Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

Prove della redazione

MV Agusta F4 998

Fabio Cormio il 03/05/2012 in Prove della redazione
MV Agusta F4 998
MV Agusta F4 998
998 cc / 137 kW (186 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 3
€ 18.700 c.i.m.

Capricciosa come una top-model, scorbutica come un purosangue e poi quel carattere caliente... però è bellissima e ti fa sentire un dio. Impossibile non innamorarsene

1984: davanti a una puntata di Magnum PI chiesi a mio padre per quale motivo noi non avessimo una Ferrari (una 308 GTS, per la precisione) come quella guidata da Tom Selleck sulle assolate strade hawaiane. «Vedi - rispose senza scomporsi - il punto è che macchine del genere soffrono in città, hanno bisogno di andare forte, altrimenti si ingolfano». Ovviamente ci credetti. Allora, a sette anni, quella risposta alimentò nella mia testa la venerazione per le auto e le moto sportive; oggi, invece, apprezzo quelle parole perché non infransero il sogno di un bambino. «Chissà - mi dissi - magari un giorno ci trasferiremo in campagna, così potremo comprarci la Ferrari». 2010: sono incolonnato sulla circonvallazione di Milano, è un lunedì pomeriggio di agosto e il termometro segna quaranta gradi all'ombra... magari ci fosse, l'ombra! Ho appena ritirato, per la consueta prova di sette giorni, la MV Agusta F4, seconda generazione della moto universalmente riconosciuta come la più bella degli ultimi quindici anni, e ripenso alle parole di mio padre con una certa irritazione, mentre dalle feritoie della sinuosa carenatura l'aria bollente (che proviene dal radiatore) mi scotta le gambe. Certo, l'indicatore della temperatura, fisso su 104°C, lascia intendere che anche l'impianto di raffreddamento stia soffrendo ma qui, caro il mio saggio papà, assai peggio del motore sta il pilota. Ed è inutile tentare uno slalom per districarsi dal traffico: il raggio di sterzata ampio non lo consente (fare inversione richiede più di una manovra) e mi tocca restare fermo a inzuppare di sudore il giubbotto di pelle.

Milano haute couture

Dopo una lunga doccia fredda, il risentimento verso la F4 si smorza e comincio a valutare i lati positivi dell'avere sotto mano una «fuoriserie» del genere. Intanto, con la MV al semaforo ti guardano tutti: sarà il fascino di un marchio elitario, sarà il sound che ricorda quello di una MotoGP, saranno i particolari dal sapore artigianale (tra tutti le teste rosse che si intravedono dalla carena) o la componentistica di marca, fatto sta che in pochi, tra i motociclisti, si esimono dal fare commenti o domande sul gioiello di Schiranna. Guidare l'F4 esalta il narcisismo del centauro che difficilmente si priverà della soddisfazione di esibirla al bar, parcheggiata in bella mostra all'ora dell'aperitivo. Solo i più attenti si accorgono, comunque, che questa F4 è la model year 2010: a uno sguardo superficiale la moto potrebbe sembrare identica alla vecchia versione, invece è cambiato proprio tutto: la nuova è più stretta di 40 mm, più leggera di 10 kg (dato dichiarato: le nostre bilance hanno invece evidenziato un «dimagrimento» di circa sei chili), monta un monobraccio allungato di 20 mm e alleggerito di 1,2 kg. Per non parlare del motore, dotato di cornetti d'aspirazione ad altezza variabile (il brevetto TSS, apparso qualche anno fa sulla preziosa versione speciale Tamburini) e di un'elettronica evoluta: si possono selezionare due mappature, Sport e Rain, ed è di serie il controllo di trzione impostabile su otto livelli.

Ti va di parlare?

