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Kawasaki ZZ-R 1400 ABS

Riccardo Capacchione il 11/04/2013 in Prove della redazione
Kawasaki ZZ-R 1400 ABS
Kawasaki ZZ-R 1400 ABS
1441 cc / 147,2 kW (200 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€15.310 c.i.m.

Se vi attraggono le moto "intelligenti", non leggete questo articolo. Perché qui raccontiamo le sensazioni, effimere ma esaltanti, che si provano sulla sella della la Kawasaki ZZ-R 1400, una pura generatrice di emozioni

Siamo in sesta marcia, la pista è libera, ci basta ruotare a fondo l'acceleratore per vedere l'ago del tachimetro schizzare da 160 a 290 km/h. La ZZR1400 fende l'aria con il suo muso a sei occhi e, anzi, la divora con la sua gigantesca bocca a forma di cuore, piazzata nel bel mezzo del cupolino. La carenatura ci protegge completamente, al contrario del plexiglas che lascia il casco esposto, anche accucciandosi sul serbatoio. L'aria di questa giornata torrida è immobile, non c'è la minima brezza: siamo noi, in sella alla ZZR, il vento. Squarciamo come un lampo l'atmosfera statica e il silenzio, lasciando come ricordo una lunga linea nera, dipinta a terra dal pneumatico posteriore, che si consuma sotto la spinta furiosa di questo motore. Fantastico. Il vento ai lati della carena diventa un uragano, mentre ci godiamo questa immane, straripante, adrenalinica e sensuale overdose di onni... potenza. Il motore Kawasaki da duecento cavalli, le dimensioni e le forme procaci, le prese d'aria e gli scarichi giganteschi sono la sublimazione degli stereotipi correlati alle maxi moto "da bar". Sarebbe però ingiusto dire che la ZZR1400 è solo questo. Perché, in realtà, è una gran bella moto da guidare.

Benvenuti a bordo

Non possiamo certo catalogare la ZZR1400 tra i modelli dedicati ai principianti, ma non bisogna farsi impressionare più di tanto dalle sue dimensioni. La sella è posta a 800 mm da terra, distanza più che accettabile per amministrare, anche nelle manovre a bassa velocità, i suoi 268 kg di peso. Il baricentro basso, la conformazione rastremata dei fianchi della sella e il manubrio ampio sono un ulteriore aiuto. Le pedane sono alte per garantire la necessaria luce a terra in curva, ma anche correttamente arretrate, in modo da non costringere le ginocchia ad angolazioni fastidiose. Peccato per il manubrio, largo ma molto basso: un centimetro più in alto e il carico sui polsi si sarebbe ridotto non di poco. Le leve della frizione e del freno anteriore sono regolabili, e hanno un aspetto solido e tecnico. Il carico di azionamento della frizione è decisamente "tosto", mentre è possibile rallentare la belva giapponese anche con solo due dita sul freno.Le gambe aderiscono con naturalezza ai fianchi del serbatoio: abbracciare solidamente la ZZR1400 con l'interno coscia aiuta molto quando la si inserisce in curva. L'avantreno supera le sconnessioni senza fare una piega anche a moto inclinata e contribuisce alla sensazione di sicurezza che si prova alla guida. La consistenza della sella del pilota garantisce un buon comfort, senza limitare le sensazioni che la Kawa trasmette nei rapidi cambi di direzione e permettendo ampi movimenti nella guida sportiva. Anche il passeggero è ben accolto e la sua porzione di sella è un filo più soffice. Peccato per il maniglione, troppo piccolo e lontano dal piano di seduta. I poggiapiedi posteriori consentono di contrastare le spinte in avanti durante le decelerazioni, essendo leggermente avanzati rispetto al sellino. Due gancetti estraibili ai lati della sella permettono di fissare i bagagli: comodi, ma se si viaggia da soli. Incredibile, ma su una moto di queste dimensioni non c'è un vano di nessun tipo, nemmeno per riporre i biglietti dei pedaggi. Un mancanza piuttosto fastidiosa, perché la ZZR1400 riesce a rendere piacevoli anche le tratte autostradali: invece di annoiarsi sui rettilinei infiniti si gioca con la coppia del motore, mentre percorrendo i curvoni è un piacere gustare la schiena possente e la potenza infinita ma non esplosiva. Forse bisogna capirla, ma la "verdona" sa regalare puro piacere di guida. E questo sia alle alte velocità sia nelle rotonde di paese, quando ci si rende conto di percorrere una curva da 40 km/h in quinta marcia senza che il motore abbia la minima esitazione. La coppia motrice limita l'uso del cambio ed è un bene, dato che il secco "clac" che si sente inserendo la prima è una costante fastidiosa, così come la resistenza all'innesto delle marce, che si stempera solo agli alti regimi di giri.

