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Prove della redazione

Yamaha FZ6 S2, Yamaha MT 03

Andrea Padovani il 13/07/2012 in Prove della redazione
Yamaha FZ6 S2, Yamaha MT 03
Yamaha FZ6 S2
599 cc / 72,0 kW (98 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 7.795 c.i.m.
Yamaha MT 03
660 cc / 35,3 kW (48 CV) / 1 cilindro vert. / Euro 3
€ 6.895 c.i.m.

La quattro cilindri punta al vertice della classifica di vendita, l'altra si fa largo tra le mono grazie ad esclusività tecniche ed estetiche: a confonto le interpretazioni Yamaha in tema di naked

Nascono per la città, ma la loro «spinta» non si esaurisce tra semafori e palazzi. Sono tecnicamente raffinate, ma la ricerca stilistica dei progettisti ha definito anche estetiche originali. Offrono una guida facile anche per chi non ha esperienza, ma all'occorrenza sanno tirar fuori le unghie grazie a prestazioni di ottimo livello. Sono entrambe marcate Yamaha e offrono un look tutto «a vista». I loro nomi? FZ6 e MT-03. La prima è la naked per eccellenza made in Iwata, la moto più venduta di casa, quella che contende il primato alle gettonatissime Suzuki GSR e Honda Hornet. Da un punto di vista tecnico questa media impiega il quattro cilindri in linea ad iniezione sviluppato per la cattivissima R6 nella versione 2005, imbrigliato in un singolare telaio a doppio trave realizzato unendo mediante viti due elementi pressofusi. Per il 2007 è stata aggiornata in molti aspetti; tra i principali si segnala la strumentazione (ripresa dalla maxi FZ1), il parafango anteriore e le pedane del passeggero che, insieme alla nuova imbottitura della sella, dovrebbero assicurare un livello di comfort superiore. Di portata maggiore gli interventi al forcellone e ai freni: il primo è realizzato abbinando parti fuse ed estruse in alluminio, i secondi vedono l'introduzione di pinze monoblocco a quattro pistoncini anch'esse riprese dalla R6. Con lo scopo di far rientrare la moto nei limiti della normativa antinquinamento Euro 3 è stato rivisto l'impianto di scarico e la map- patura della centralina. Se catalogare l'FZ6 è cosa piuttosto semplice, meno automatico è definire l'MT-03: è una nuda, su questo non si discute, ma certe soluzioni estetiche richiamano il mondo roadster e - perché no? - quello motard. Insomma questa monocilindrica, spinta dallo stesso motore che equipaggia le XT660, è un riuscito mix che ha nell'originalità dell'estetica e nell'agilità della ciclistica le sue carte vincenti. Il telaio sfrutta un'aderentissima struttura a traliccio in tubi che impiega il motore quale elemento portante. Molto particolare, e pure scenografica, l'architettura della sospensione posteriore che prevede un bellissimo forcellone in alluminio ottenuto per fusione in un sol pezzo a cui è abbinato un ammortizzatore posto orizzontalmente. Soluzione che ha permesso di contenere l'interasse e di centralizzare le masse. Tra le particolarità di questa moto non si possono dimenticare il serbatoio in nylon, quello dell'olio in alluminio pressofuso e il doppio terminale di scarico.

Diverse in tutto

Le due Yamaha superano a pieni voti l'esame estetico; ma è così anche per quello dinamico? Pare proprio di sì, anche se ognuna lo fa mettendo sul piatto della bilancia caratteristiche in qualche modo contrapposte. Partiamo dalla posizione di guida: la FZ6 offre un'impostazione allineata a quella delle altre nude, con il manubrio ben sagomato, le pedane comodamente centrate e il cuscino posto a un'altezza contenuta da terra. Ben diversa è la sistemazione sulla monocilindrica: a causa del serbatoio poco sviluppato in lunghezza, il manubrio (davvero largo) risulta molto vicino al piano di seduta cosicché il pilota si ritrova in posizione raccolta e sbilanciata verso l'avantreno. Questo a tutto vantaggio della sensazione di controllo: bastano pochi metri in un tratto misto per rendersi conto di quanto la MT-03 sia reattiva nei cambi di direzione e veloce nello scendere in piega. Questo comportamento è da ricondurre al peso contenuto e al favorevole braccio di leva offerto dal manubrio: quest'ultimo - complici le quote radicali - risulta meno apprezzabile quando la velocità si fa elevata e il pilota deve per forza appendersi ad esso. In questi casi infatti non è difficile innescare fastidiosi ondeggiamenti nelle veloci curve in appoggio.

