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Prove della redazione

Kawasaki ZX-6R 600 , Suzuki GSX R 750

Fabio Cormio il 23/07/2012 in Prove della redazione
Kawasaki ZX-6R 600 , Suzuki GSX R 750
Kawasaki ZX-6R 600
636 cc / 95,5 kW (130 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 2
€ 10.400 c.i.m.
Suzuki GSX R 750
749 cc / 108,8 kW (148 CV) / 4 cilindri in linea / Euro 2
€ 11.800 c.i.m.

Sono delle medie «gonfiate», fuori dal confronto diretto con le avversarie. Su strada, ancor più che in pista, i cc in più fanno la differenza. Scopriamo quanto

Sono sole. Ognuna è la singola rappresentante di una categoria: da una parte la Suzuki GSX-R 750, una volta la base per la moto da Superbike, oggi soppiantata, causa regolamento, dalla 1.000 cc. Dall'altra la ZX-6R da 636 cc, sorella maggiorata della cattivissima ZX-6RR, la cui cilindrata di 600 cc le consente di competere nei campionati Supersport. Le protagoniste di questo confronto rappresentano la «via di mezzo», un po' più sostanziose in termini di motore delle seicento, un po' meno impegnative delle strapotenti mille. Più snella la Kawa, più massiccia la Suzuki: i dati dichiarati parlano di 2 kg di differenza, ma il divario non sta solo nel peso. La GSX-R 750, pur se aggiornata nei contenuti tecnici (forcella rovesciata, impianto frenante radiale, motore con valvole in titanio), accanto alla 636 accusa l'anzianità del progetto. Non solo per lo scarico laterale, o per l'estetica: la posizione in sella è meno estrema, con pedane (troppo) basse e avanzate. La Ninja impone maggiori sacrifici per gambe, busto e polsi: i semimanubri sono molto in basso, e bisogna posizionare la leva della frizione al meglio per evitare il precoce affaticamento dell'avambraccio: però ci si sente più inseriti nella moto, si ha maggiore controllo e si ha più feeling con la ruota anteriore. Qualità tradizionale delle sportive Kawasaki, quella dell'avantreno solido e comunicativo, in questo caso enfatizzata dal pneumatico con spalla "barra 65", quindi ridotta rispetto alla norma delle sportive odierne (cioè un pneumatico 120/70). La spalla bassa garantisce rapidità e feeling, ma filtra meno le asperità dell'asfalto, e non è l'unico fattore a limitare il comfort sulla 636: la taratura standard delle sospensioni è al limite della possibilità di utilizzo su strada (consigliamo di ridurre le frenature idrauliche soprattutto alla forcella), e il motore, costruito per dare il meglio agli altissimi regimi, a 130 all'ora spinge la lancetta del contagiri a 7.000, con le vibrazioni che si fanno sentire su serbatoio, manopole e pedane. Al confronto, l'affilatissima GSX-R sembra una sport-tourer: la sella della Suzuki è più imbottita e morbida, il motore non è così affamato di giri (6.000 giri a 130 km/h) e permette di mantenere buone medie senza farsi torturare. I fianchi però sono abbondanti, a causa delle grandi travi del telaio che girano attorno al motore e costringono le gambe a una posizione divaricata, fastidiosa nelle frenate più decise. La protezione aerodinamica della Suzuki è un filo migliore (pur restando ridotta, da supersportiva), grazie al plexiglass più bombato, così come il comfort in generale, per il livello di vibrazioni più contenuto. La Suzuki appare meno «piantata» d'avantreno e dal baricentro più alto, ma anche più svelta negli inserimenti a bassa velocità e nelle "esse", dove il cambio di traiettoria, il cosiddetto "pif-paf", è un filo più rapido di quello dell'avversaria. La Kawasaki digerisce senza un plissè anche le giunzioni dell'asfalto prese ad alta velocità, forte di una ciclistica dal rigore assoluto. Non che la Suzuki sia ballerina in questi frangenti (è dotata anche di ammortizzartore di sterzo), ma la Kawa segna un punto in più. La ZX-6R è neutra in traiettoria mentre la Suzuki allarga la linea in uscita di curva; basta però accelerare, contando sulla trazione garantita da gomme (le Bridgestone BT014 per entrambe) e ciclistica, per farle chiudere la curva. Nel misto veloce la Kawa, forte della compattezza generale, svicola più svelta rispetto alla più formosa GSX-R, regalando la confortante sensazione di essere incollata all'asfalto. In pista questo si avverte maggiormente, con la Suzuki che ad elevati angoli di piega perde feeling con l'avantreno, mentre la Kawa sfoggia un gran grip in ogni circostanza.