La tecnica sotto le forme

Rispetto alla vecchia ZZR1400, la testa di sterzo, il telaio e il forcellone (allungato) sono più rigidi, le ruote più leggere (1,4 kg in meno), e le sospensioni hanno molle più dure e una diversa taratura dell'idraulica. Il motore invece monta valvole dal diametro maggiorato e le camme hanno nuovi profili che aumentano l'alzata. La corsa dei pistoni è aumentata di 4 mm per esaltare la coppia: la cilindrata passa quindi da 1352 cc (84x61 mm) agli attuali 1441 (84x65 mm). I pistoni sono più robusti, così come le bielle e l'abero motore, per sopportare gli stress meccanici maggiori che, a parità di giri e di alesaggio, si generano allungando la corsa. Potremmo andare avanti così, massacrandovi di dati e cifre per altre 28 pagine, tante quante sono quelle della brochure tecnica della ZZR1400. Preferiamo però descrivere gli effetti di tutto questo lavoro eseguito su ogni componente. Per darvi un'idea, nel momento stesso in cui avviate il motore, sappiate di avere già a disposizione 9,25 kgm di coppia. Salendo di regime, la spinta aumenta in modo esponenziale. La ZZR1400 richiede consapevolezza, la potenza in gioco è pur sempre enorme; i motociclisti imprudenti non sono ammessi su questa sella. La ciclistica viene in auto con il suo comportamento neutro nell'impostare le traiettorie e, sul veloce, l'avantreno solido infonde sicurezza. È grande e grossa, ma va trattata con delicatezza, senza strapazzarla inutilmente: la ZZR1400 danza veloce se la si conduce su linee morbide e gli ondeggiamenti che si innescano sull'asfalto ondulato possono essere ridotti chiudendo i registri idraulici in estensione, presenti sia sul mono sia sulla forcella.

Sexy green power

Tanta potenza può diventare troppa e a questo punto entra in gioco l'elettronica. Con un semplice comando sul manubrio sinistro si gestisce la potenza del motore(massimo o al 75%) e i 3 livelli del traction control che, agendo sull'apertura della valvola a farfalla, controlla lo slittamento della ruota motrice senza bruschi tagli di potenza. L'ABS è uno dei migliori in commercio per l'uso stradale, ma il pilota riesce a modulare con così grande precisione la potenza dei doppi dischi anteriori che l'antibloccaggio interviene solo in caso di emergenza. Meno apprezzabile il funzionamento del disco posteriore, davvero poco potente per una moto di questa mole, anche se si rivela efficace nel correggere la traiettorie in curva. Completano il quadro i dettagli molto curati e la componentistica di alto livello. La colorazione verde iridescente è poi degna di una special di alto livello. Il fascino di questa moto sta proprio nei mille dettagli raffinati che la compongono e che si scoprono osservandola da vicino. La ZZR1400 è una moto esagerata in tutto e di sicuro solo poche volte è possibile apprezzare appieno la potenza dirompente e le sue prestazioni mozzafiato. Ma non è forse vero che i desideri più difficili da soddisfare sono quelli che danno più piacere quando li si raggiunge?

Dati Tecnici

 
Kawasaki
ZZ-R 1400 ABS

Motore

4 cilindri in linea trasversali a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 84,0x65,0 mm; cilindrata 1441 cc; rapporto di compressione 12,3:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con corpi farfallati a doppia valvola da 44 mm. Sistema elettronico di controllo della trazione e delle mappe motore con velocità limitata a 299 km/h. Capacità serbatoio carburante 22 litri (riserva nd). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione

Primaria ad ingranaggi (84/54), finale a catena (42/17). Frizione multidisco in bagno d’oliocon dispositivo antisaltellamento e comando idraulico. Cambio a sei marce.

Ciclistica

Telaio monoscocca in alluminio; inclinazione cannotto di sterzo 23°, avancorsa 117 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 117 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 124 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17”, posteriore 6,00x17”. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 190/50XX-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco/flottante in acciaio da 310 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 250 mm e pinza a doppio pistoncino. Sistema ABS.

Dimensioni

Lunghezza 2170, larghezza 770, altezza sella 800, interasse 1480. Peso in ordine di marcia 268 kg.

Prestazioni

Potenza 147,2 kW (200 CV) a 10.000 giri (210 CV a 10.000 giri con RAM air in pressione), coppia 162,5 Nm (16,6 kgm) a 7500 giri.

