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Prove della redazione

KTM 990 Adventure , Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré First Edition, Kawasaki Versys 1000 , Ducati Multistrada 1200 S

Alfredo Verdicchio il 24/06/2013 in Prove della redazione
KTM 990 Adventure , Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré First Edition, Kawasaki Versys 1000 , Ducati Multistrada 1200 S
KTM 990 Adventure
999 cc / 84,5 kW (114,9 CV) / 2 cilindri a V75° / Euro 3
€ 14.075 c.i.m.
Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré First Edition
1199 cc / 80,9 kW (110 CV) / 2 cilindri in linea / Euro 3
€ 15.890 c.i.m.
Kawasaki Versys 1000
1043 cc / 86,8 kW (118 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 12.100 c.i.m.
Ducati Multistrada 1200 S
1198,4 cc / 110,3 kW (150 CV) / 2 cilindri a L90° / Euro 3
€ 19.950 c.i.m.

Da una parte due maxi ben disposte al fuoristrada e all'avventura. Dall'altra due velocissime divoratrici d'asfalto che delle gomme tassellate non ne vogliono sapere. Ecco gli estremi di quel magnifico mondo chiamato maxi-enduro

Alta, bassa, larga o stretta, col tassello o l'intagliata, con il becco o il naso da pugile, con il cardano o la catena. Ora anche con le sospensioni elettroniche o il quattro cilindri degno di una supersportiva di qualche anno fa. Dalla B di Benelli alla Y di Yamaha il mercato delle maxi-enduro conta 11 modelli, declinati poi in svariate versioni. Un panorama che si è ampliato, ma allo stesso tempo spezzettato in nicchie così specializzate, tanto che definire alcuni modelli "enduro stradali" è per nulla veritiero. Noi le chiameremo "crossover", magnifico incrocio di razze che ha dato vita a versatili pachidermi con ergonomie da off-road e prestazioni da sport tourer. Ai due estremi di questo mondo ci sono le nostre quattro protagoniste. La Ducati Multistrada 1200S Touring (con borse, ABS, controllo di trazione e sospensioni elettroniche di serie) e la Kawasaki Versys 1000 Touring (di serie ABS, controllo di trazione, ripartitore di frenata e borse) sono il lato stradale per eccellenza, quello che ha sposato la piega e le prestazioni da sportiva a discapito della versatilità (ma non del comfort) tanto da diventare un punto di riferimento anche per gli smanettoni più incalliti. Dall'altro, la KTM 990 Adventure (talebana del tassello, punto di riferimento di tutti gli enduristi globetrotter) e la Yamaha Super Ténéré 1200 nella versione Worldcrosser, le "facce sporche" del segmento, nate per andare oltre alla scampagnata a bordo strada. Certo, non sono piccole e maneggevoli come le vere enduro e con la bilancia non hanno mai avuto un buon rapporto, eppure con un po' di dimestichezza si riesce a fare più di quel che si immagina. Tutto questo senza rinunciare al piacere di guida su strada.

