverà. Almeno spero. Rispetto alla vecchia versione, il G-Dink è migliorato in misura sostanziale: dal punto di vista stilistico, naturalmente, visto che le linee tese e gli spigoli hanno preso il posto delle curve e dei profili tondeggianti. Ma soprattutto nella qualità globale che emerge da molti dettagli e dai materiali, certamente non lussuosi ma più curati che in passato. Le dotazioni sono di ottimo livello, superiori alla media di categoria: parabrezza e portapacchi con schienalino incorporato sono di serie, così come la luce di cortesia nel sottosella e il cavalletto centrale (oltre alla stampella laterale). Il G-Dink è anche più dimensionato rispetto agli altri 125 cc (non a caso è disponibile anche con motore di 300 cc): dato il peso non indifferente avremmo però gradito la presenza del freno di stazionamento. Filippo si fa sentire mercoledì sera: "Non pensavo che andare da casa all'ufficio potesse essere divertente – esordisce baldanzoso –, al semaforo semino le auto in coda e ad attraversare la città impiego la metà del tempo". Un entusiasmo giustificato, soprattutto per un neofita: nonostante l'interasse piuttosto lungo, il G-Dink infatti è maneggevole e rassicurante grazie al baricentro basso, inoltre la sezione frontale contenuta e il raggio di sterzata ridotto permettono anche ai meno esperti di improvvisare slalom tra le auto incolonnate. Nei primissimi metri, il motore sembra risentire dell'eccessiva "zavorra" (164 kg il peso con il pieno sulla nostra bilancia), poi pero la progressione si fa consistente e permette di raggiungere in breve velocità adatte al turismo fuoriporta e alle strade urbane ad alto scorrimento.

Dalla spesa alla piega

Venerdì Filippo mi richiama: "Oggi ho rimpianto la macchina", mi sussurra colpevolmente, come a un confessore. Il motivo? Non essendo riuscito a stivare nel sottosella la sua grossa borsa del calcetto, ha dovuto portarsela a tracolla e lo ha vissuto come un sacrificio. Gli ho pazientemente spiegato che per queste cose esistono i bauletti e che, per essere un 125, il vano bagagli del G-Dink è davvero capiente, visto che può ospitare non solo un casco jet ma anche altri oggetti: libri, una catena antifurto o una tuta antipioggia, ad esempio. Per non parlare della lunga e ampia pedana piatta, un grosso aiuto quando bisogna trasportare i sacchetti della spesa. Quello che però ho sempre tenuto a dimostrare al mio amico è che, al di là della praticità, le due ruote sono soprattutto divertenti. Perciò sono soddisfatto quando, sabato, mi annuncia di essere in partenza per una gita in collina. Gli 11,8 CV erogati da monocilindrico a 4 tempi del G-Dink non gli regaleranno scariche di adrenalina, ma in fondo a molti di noi, quando eravamo ragazzini, ne bastavano molti meno per sentirci motociclisti. "Sai che ho piegato? - mi racconta la sera – Mi sa che ho del talento: tra gli scooteristi, in pochi riuscivano a tenere il mio passo". Non ho potuto verificare le sue affermazioni e sinceramente penso che Filippo, da bravo neofita, abbia un metro di giudizio poco attendibile. Di certo, però, il midi taiwanese accorda confidenza in fretta grazie alla ciclistica rassicurante e sovradimensionata rispetto alla potenza del motore: il telaio è comunicativo e trasmette una confortante stabilità sul dritto, anche alla massima velocità, ed è raro che in curva si inneschino ondeggiamenti, segno che le sopensioni svolgono bene il loro compito. I freni, efficienti e progressivi, danno fiducia e assicurano spazi d'arresto piuttosto contenuti. Domenica sono io a dover chiamare Filippo: sperava me ne dimenticassi, invece deve restituirmi il G-Dink. Ma ormai è uno scooterista "in pectore": lo saluto mentre spulcia tra le offerte in pronta consegna dai concessionari.