Prestazioni

Il commento del centro prove

L’incremento di cilindrata è stato ottenuto aumentando la corsa e quindi migliorando ulteriormente le già ottime doti di coppia e di "tiro" ai bassi. Questo, grazie anche al buon funzionamento della frizione, consente ottimi "stacchi" da fermo. Impressiona poi la progressione di questo 4 cilindri: al traguardo dei 400 metri la ZZR1400 ha già raggiunto i 229,6 km/h, per toccare, in appena 600 metri, i 279,3 km/h. Riportiamo i rilevamenti effettuati a piena potenza e con traction control a livello 1. Per dare un metro di paragone, la Kawa rispetto alla Suzuki Hayabusa (che paga 101 cc alla ZZR) è più veloce di 3 km/h ai 400 m e di 7 km/h ai 1500 m: non sono bruscolini, queste moto hanno accelerazioni ai limiti della fisica. Bene le frenate, grazie all'impianto molto potente, gestito da un ABS dall'intervento preciso e poco invasivo.

Curva di accelerazione

Kawasaki ZZ-R 1400 ABS

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 3 m/s
Temperatura aria 27°C
Pressione atmosferica 1002 mb
Temperatura asfalto 37°C

Rilevamenti

 
Kawasaki
ZZ-R 1400 ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 294,7 km/h (25,1 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 10,5 s (229,6 km/h)
0-1000 m 18,9 s (279,3 km/h)
0-90 km/h 3,0 s (35,8 m)
0-130 km/h 4,5 s (82,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 4,9 s (142,8 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,1 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,9 m

CONSUMO

Urbano 12,5 km/l
Extraurbano 13,8 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 14,9 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 267,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,0/50,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45,0/55,0

Pagelle

 
Kawasaki
ZZ-R 1400 ABS

In sella

4.0

La seduta è confortevole, l'imbottitura non è troppo soffice, le pedane sono arretrate il giusto per fornire il massimo controllo... peccato che il manubrio sia troppo, e forse inutilmente, basso.

Comfort

4.0

Le vibrazioni sono praticamente assenti e la protezione aerodinamica è ottima... fino al busto, perché il plexiglas bassissimo lascia scoperte le spalle del pilota, anche quando è accucciato sul serbatoio.

Dotazioni

5.0

Il telaio è l'unico vero monoscocca sul mercato, la meccanica e l'elettronica sono di primordine e la componentistica non cede in alcun modo al risparmio. Per non parlare della verniciatura assolutamente affascinante.

Qualità percepita

4.5

In sella ci sente avvolti dal meglio del meglio, e non intendiamo i gadget pacchiani o inutili, tipo lo stereo o la presa del cellulare. Qui c'è alta tecnologia finalizzata alle perfomance.

Capacità carico

1.5

Un incrociatore della strada di queste dimensioni almeno un piccolo vano dovrebbe averlo. Sia chiaro, i gancetti retrattili sui fianchi della sella non bastano affatto.

Motore

5.0

Dieci kilogrammetri al minimo, 200 CV di potenza che, a detta del costruttore, diventano 210 grazie alla presa dinamica ad alta velocità. Il tutto gestito da un'elettronica impeccabile. Serve altro?

Trasmissione

2.5

Ma un motore così non meritava un cambio migliore? Quando si inserisce la prima al semaforo il "trac" che si sente fa voltare la testa ai pedoni! In più, gli innesti sono duri anche in movimento. La frizione, invece, rasenta la perfezione, antisaltellamento compreso. 'Sti giapponesi...

Sospensioni

3.5

Il set-up di base lascia la ZZR un po' troppo libera di ondeggiare: aumentando i freni idraulici di ritorno tutto torna a posto. Irraggiungibili i registri del precarico molla del monoammortizzatore.

Freni

4.0

Suonerà banale, ma gli anteriori sono potenti e modulabili. Modulabile, ma per niente potente, il posteriore. Ottimo l'intervento dell'ABS.

Su strada

4.5

Potrebbe essere definita una Gran Turismo Veloce. Al di là delle considerazioni estetiche, è una moto che regala un gran piacere di guida. Dote sempre più rara tra le moto "intelligenti".

Versatilità

4.0

In autostrada a 230 km/h (se si potesse...) il motore ronzerebbe appena. Nel misto è più agile di quel che sembri e in città non se la cava affatto male, essendo più stretta di alcuni mega scooter.

Prezzo

4.5

15.310 euro c.i.m. per un'astronave verde non sembrano nemmeno tanti, che dite?

Pregi e difetti

 
Kawasaki
ZZ-R 1400 ABS

PREGI

Motore, Frenata, Elettronica di gestione motore, ABS, Ciclistica, Piacere di guida

DIFETTI

Cambio, Capacità di carico bagagli, Manubrio troppo basso, Protezione plexiglas, Regolazione precarico molla del mono

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