Asfalto Über Alles

Nero o bianco. Niente grigi. Ducati e Kawasaki per le proprie crossover hanno puntato tutto sul colore del catrame caldo di prima gettata. Sulla bolognese è tutto esplicito, con la seduta da naked, con pedane e manubrio vicini al pilota. La Multistrada va anche sugli sterrati... come ci possono andare tutte le moto stradali con il manubrio alto: con una ciclistica nervosa e pneumatici da 17" di larga sezione (dietro monta un 190!) ci si può spingere al massimo sulla solita strada bianca, niente di più. Certo, un aiutino glielo dà l'elettronica: con la mappatura "Enduro" l'erogazione è meno aggressiva e le sospensioni si alzano. Ma ognuno deve fare quel che gli viene meglio e le pieghe esagerate sono il pane della Multistrada. Svelta a scendere in curva e allo stesso tempo precisa nel pennellare le traiettorie scelte, la bolognese si conferma una stradale dura e pura, in piena tradizione Ducati. Rapidissima anche nei cambi di direzione, perde invece qualcosa in fatto di stabilità, più che altro per via di scelte ciclistiche spinte, abbinate a un baricentro alto e sospensioni a lunga escursione che implicano trasferimenti di carico più marcati. Se poi, nel destra-sinistra si dà anche un colpetto di gas, non stupitevi se l'avantreno si stacca da terra. Roba da supermotard. E con quel motore, come potrebbe essere il contrario? Fenomenale: 150 CV che spin- gono con una progressione esagerata, che strappa le braccia. Però solo dai 3500 giri in su, perché "sotto" è uno scalciare continuo. Anche in questo è una Ducati sanguigna e in uscita da un tornante lento in terza, o quando si vuol passeggiare per godersi il panorama, può diventare quasi fastidioso. Di tutt'altra pasta la Kawasaki Versys 1000, dal motore facile e dolcissimo. È l'unica quattro cilindri del segmento: un modo alternativo di fare del turismo veloce. È vero, non è una dea della bellezza, però non manca di personalità e poi, una volta in sella ti conquista. Merito della buona protezione aerodinamica (superiore alla Multistrada), della seduta ampia e comoda, della ciclistica sportiveggiante e, soprattutto, di quel motore dalla schiena portentosa da far dimenticare il cambio. A differenza della Ducati, qui non è solo questione di quanto va forte, ma di come spinge: il quattro in linea ha dalla sua una elasticità tale da riprendere con decisione e senza tentennamenti anche dai 2000 giri, per poi dare il meglio tra i 4000 e gli 8500. Tutto tenuto a bada da un telaio votato più alla stabilità di marcia e a una dinamica più prevedibile e rassicurante: scende in piega con progressione, mai nervosa, e pennella traiettorie con tratti calmi e precisi, quasi Zen. In questo danno una mano le sospensioni, sì sostenute per una guida sportiva, ma soprattutto scorrevoli e progressive: ottimo il comfort, anche alla lunga.
Un mondo totalmente all'opposto per la KTM e la Yamaha, che mantengono forte il loro spirito libero, offrendo rispetto alla concorrenza una versatilità impareggiabile, tanto da sentirsi a loro agio più con indosso un paio di pneumatici artigliati. Non che le due enduro non si trovino con delle gomme stradali. Anzi, a dirla tutta sia in autostrada sia su una goduriosa strada tutta curve, la Adventure e la Worldcrosser mettono in mostra notevoli doti dinamiche. Nello specifico, su asfalto è la Super Ténéré a piacere di più, per la distribuzione dei pesi da sportiva vera, tanto da risultare tra le quattro la moto con più carico sull'avantreno, anche con pilota a bordo. Risultato, tra le curve i chili di troppo sembrano sparire, celati da una guida rotonda e da sospensioni progressive che ne smorzano i trasferimenti di peso in frenata (per fortuna che l'ABS funziona bene) e accelerazione. Il peso si fa sentire invece nell'off-road, dove comunque con un po' di mestiere e grazie anche alla buona disposizione di pedane e manubrio si riesce ad andare oltre alle semplici strade bianche. Tutto bene finché il fondo è compatto, ma sui terreni friabili e poco stabili la guida diventa faticosa a causa dell'ABS e del controllo di trazione, non disinseribili e troppo invasivi. Un peccato, perché in fuoristrada le sospensioni copiano bene le imperfezioni del fondo. Il twin parallelo della Yamaha è lineare ed efficiente, ma poco emozionante (dà tutto dai 4000 ai 6000 giri) e con un on/off accentuato in ogni richiamo del gas. E siamo alla KTM Adventure. Al prossimo Salone di Colonia debutterà il modello tutto nuovo. Che senso ha, quindi, provare questa? Ha senso. Perché il riferimento nell'off- road tra le maxi-enduro è sempre lei. È l'estremo sporco di quel continuum del segmento maxi-enduro che porta fino alla stradalissima Kawasaki Versys. La KTM nel fuoristrada può vantare un avantreno così leggero da far galleggiare sugli ostacoli la sua stretta ruota anteriore da 21". Anche se le sospensioni rispetto alla Super Ténéré peccano in scorrevolezza, l'austriaca ci mette una pezza con il motore, sempre pronto alle chiamate di un comando del gas sempre dosabile al millimetro. Una volta calzati i pneumatici stradali, la Adventure rimane una discreta compagna di viaggio. La sella stretta e poco imbottita che nell'off-road lasciava il pilota libero di muoversi, nei lunghi tragitti offre un comfort limitato anche al passeggero. A questo va aggiunta la poca protezione del cupolino corto, stretto e non regolabile. Nel guidato, poi, la KTM sconta tutti i vantaggi goduti sulla terra per la ruota di grosso diametro, che se da un lato dona una certa rapidità di inserimento, dall'altro riduce il feeling nelle pieghe più accentuate e la reattività nei cambi di direzione. Ora arriverà la nuova versione. Vedremo anche la BMW R 1250 GS "ad acqua". E la magnifica storia delle avventurose globetrotter continua.