Dati Tecnici

 
Kymco
G-Dink 125i

Motore

Motore: 1 cilindro orizzontale; Cilindrata (cc): 125; Serbatoio (litri): 9,5

Trasmissione

Automatica centrifuga

Ciclistica

Telaio: in tubi d'acciaio e piastre stampate in lega; Sospensione anteriore: forcella teleidraulica da 35 mm; Sospensione post/regolazioni: doppio ammortizzatore/precarico; Pneumatico ant/post: 120/70-13 - 140/70-12; Freno ant/post:disco disco da 240 mm

Dimensioni

Interasse: 1470 mm; Lunghezza: 2110 mm; Larghezza: 765 mm; Altezza: 1270 mm; Altezza sella: nd; Peso in ordine di marcia: 157 kg

Prestazioni

Potenza max/giri: 8,7 kW (11,8 CV)/7750; Coppia max/giri: 10,9 Nm (1,11 kgm)/7000

Prestazioni

Il commento del centro prove

Lo scooter taiwanese ci ha ben impressionato per la taratura del variatore che è in grado di offrire allo stesso tempo un buon spunto e una velocità di punta accettabile. La potenza del motore però non è paragonabile a quella del monocilindrico che equipaggia l'Honda SH125i: questo scooter è un "ruote alte" e quindi non direttamente confrontabile con il Kymco, ma le prestazioni del suo propulsore parlano chiaro: ai 1000 m l'SH tocca i 100,6 km/h, 10 in più del Kymco. Ma è nella ripresa che la differenza si sente di più: per passare da 50 a 90 km/h l'Honda impiega solo 15,4 s e 326,1 m contro i 21 s e 454,3 m del G-Dink. Però in frenata il Kymco si prende la rivincita: 12,3 s e 50 m per passare da 90 a 50 km/h sono un ottimo risultato; l'SH necessita di 2,4 s e 52 m che diventano 2,4 s e 25,8 m nella frenata da 50 km/h.

Curva di accelerazione

Kymco G-Dink 125i

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 25° C
Pressione atmosferica 1007 mb
Temperatura asfalto 31° C

Rilevamenti

 
Kymco
G-Dink 125i

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 90,5 km/h (66,6 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 22,8 s (87,8 km/h)
0-1000 m 46,8 s (90,3 km/h)
0-40 km/h 4,1 s (25,1 m)
0-80 km/h 15,4 s (226,3 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

50-90 km/h 21,0 s (454,3 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

90-50 km/h 2,3 s (50,0 m)
50-0 km/h 2,4 s (24,1 m)

CONSUMO

Urbano 23,5 km/l
Extraurbano 29,4 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) n.d.

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 164,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 40,0/60,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 39,5/60,5

Pagelle

 
Kymco
G-Dink 125i

In sella

3.5

L’abitabilità è da riferimento di categoria: il G-Dink accoglie agevolmente pure i piloti di alta statura mentre il manubrio, posto in alto rispetto al piano seduta, permette una posizione rilassata anche se poco adatta alla guida dinamica.

Comfort

3.5

Lo scudo ampio protegge al meglio le gambe. Il parabrezza, alto ma stretto, offre un riparo aerodinamico buono ma non eccezionale. Solo discreta la capacità filtrante degli ammortizzatori.

Dotazioni

4.0

Luce di cortesia nel sottosella, schienalino, doppio cavalletto e parabrezza sono di serie. Manca, invece, il freno di stazionamento.

Qualità percepita

3.0

Verniciature e accoppiamenti sono di buon livello. L’estrazione utilitaria del G-Dink è, comunque, evidente in alcuni particolari come il design della strumentazione e i blocchetti elettrici.

Capacità carico

4.5

Il sottosella è ampio e sfruttabile anche se non profondissimo; il vano nel retroscudo, la lunga pedana piatta e il portapacchi di serie completano un quadro molto positivo.

Motore

3.5

A un 125 cc non si possono chiedere miracoli ma il monocilindrico “G5” si fa apprezzare per la buona progressione e i consumi limitati, nonostante la massa non indifferente dello scooter.

Trasmissione

4.0

Fatto salvo qualche sussulto nelle partenze a freddo, si rivela sempre fluida ed efficiente.

Sospensioni

2.5

La forcella, ovviamente tarata sul morbido, offre un discreto feeling e comfort. Più secca la risposta degli ammortizzatori posteriori.

Freni

3.5

Offrono buone decelerazioni ma, soprattutto, una progressività d’intervento a prova di “panic stop”.

Su strada

4.0

Maneggevole come un 125 compatto, è stabile quasi quanto un maxi di 300 e 400 cc: merito del baricentro rasoterra e della ciclistica sovradimensionata.

Versatilità

3.5

Il limite principale è la cilindrata che non permette al G-Dink di varcare il casello dell’autostrada. Per il resto può cavarsela ovunque anche se, naturalmente, il suo habitat naturale è la città.

Prezzo

4.0

Fino al 30 settembre è attiva una promozione che abbatte il listino di 600 euro: da 3699 a 3099 c.i.m. A questo punto il rapporto qualità-prezzo diventa davvero elevato.

Pregi e difetti

 
Kymco
G-Dink 125i

PREGI

Abitabilità, Praticità, Stabilità, Dotazioni

DIFETTI

Accelerazione, Ammortizzatori

Gallery

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