In staccata

La 636 fa la differenza in staccata: a fronte di un impianto frenante dalla modulabilità e potenza equiparabile a quello Suzuki (quest'ultimo allunga la corsa alla leva nell'uso in pista), la Kawa ha in più il magico dispositivo antisaltellamento: in soldoni, si arriva alla curva in velocità, si «buttano giù» le marce senza pensarci troppo e si lancia la moto in traiettoria, cosa che, se fatta con la Suzuki, provoca il saltellamento della ruota posteriore che limita la manovrabilità. Ergo, si deve impiegare più tempo per la scalata, accompagnando l'inserimento delle marce con la frizione. La GSX-R stacca la 636, seppur di poco, per la precisione degli innesti del cambio: la corsa della leva è micrometrica e l'inserimento del rapporto pulito, mentre sulla 636 si avverte un leggero "scalino", soprattutto in scalata. La settemmezzo sfoggia i cc in più su strada e nel misto in pista: la «schiena» del 4 cilindri Suzuki riduce l'uso del cambio e garantisce un'adeguata trazione su un range di giri decisamente più ampio. La Kawa risponde con un allungo con non ha eguali: la «zampata» che regala dai 13.000 fino alla soglia dei 16.000 giri genera brividi unici. La ZX-6R è quindi più adatta a chi vuole una moto sportiva senza compromessi, rinunciando al minor impegno di guida e al maggior confort offerto dalla Suzuki, in cambio di prestazioni che, su strada e in pista, temono pochi confronti. Inoltre, i 1.400 euro in meno sul listino invogliano non poco all'acquisto.
Rinnovato il propulsore della GSX-R 750 con corpi farfallati uniti a due a due (doppio corpo, quindi), con doppie valvole a farfalla, di cui una serie è mossa da un motorino elettrico, per migliorare l'erogazione. Stesso sistema per la ZX-6R, arricchito da una batteria di iniettori ausiliari (multi-foro, come quelli Suzuki), sopra farfalla che funzionano agli alti regimi. Le valvole Suzuki sono ora in titanio (per ridurre le perdite di potenza), quelle della Kawa hanno il fungo più grande e sono mosse dalle camme del kit racing del 2003. La Kawa monta la frizione antisaltellamento, Suzuki una centralina dell'iniezione più veloce, a 32 bit.

Dati Tecnici

 
Kawasaki
ZX-6R 600
Suzuki
GSX R 750

Motore

4 tempi, 4 cilindri in linea frontemarcia 4 tempi, 4 cilindri in linea frontemarcia

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

68,0 x 43,8 mm 72,0 x 46,0 mm

Cilindrata (cc)

636 cc 749 cc

Rapporto di compressione

12,9: 1 12,0:1

Distribuzione

a doppio albero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro a doppio albero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro

Alimentazione

a iniezione elettronica integrata con l’accensione a iniezione elettronica con doppia farfalla, integrata con l’accensione

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

17 litri 17 litri

Frizione

multidisco a bagno d’olio con comando a cavo e sistema antisaltellamento multidisco in bagno d’olio con comando a cavo

Telaio

a doppio trave a doppio trave

Materiale

in alluminio in alluminio

Sospensione ant/regolazioni

forcella upside-down da 41 mm completamente regolabile forcella upside-down da 43 mm completamente regolabile

Sospensione post/regolazioni

forcellone in alluminio con monoammortizzatore completamente regolabile forcellone in alluminio con monoammortizzatore completamente regolabile

Escursione ruota ant/post

n.d. n.d.

Pneumatico ant/post

Anteriore 120/65- ZR17, posteriore 180/55-ZR17 Anteriore 120/70- ZR17, posteriore 180/55-ZR17

Freno anteriore

doppio disco flottante in acciaio da 300 mm con pinze a 4 pistoncini doppio disco flottante in acciaio da 300 mm con pinze a 4 pistoncini

Freno posteriore

disco da 220 mm con pinza a singolo pistoncino disco da 220 mm con pinza a due pistoncini contrappost

Lunghezza

2.065 2.055

Altezza sella

1.11 n.d.

Interasse

1.39 1.4

Peso a secco

164 kg 163 kg

Potenza max/giri

n.d. n.d.

Coppia max/giri

n.d. n.d.

Prestazioni

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s, direz. variabile
Temperatura aria 19°C
Pressione atmosferica 997 mb
Temperatura asfalto 32°C

Rilevamenti

 
Kawasaki
ZX-6R 600
Suzuki
GSX R 750

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 255,2 km/h 254,3 km/h

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,3 s (207,5 km/h) 10,9 s (213,4 km/h)
0-1000 m 20,8 s (245,6 km/h) 20,2 s (248,6 km/h)
0-90 km/h 3,1 s (26,2 m) 3,1 s (38,2 m)
0-130 km/h 5,0 s (81,4 m) 4,7 s (89,7 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 6,3 s (182,2 m) 3,1 s (90,1 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,6 s (80,9 m) 2,5 s (82,9 m)
50-0 km/h 2,5 s (24,5 m) 2,7 s (25,8 m)

CONSUMO

Extraurbano 14,7 km/l 15,1 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 18,1 km/l 19,6 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 192,0 kg 196,5 kg
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46/54 48/52