Dati Tecnici

 
KTM 990 Adventure
KTM
990 Adventure
Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré Worldcrosser ABS
Yamaha
XT 1200 Z Super Ténéré First Edition
Kawasaki Versys 1000
Kawasaki
Versys 1000
Ducati Multistrada 1200 S
Ducati
Multistrada 1200 S

Motore

2 cilindri a V75°, 84,5 kW (114,9 CV)/8750 giri, 100 Nm (10,19 kgm)/6750 giri 2 cilindri in linea, 80,9 kW (110,0 CV)/7250 giri, 114,1 Nm (11,6 kgm)/6000 giri 4 cilindri in linea, 86,8 kW (118 CV)/9000 giri, 102 Nm (10,4 kgm)/7700 giri 2 cilindri a L90°, 110,3 kW (150 CV)/9250 giri, 118,7 Nm (12,09 kgm)/7500 giri

Raffreddamento

n.d. n.d. n.d. n.d.

Alesaggio corsa

n.d. n.d. n.d. n.d.

Cilindrata (cc)

999 cc 1199 cc 1043 cc 1198,4 cc

Rapporto di compressione

n.d. n.d. n.d. n.d.

Distribuzione

n.d. n.d. n.d. n.d.

Alimentazione

n.d. n.d. n.d. n.d.

Lubrificazione

n.d. n.d. n.d. n.d.

Serbatoio (litri/riserva)

20 lt 23 lt 21 lt 20 lt

Frizione

n.d. n.d. n.d. n.d.

Telaio

traliccio in tubi di acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 26,6°, avancorsa 119 mm traliccio in tubi di acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 28°, avancorsa 126 mm oppia trave in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 27°, avancorsa 107 mm raliccio in tubi di acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 25°, avancorsa 110 mm

Materiale

n.d. n.d. n.d. n.d.

Sospensione ant/regolazioni

a steli rovesciati da 48 mm totalmente regolabile/210 mm a steli rovesciati da 43 mm totalmente regolabile/ 190 mm a steli rovesciati da 43 mm regolabile nel precarico e l'estensione/150 mm a steli rovesciati da 48 mm totalmente regolabile/ 170 mm

Sospensione post/regolazioni

ammortizzatore totalmente regolabile/210 mm ammortizzatore totalmente regolabile/190 mm ammortizzatore regolabile nel precarico e l'estensione/150 mm ammortizzatore totalmente regolabile/170 mm

Escursione ruota ant/post

n.d. n.d. n.d. n.d.

Pneumatico ant/post

90/90-21 - 150/70-18 110/80-19 - 150/70-17 120/70-17 - 180/55-17 120/70-17 - 190/55-17

Freno anteriore

2 dischi, 300 mm/4 pistoncini, ABS 2 dischi, 310 mm/4 pistoncini, ABS 2 dischi, 300 mm/4 pistoncini, ABS 2 dischi, 320 mm/4 pistoncini, ABS

Freno posteriore

1 disco, 240 mm/2 pistoncini, ABS 1 disco, 282 mm/2 pistoncini, ABS 1 disco, 250 mm/1 pistoncino, ABS 1 disco, 245 mm/2 pistoncini, ABS

Lunghezza

n.d. n.d. n.d. n.d.