Stabile anche al limite

Di ben altra pasta è fatta l'FZ6: l'agilità è buona se paragonata alle concorrenti di pari cubatura e frazionamento, ma non è nemmeno paragonabile a quella, elevatissima, della monocilindrica; altrettanto apprezzabile è la stabilità alle massime inclinazioni merito anche delle coperture di generosa sezione. Un rigore che non viene meno nemmeno in presenza di fondo sconnesso grazie alle sospensioni con taratura di compromesso, in grado di offrire comfort di marcia ma anche tanto rigore direzionale. Sull'MT-03 invece la taratura è piuttosto rigida, peculiarità che si apprezza nella guida sportiva, un po' meno sul pavé cittadino o sullo sconnesso, dove è il comfort a farne le spese. Anche perché la roadster Yamaha già soffre di qualche vibrazione di troppo, da ricondurre al temperamento del propulsore. In compenso la spinta che mette in campo è corposa, soprattutto quando viene solleticato ai medi regimi; l'allungo del mono Yamaha è altrettanto convincente, al pari delle prestazioni.

Urla fino a 14.000

Certo, nulla di paragonabile a quelle del quattro cilindri della FZ6: i CV non mancano e ora - se raffrontati alla versione 2006 - risultano anche più piacevoli da sfruttare. L'evidente flessione nella spinta che penalizzava il precedente modello a circa 7.000 giri è stata infatti quasi completamente eliminata, a tutto vantaggio della fluidità d'utilizzo. Con la versione 2007 si può scendere fin ai regimi prossimi a quelli del minimo, la progressione è poi costante fino a 8.000 iri punto oltre il quale la spinta si incattivisce. Per certi versi simile invece il comportamento degli impianti frenanti: all'anteriore le due coppie di dischi offrono un attacco non troppo aggressivo salvo poi differenziarsi quando si va a cercare la potenza. È allora che si distinguono le pinze monoblocco della FZ6, tanto potenti da mettere addirittura in crisi la forcella nelle frenate più decise, laddove si nota qualche preoccupante fondocorsa. Decisamente più a punto la forcella della monocilindrica, ben sostenuta di idraulica e sempre puntuale nel limitare i trasferimenti di carico. Per entrambe le moto, infine, il disco posteriore non offre il fianco a critica, arrivando al bloccaggio solo in casi limite.
Molte le particolarità di queste nude marcate Yamaha. La più evidente è la sospensione posteriore della MT-03 priva di leveraggio progressivo e con l'ammortizzatore posto orizzontalmente a lato del motore: tra i vantaggi di questa soluzione la grande praticità nella regolazione precarico. Nella FZ6 si apprezza invece il vano sottosella di buone dimensioni, questo nonostante la presenza del terminale di scarico codone, e i raffinati supporti delle pedane del pilota, fissati al telaio l'interposizione di elementi elastici (silent-block) per contenere ulteriormente il livello delle vibrazioni. Nella norma invece la qualità della pompa del freno anteriore uguale per entrambe le proposte Yamaha.

Dati Tecnici

 
Yamaha FZ6 S2
Yamaha
FZ6 S2
Yamaha MT-03
Yamaha
MT 03

Motore

4 cilindri in linea trasversali a 4 tempi monocilindrico a 4 tempi

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

65,5x44,5 100,0x84,0 mm

Cilindrata (cc)

600 cc 660,X cc

Rapporto di compressione

12,2:1 10,0:1

Distribuzione

bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole

Alimentazione

a iniezione elettronica a iniezione elettronica

Lubrificazione

a carter umido a carter secco

Serbatoio (litri/riserva)

19,4 15 litri

Frizione

multidisco in bagno d’olio e comando meccanico multidisco in bagno d’olio con e comando meccanico

Telaio

a doppio trave diagonale a traliccio

Materiale

in acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 43 mm non regolabile forcella da 43 mm

Sospensione post/regolazioni

forcellone con mono ammortizzatore regolabile nel precarico forcellone con mono ammortizzatore regolabile nel precarico

Escursione ruota ant/post

130 mm/ 130 mm 130 mm/ 120 mm

Pneumatico ant/post

anteriore 120/70- ZR17, posteriore 180/55-ZR17 anteriore 120/70- 17, posteriore 160/60-17

Freno anteriore

a doppio disco in acciaio da 298 mm e pinze a 4 pistoncini a disco singolo in acciaio da 298 mm e pinze flottanti a 2 pistoncini

Freno posteriore

a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a singolo pistoncino a disco singolo in acciaio da 245 mm e pinza a singolo pistoncino

Lunghezza

2.095 2.07

Altezza sella

795 805

Interasse

1.44 1.42

Peso a secco

180 kg 174,5 kg

Potenza max/giri

72,0 kW (98 CV) a 12.000 giri 35,3 kW (48 CV) a 6.250 giri

Coppia max/giri

coppia 63,1 Nm (6,44 kgm) a 10.000 giri coppia 56,2 Nm (5,73 kgm) a 5.500 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