Insomma, una belva che sarebbe ingiusto tenere in cattività: e allora, il giovedì, mi ritaglio una giornata lontano dal traffico, deciso a godermi questo gioiello in pista. Infilo la tuta in pelle, controllo la pressione dei Pirelli Supercorsa di serie ed eccomi sul bollente nastro d'asfalto di Vairano. Se tra le mura cittadine la bella varesina era parsa dura e scorbutica, una volta in circuito rivela un carattere più affabile, con un retrotreno che «parla» e in questo caso avverte, sempre per tempo, che il pneumatico posteriore scivola un po', forse a causa della temperatura elevata. Se non si è piloti di professione, l'assetto standard va bene anche per l'utilizzo tra i cordoli: non è rigidissimo, ma è sostenuto a sufficienza per limitare i trasferimenti di carico. Se si ha l'esigenza di qualcosa di più radicale, comunque, le sospensioni offrono molteplici regolazioni (facilmente accessibili anche quelle del mono). L'F4 è, rispetto al passato, molto più svelta nei cambi di direzione ma non ha perso il suo storico punto di forza, cioè l'avantreno solido e rassicurante. La perfetta connessione tra comando dell'acceleratore e motore (è praticamente scomparso l'odioso effetto on-off) permette, inoltre, di correggere la traiettoria, giocando col gas, anche quando si è molto piegati. Meno convincente l'azione del freno anteriore che, nella seconda parte della corsa, risulta duro da azionare e poco modulabile: il problema è forse attribuibile alla pompa non proprio all'ultimo grido (assiale, non radiale). Una nota di merito va al controllo di trazione, poco invasivo anche quando viene impostato su una soglia bassa di intervento.
Nel weekend mi concedo la classica gita fuoriporta: esco dalla città il prima possibile per evitare un esaurimento nervoso e mi butto in autostrada. Che noia andar dritti a 130 con una moto del genere! Le vibrazioni sono consistenti, soprattutto alle pedane, un po' a tutti i regimi. Il cupolino basso, poi, non basta a deviare dalle spalle e dal casco il flusso d'aria... meglio uscire al primo casello e cercare una strada di campagna. Meno male che non ho insistito con mia moglie perché mi accompagnasse: si sarebbe lamentata dello strapuntino per il passeggero, e del posizionamento delle pedane adatto a un koala nano... «Meglio così», penso, mentre, cono gelato alla mano, rilasso il fondoschiena e mi beo della visione della più bella tra le belle.

Dati Tecnici

 
MV Agusta
F4 998

Motore

Motore: 4 cilindri in linea Raffreddamento: liquido Alesaggioxcorsa (mm): 76,0x55,0 Cilindrata (cc): 998,0 Rapporto di compressione: 13,1:1 Distribuzione: bialbero a 4 valvole radiali Alimentazione: iniezione elettronica con doppio iniettore e cornetti ad altezza variabile Lubrificazione: carter umido Serbatoio (litri/riserva): 17/nd

Trasmissione

Frizione: multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento

Ciclistica

Telaio: misto a traliccio Materiale: tubi in acciaio e piastre d’alluminio Sospensione anteriore/regolazioni: forcella da 50 mm- completamente regolabile Sospensione posteriore/ regolazioni: monoammortizzatore- completamente regolabile Escursione ruota ant/post: 120 mm/120 mm Pneumatico ant/post: 120/70-ZR17 - 190/55-ZR17 Freno anteriore: doppio disco da 320 mm Freno posteriore: disco da 210 mm