Altezza sella

880 845/870 mm 845 850,

Interasse

1570 mm 1540 mm 1520 mm 1530 mm

Peso a secco

209,5 kg 261 kg 239 kg 220 kg

Potenza max/giri

n.d. n.d. n.d. n.d.

Coppia max/giri

n.d. n.d. n.d. n.d.

Prestazioni

Il commento del centro prove

In fatto di prestazioni pure il bicilindrico Ducati parla la lingua delle sportive vere, facendo segnare velocità nettamente superiori anche alla Kawasaki, che nonostante sia sua diertta concorrente, paga ben 32 CV (dati dichiarati). Dove la moto di Akashi si riprende una piccola rivincita è nella prova 0-90 km/h, grazie alla risposta più fluida del quattro cilindri. Meno emozionante la sfida tra il bicilindrico austriaco e quello giapponese, con quest'ultimo che paga non solo uno scarso allungo, ma anche una coppia poco muscolosa ai bassi e medi regimi, per poi rifarsi nella prova sorpasso per via della sesta lunga della KTM. Dato interessante quello della frenata: tutte e quattro le moto fanno segnare spazi di arresto importanti, perché traditi dalla presenza dell'ABS che entra in funzione a causa dei pesi elevati e del poco grip dei pneumatici scolpiti.

Curva di accelerazione

KTM 990 Adventure , Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré First Edition, Kawasaki Versys 1000 , Ducati Multistrada 1200 S

Condizione della prova

Cielo
Vento
Temperatura aria
Pressione atmosferica
Temperatura asfalto

Rilevamenti

 
KTM 990 Adventure
KTM
990 Adventure
Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré Worldcrosser ABS
Yamaha
XT 1200 Z Super Ténéré First Edition
Kawasaki Versys 1000
Kawasaki
Versys 1000
Ducati Multistrada 1200 S
Ducati
Multistrada 1200 S

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 208,9 km/h (31,8 s) 196,4 km/h (33,5 s) 219,5 km/h (30,6 s) 236,1 km/h (28,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,1 s (180,1 km/h) 12,7 s (173,2 km/h) 11,9 s (189,2 km/h) 11,4 s (203,2 km/h)
0-1000 m 23,2 s (205,2 km/h) 24,3 s (194,8 km/h) 22,4 s (214,1 km/h) 21,2 s (230,6 km/h)
0-90 km/h 3,2 s (42,8 m) 3,7 s (49,8 m) 3,2 s (39,1 m) 3,4 s (41,8 m)
0-130 km/h 5,6 s (114,0 m) 6,5 s (134,5 m) 5,6 s (111,9 m) 5,0 s (91,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 6,5 s (192,1 m) 5,2 s (152,3 m) 4,9 s (143,5 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,7 s (86,6 m) 2,5 s (79,1 m) 2,4 s (78,2 m) 2,4 s (79,2 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,3 m) 2,5 s (24,9 m) 2,5 s (24,0 m) 2,5 s (25,6 m)

CONSUMO

Urbano 14,4 km/l 13,1 km/l 13,6 km/l 13,3 km/l
Extraurbano 16,6 km/l 15,5 km/l 14,7 km/l 16,3 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,9 km/l 16,2 km/l 18,9 km/l 18,4 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 237,0 kg 267,0 kg 250,5 kg 238,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,0/50,0 50,0/50,0 47,0/53,0 48,0/52,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,5/53,5 47,5/52,5 43,5/56,5 45,0/55,0

Pagelle

 
KTM 990 Adventure
KTM
990 Adventure
Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré Worldcrosser ABS
Yamaha
XT 1200 Z Super Ténéré First Edition
Kawasaki Versys 1000
Kawasaki
Versys 1000
Ducati Multistrada 1200 S
Ducati
Multistrada 1200 S

In sella

Sulla Ducati sembra di essere in sella a una naked, con il manubrio e le pedane vicine al piano di seduta. Più turistiche invece le due giapponesi, mentre l'austriaca presenta una triangolazione perfetta per il fuoristrada.
3.5
4.0
4.0
3.0