Diverse nell’appeal, nella sostanza e anche nei risultati dei rilevamenti strumentali: e non poteva essere altrimenti. L’FZ6 si impone con una velocità di uscita di 210,7 km/h, ad un’inezia dalla gemella carenata Fazer. Il dato è significativo perchè la prestazione è stata spuntata in quinta marcia e non in sesta, quasi di «riposo»: inoltre la velocità di uscita sui 1.500 può essere considerata quella massima, visto che tale limite è raggiunto 200 m prima. La ripresa non è eccezionale dato che è praticamente identica a quella del modello precedente. Migliora invece l’accelerazione. 150,2 km/h è la velocità spuntata sui 1.500 m dall’MT-03 che anche in questo caso può ritenersi quella massima visto che è praticamente coincidente a quella rilevata al traguardo dei 1.000 m. Buona invece la ripresa.

Curva di accelerazione

Yamaha FZ6 S2, Yamaha MT 03

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 20°C
Pressione atmosferica 1018 mb
Temperatura asfalto 30°C

Rilevamenti

 
Yamaha FZ6 S2
Yamaha
FZ6 S2
Yamaha MT-03
Yamaha
MT 03

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 210,7 (31,6 s) 150,2 (41,4 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,2 s (182,9 km/h) 15,0 s (135,9 km/h)
0-1000 m 23,0 s (208,6 km/h) 30,0 s (149,1 km/h)
0-90 km/h 3,3 s (40,2 m) 5,3 s (78,7 m)
0-130 km/h 5,7 s (112,8 m) 12,6 s (309,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,7 s (261,4 m) 9,8 s (290,8 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (76,3 m) 2,8 s (88,4 m)
50-0 km/h 2,3 s (23,0 m) 2,5 s (24,9 m)

CONSUMO

Urbano 16,2 km/l 18,3 km/l
Extraurbano 15,9 km/l 19,8 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 14,9 km/l 21,5 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 205,0 kg 194,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,0/50,0 51,5/48,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,0/54,0 49,0/51,0

Pagelle

 
Yamaha FZ6 S2
Yamaha
FZ6 S2
Yamaha MT-03
Yamaha
MT 03

In sella

FZ6 S2: comoda e intuitiva, ci si sente immediatamente a proprio agio.
MT-03: quasi un prolungamento del corpo del pilota, anche se gli alti soffrono.
4.0
4.0

Comfort

FZ6 S2: le sospensioni copiano bene, ma la protezione aerodinamica...
MT-03: oltre al carico dell’aria si soffre per le vibrazioni e le sospensioni dure.
2.5
1.5

Dotazioni

non disponibile
0.0
0.0

Qualità percepita

FZ6 S2: curata nei dettagli e realizzata con gusto e maestria.
MT-03: elevata, della cura e dell’esclusività se ne fa un vanto.
4.5
4.5

Capacità carico

FZ6 S2: nonostante il terminale di scarico il vano sottosella non è finto.
MT-03: tasto dolente, si può sfruttare solo la sella del passeggero.
3.5
1.5

Motore

FZ6 S2: il buco a 8.000 è stato eliminato e la spinta è ora omogenea.
MT-03: vibra ma dà gusto e soddisfazione, anche quando si tirano le marce.
4.0
4.0

Trasmissione

FZ6 S2: rimane di derivazione sportiva e qualche ruvidità si nota.
MT-03: cambio preciso e frizione instancabile e ben modulabile.
2.0
4.5

Sospensioni

FZ6 S2: compromesso azzeccato tra stabilità e precisione di guida.
MT-03: troppo rigide per una moto nata per la città e tranquille passeggiate.
4.0
2.5

Freni

FZ6 S2: la potenza c’è e pure la modulabilità non delude.
MT-03: adeguati alle prestazioni del mezzo anche se la potenza latita.
4.0
4.0

Su strada

FZ6 S2: ottimo il bilanciamento tra cilistica e propulsore: un mix gratificante.
MT-03: divertente nel misto, un pò meno sullo sconnesso e nel veloce.
4.0
3.0

Versatilità

non disponibile
0.0
0.0

Prezzo

FZ6 S2: tra GSR e Hornet; la virtù, si dice, sta nel mezzo...
MT-03: non proprio economica ma c’è parecchia carne al fuoco.
4.0
3.0

Pregi e difetti

 
Yamaha FZ6 S2
Yamaha
FZ6 S2
Yamaha MT-03
Yamaha
MT 03

PREGI

Stabilità, Personalità estetica, Finiture Look originale, Agilità, Finiture

DIFETTI

Precisione cambio Taratura sospensioni

Gallery

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