Dimensioni

Lunghezza: 2100 mm Altezza sella: 830 mm Interasse: 1430 mm Peso a secco: 192 kg

Prestazioni

Potenza max/giri: 186 CV (137 kW)/12.900 Coppia max/giri: 11,6 kgm (114 Nm)/9500

Prestazioni

Il commento del centro prove

Rispetto alla precedente versione, in ordine di marcia l’F4 2010 è più leggera di 6 kg: una riduzione sensibile che, assottiglia, ma non annulla, il gap con le migliori rivali, valutabile mediamente in 5 kg (ma rispetto alla Kawasaki ZX-10R e alla Suzuki GSX-R 1000 la differenza è di 6,5 kg). La sportiva lombarda brilla in allungo: il quattro cilindri da 998 cc (il precedente propulsore era «oversize»: 1078 cc) dà il meglio agli alti regimi e supera il traguardo dei 1500 metri a 277 km/h. Tra le altre ipersportive, solo la BMW S 1000 RR ha fatto meglio (283,1 km/h). Piuttosto deludente, invece, la prova di ripresa: a causa di una sesta marcia troppo lunga e di una scarsa «presenza» ai bassi, la F4 impiega quasi sei secondi e oltre 164,9 metri per passare da 80 a 130 km/h. Una vera eternità rispetto ai quattro secondi netti (e 116,6 m) fatti segnare dalla Suzuki GSX-R 1000.

Curva di accelerazione

MV Agusta F4 998

Condizione della prova

Cielo Sereno
Vento 2 m/s
Temperatura aria 20°C
Pressione atmosferica 1004 mb
Temperatura asfalto 23°C

Rilevamenti

 
MV Agusta
F4 998

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 277,3 km/h (26,1 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 10,9 s (225,5 km/h)
0-1000 m 19,4 s (267,8 km/h)
0-90 km/h 3,2 s (39,1 m)
0-130 km/h 4,7 s (86,1 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,7 s (164,9 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,3 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,4 m)

CONSUMO

Urbano 7,6 km/l
Extraurbano 16,4 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,4 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 214,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 52,0/48,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 47,5/52,5

Pagelle

 
MV Agusta
F4 998

In sella

3.5

Grazie al serbatoio più corto, la posizione di guida è meno estrema rispetto alla vecchia versione, ma l’impostazione resta radicale.

Comfort

0.5

Polsi caricati, sella dura e poco imbottita... e poi quell’insopportabile calore proveniente dal radiatore. Il cilicio dovrebbe essere di serie.

Dotazioni

4.5

Monoammortizzatore regolabile anche nell’interasse, forcella a sgancio rapido e controllo di trazione sono di serie.

Qualità percepita

5.0

Molto elevata: la cura costruttiva è evidente in numerosi dettagli dal sapore artigianale.

Capacità carico

2.0

Praticamente nulla, ma è la regola sulle supersportive.

Motore

3.5

Le prestazioni sono elevatissime e il sound è da vera race replica. Manca però un po’ di vigore ai bassi regimi.

Trasmissione

3.5

Il cambio, soprattutto se azionato ai bassi regimi, ha innesti duri e non brilla per precisione. Eccellente la frizione antisaltellamento di serie.

Sospensioni

4.0

Ottimale il sostegno garantito da forcella e monoammortizzatore. Buona la capacità filtrante.

Freni

3.5

La potenza non manca, ma il feeling all’anteriore è certamente perfettibile. Forse con una pompa radiale le cose migliorerebbero...

Su strada

3.5

Precisione e solidità di avantreno sono i suoi punti di forza. Molto migliorata anche la risposta al comando del gas.

Versatilità

2.0

Sfiancante in città, su strade aperte si fa apprezzare per la buona reattività, ma basta tirare la prima per ritrovarsi a velocità da ritiro patente. I trasferimenti autostradali sono sconsigliati per via del cupolino basso e delle vibrazioni fastidiose. In compenso, in pista l’F4 regala un piacere incommensurabile.

Prezzo

4.0

Considerando le dotazioni e la qualità, la F4 costa il giusto.

Pregi e difetti

 
MV Agusta
F4 998

PREGI

Design, Prestazioni, Cura costruttiva

DIFETTI

Calore trasmesso dal radiatore, Scarso comfort, Frenata

Gallery

MV Agusta F4 998
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

Listino

MV Agusta

MV Agusta

F4 998

Correlate

Annunci usato

ADV