Pagelle

 
Kawasaki
ZX-6R 600
Suzuki
GSX R 750

In sella

KAWASAKI ZX-6R 636: molto raccolto, il pilota si sente inserito nella moto e non appoggiato sopra: notevole il carico sui polsi.
SUZUKI GSX-R 750: i polsi non sono troppo caricati, ma le pedane troppo avanzate e i fianchi ancora larghi disturbano il pilota
3.5
3.5

Comfort

KAWASAKI ZX-6R 636: vibrazioni sensibili a manubrio e pedane e scarsa protezione aerodinamica limitano il confort soprattutto in autostrada.
SUZUKI GSX-R 750: le vibrazioni sono quasi assenti sia al manubrio sia sulle pedane. Buona, per una sportiva, la protezione offerta dal cupolino
3.5
4.0

Dotazioni

KAWASAKI ZX-6R 636: la leva del freno anteriore è regolabile, ma non quella della frizione. Gli specchietti non sono il massimo del design ma non vibrano.
SUZUKI GSX-R 750: difficile trovare dettagli economici pur solo nell’aspetto. Come per la Kawa, buoni gli accoppiamenti delle plastiche
3.5
3.5

Qualità percepita

KAWASAKI ZX-6R 636: i componenti, al top di gamma, trasmettono una sensazione tangibile di qualità. Qualche scivolone c’è, come la piastra forcella un po’ cheap.
SUZUKI GSX-R 750:
4.0
4.0

Capacità carico

KAWASAKI ZX-6R 636: ridottissima: anche la borsa da serbatoio deve essere bassa, per non interferire nella guida. Il passeggero è un ospite sgradito.
SUZUKI GSX-R 750: la conformazione del serbatoio, piatto sulla sommità e l’assenza dello scarico sottosella rendono più agevole la sistemazione dei bagagli
1.0
2.0

Motore

KAWASAKI ZX-6R 636: i cc aggiunti sembrano ben più di 36. Ottimo il tiro ai medi regimi e in allungo sfiora i 16.000 giri. Per non parlare del sound.
SUZUKI GSX-R 750: la potenza massima è notevole ed avvicina quella delle mille, soprattutto se si pensa che su strada non si sfrutta mai tutto il potenziale.
5.0
5.0

Trasmissione

KAWASAKI ZX-6R 636: la frizione ha un carico d’azionamento sopportabile, anche se non contenuto. Ottimo l’antisaltellamento, preciso il cambio.
SUZUKI GSX-R 750: preciso il cambio, dagli inseriementi impeccabili. La frizione è morbida e dall’innesto progressivo. Non c’è l’antisaltellamento e si sente
4.0
3.5

Sospensioni

KAWASAKI ZX-6R 636: ben guidate e dalla scorrevolezza buona, sono sensibili alle regolazioni. Accessibili i registri dell’idraulica.
SUZUKI GSX-R 750: la scorrevolezza è buona, ma nell’uso in pista l’idraulica, pur chiudendo tutti i registri, è poco frenata. Ok invece su strada
4.0
3.5

Freni

KAWASAKI ZX-6R 636: molto potenti, regalano buon feeling e modulabilità. Il punto di «attacco» della frenata è piuttosto dolce, adatto alla guida su strada.
SUZUKI GSX-R 750: la potenza c’è, ma bisogna spremere la leva. Ottima la modulabilità, in pista però la corsa della leva si allunga
4.5
4.0

Su strada

KAWASAKI ZX-6R 636: la ciclistica molto precisa e le sospensioni ben tarate ne fanno una ottima sportiva stradale. In più, giusto con un paio di gomme racing in pista sa dare grandi soddisfazioni. La postura affaticante e le sospensioni rigide per un uso turistico limitano l’uso nelle lunghe trasferte.
SUZUKI GSX-R 750:
4.5
4.0

Versatilità

KAWASAKI ZX-6R 636: chi compra una moto così sa bene che viaggi, guida in due, capacità di carico e agilità nel traffico sono pregi ridotti al minimo.
SUZUKI GSX-R 750: come la ZX-6R, è pensata solo per l’uso sportivo. Il confort maggiore e l’assenza di vibrazioni allargano un po’ lo spettro di utilizzo
2.0
3.0

Prezzo

KAWASAKI ZX-6R 636: il prezzo è allineato con quello delle concorrenti da 600 cc, ma la 636 offre qualcosa in più rispetto alle avversarie in termini di motore.
SUZUKI GSX-R 750: la cilindrata è superiore, ma la componentistica e le prestazioni sono vicine a quelle di una 600. Un po’ elevato quindi il divario di prezzo
4.5
3.0

Pregi e difetti

 
Kawasaki
ZX-6R 600
Suzuki
GSX R 750

PREGI

Prestazioni motore, Ciclistica rigorosa, Frenata potente Prestazioni motore, Vibrazioni contenute, Abitabilità

DIFETTI

Vibrazioni elevate, Comfort ridotto Allungamento corsa leva freno in pista, Feeling ridotto con l’avantreno in pista

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