Comfort

La Yamaha è la più comoda grazie alla sella ben imbottita e a sospensioni che filtrano la maggior parte dei colpi su strada e non. Segue a ruota la Kawasaki, mentre la Ducati e la KTM si dividono l'ultimo posto.
3.0
4.5
4.0
3.0

Dotazioni

Qui è una bella lotta, con al primo posto la Ducati (che però si fa pagare), seguita da Kawasaki e Yamaha. Fanalino di coda la KTM, con un ABS un po' datato nel funzionamento e priva del controllo di trazione.
3.0
4.5
4.5
4.0

Qualità percepita

La KTM è una moto spartana però è solida. Buona per la Kawasaki (anche se leggermente sotto i suoi standard) che prende mezza stella in più rispetto alla Yamaha (brutti gli adesivi) e alla Ducati.
3.5
3.5
4.0
3.5

Capacità carico

La più generosa è la KTM, seguita dalla Ducati che però ha il meccanismo di apertura borse laborioso. Quelle Kawasaki e Yamaha si posizionano subito dietro, perché meno spaziose, anche se pratiche da aprire.
3.0
3.0
3.0
3.5

Motore

Se guardiamo le prestazioni, la Ducati sarebbe da primo posto, ma lo perde in favore della Kawasaki perché più regolare e pronto a tutti i regimi. Al terzo posto il twin KTM e al quarto quello di Yamaha, meno emozionante.
3.5
2.5
4.5
4.0

Trasmissione

Il cambio non è il pezzo forte della KTM e della Yamaha, che pagano qualche innesto poco preciso. Molto più precisi quelli di Kawasaki e, soprattutto, di Ducati, svelto e "corto" da vera sportiva.
3.0
3.0
4.0
4.5

Sospensioni

Su strada quelle della Ducati offrono il massimo: si possono settare anche nei minimi dettagli. La Kawasaki si pone subito dopo, con la Yamaha e la KTM a seguire in quest'ordine. Si inverte l'ordine nel fuoristrada.
3.5
4.0
3.5
4.0

Freni

I rilevamenti evidenziano come la presenza dell'ABS tenda a plafonare gli spazi di frenata, tranne per KTM, per via di un sistema di antibloccaggio meno recente. Kawasaki e Ducati vincono per modulabilità e potenza.
2.5
3.5
4.5
4.0

Su strada

Si pongono talmente agli estremi che su asfalto la Ducati si guadagna la medaglia d'oro. Di contro, una volta fuori dalla strada è la KTM a dettare legge, ma va detto che la Yamaha se la cava molto bene.
4.0
3.5
3.5
4.0

Versatilità

La presa di posizione "solo strada" di Ducati e Kawasaki non paga in questa voce, dove la prima risulta essere la KTM, convincente su tutti i terreni. Subito dietro la Yamaha, grande viaggiatrice a tutto campo.
4.0
3.5
3.0
3.0

Prezzo

La meno cara e con una dotazione di serie completa è la Kawasaki, un vero affare: distanzia di oltre duemila euro sia KTM sia Yamaha. La più tecnologica è la Ducati, ma anche la più cara di tutti.
3.0
3.5
4.0
2.5

Pregi e difetti

 
KTM 990 Adventure
KTM
990 Adventure
Yamaha XT 1200 Z Super Ténéré Worldcrosser ABS
Yamaha
XT 1200 Z Super Ténéré First Edition
Kawasaki Versys 1000
Kawasaki
Versys 1000
Ducati Multistrada 1200 S
Ducati
Multistrada 1200 S

PREGI

Dimensioni compatte, Motore, Guida off-road Equilibrio dinamico, Comfort, Estetica Dotazione, Motore, Guida rassicurante Guida sportiva, Dotazione, Prestazioni

DIFETTI

Comfort, Vibrazioni, Dotazioni Prestazioni, Cambio, Peso Estetica, Vibrazioni, Guida in off-road Apertura borse, Guida in off-road, Comfort

Gallery

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KTM

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990 Adventure

Yamaha

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XT 1200 Z Super Ténéré Worldcrosser ABS

Kawasaki

Kawasaki

Versys 1000

Ducati

Ducati

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